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Sospensione del mutuo: quando si può richiedere e cosa comporta davvero

Chiavi di casa

Nel momento in cui decidiamo di affidarci ad un istituto bancario per un prestito pensato per l’acquisto di una casa siamo consapevoli di mantenere la promessa di restituire il denaro prestato tramite un mutuo, a tasso fisso o variabile. In una situazione ideale dovremmo riuscire a pagare la cifra pattuita ogni mese ma cosa accade se questo non ci fosse possibile? Ecco tutto quello da sapere riguardo alla sospensione del mutuo.

Cos’è la sospensione del mutuo e quando è prevista

Firma di un documento per la sospensione del mutuo
Persona che firma un documento per richiedere ufficialmente la sospensione del mutuo presso la banca

La sospensione del mutuo è una misura prevista dalla normativa italiana che consente ai titolari di un finanziamento ipotecario di interrompere temporaneamente il pagamento delle rate. Una soluzione utile per chi si trova in difficoltà economica – uno scenario che per prudenza non andrebbe mai escluso a priori – ma che va valutata con attenzione, perché comporta comunque delle importanti conseguenze su durata e interessi.

Durante il periodo di sospensione, il debitore non è tenuto a versare le rate (in parte o in toto), ma il rapporto contrattuale resta attivo. Questa possibilità è prevista nelle seguenti casistiche:

  • perdita del lavoro subordinato;
  • riduzione consistente dell’orario lavorativo (cassa integrazione, sospensione del contratto);
  • morte o riconoscimento di handicap grave o invalidità civile non inferiore all’80% di uno dei cointestatari del mutuo;
  • calo significativo del fatturato per lavoratori autonomi o liberi professionisti (condizione introdotta con misure straordinarie, come quelle adottate durante la pandemia).

Una soluzione possibile in questo senso è l’acceso al Fondo Gasparrini: vediamo di cosa si tratta.

Requisiti per accedere al Fondo Gasparrini

Il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa, noto come Fondo Gasparrini è gestito da Consap, e permette di sospendere fino a 18 mesi le rate del mutuo prima casa.

I requisiti essenziali riportati anche sul sito del Ministero dell’Economia e della Finanza sono:

  • avere acceso un mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale;
  • l’importo originario del mutuo non superiore a 400.000 euro;
  • non essere in ritardo con il pagamento delle rate per oltre 90 giorni consecutivi;
  • trovarsi in una delle condizioni di difficoltà economica riconosciute dalla legge sopracitate.

Cosa succede alle rate sospese: interessi, durata, ammortamento

Durante la sospensione, il mutuatario non paga la quota capitale delle rate, ma gli interessi possono comunque generare costi aggiuntivi. Il Fondo Gasparrini al quale abbiamo appena accennato copre il 50% degli interessi maturati durante il periodo di sospensione, calcolati sulla quota capitale residua, mentre l’altra metà è a carico del mutuatario.

Questi interessi non pagati vengono spalmati sulle rate successive, prolungando di fatto la durata del mutuo.

Facciamo a questo punto un esempio concreto: se un mutuo di 100.000 euro con un tasso del 2% viene sospeso per 12 mesi, gli interessi maturati durante questo periodo vengono calcolati sul capitale residuo. Supponendo un capitale residuo di 80.000 euro, gli interessi annui sarebbero di circa 1.600 euro, di cui 800 euro coperti dal Fondo e 800 euro a carico del mutuatario, da rimborsare successivamente.

La durata del mutuo si allunga per un periodo pari alla sospensione, mantenendo invariata la rata mensile: questo meccanismo di ammortamento posticipato evita un aumento improvviso dell’importo delle rate, ma comporta un costo complessivo maggiore a causa degli interessi aggiuntivi.

Come fare domanda: documenti e procedura

Premesso che vi consigliamo di contattare la vostra banca per avere ben chiaro in mente quali siano tutti i requisiti specifici richiesti o le integrazioni di documenti da fornire, per fare richiesta di una sospensione di mutuo avrete bisogno di:

  • Copia del contratto di mutuo:
  • Documento di identità e codice fiscale del mutuatario;
  • Certificazione che attesti la situazione di difficoltà (es. lettera di licenziamento, attestazione di cassa integrazione, certificato di invalidità);
  • Dichiarazione ISEE (se richiesta dall’istituto di credito a cui vi siete affidati).

Una volta raccolti i documenti potrete presentare la vostra richiesta alla banca: la documentazione sopra citata verrà verificata trasmette a Consap entro 10 giorni lavorativi. Dopo di che l’ente ne comunicherà l’esito entro 15-20 giorni: in caso di accoglimento, la sospensione decorrerà dalla prima rata successiva alla domanda.

Alternative alla sospensione: rinegoziazione e surroga

Chi si dovesse trovare costretto ad affrontare un momento difficile da un punto di vista delle proprie finanze familiari non ha soltanto la sospensione del mutuo. Esistono infatti anche altre due risorse a nostra disposizione: da un lato la surroga, dall’altro la rinegoziazione.

Della surroga su Affari e Finanza vi abbiamo parlato già in questa occasione: grazie a questa operazione possiamo trasferire il mutuo a una nuova banca con tassi o condizioni migliori, riducendo la rata mensile. A differenza della rinegoziazione, che modifica le condizioni del mutuo con la stessa banca (per esempio comporta il passaggio da un mutuo a tasso fisso ad uno variabile, o viceversa) la surroga implica un cambio di istituto.

Situazioni tipiche in cui si può richiedere la sospensione

Ricapitolando in breve, questi sono gli scenari in cui è possibile chiedere una procedura di sospensione del mutuo:

  • Perdita del lavoro: ad esempio, un lavoratore dipendente che perde il posto a causa di un licenziamento;
  • Riduzione improvvisa del reddito: situazioni di cassa integrazione o riduzione dell’orario di lavoro, frequenti in periodi di crisi economica (pensiamo a quello che è avvenuto, come anticipato, con lo scoppio della pandemia);
  • Eventi gravi: decesso di un familiare che contribuiva al reddito familiare o grave malattia che impedisce di lavorare;
  • Crisi temporanee: ad esempio, difficoltà economiche legate a spese mediche impreviste e ingenti o altre emergenze.

Errori da evitare nella richiesta

Monetine incolonnate prima di un pagamento
Monetine che rappresentano la liquidità preservata grazie alla sospensione del mutuo e alla gestione temporanea dei pagamenti.

Attenzione perché anche nei casi sopracitati non è così scontato ricevere una risposta positiva. Per aumentare le proprie possibilità di ottenere una sospensione del mutuo andrebbero evitati i seguenti errori:

  1. Documentazione incompleta: mancanza di certificati o moduli compilati in modo errato possono portare al rigetto;
  2. Ritardi nei pagamenti pregressi: la domanda non sarà accettata se ci sono rate non pagate da oltre 90 giorni;
  3. Mancato rispetto dei requisiti: ad esempio, richiedere la sospensione per un mutuo non destinato alla prima casa;
  4. Mancata verifica con la banca: ogni istituto può avere procedure leggermente diverse; è fondamentale confrontarsi con il proprio referente.
  5. Ignorare le alternative: valutare rinegoziazione o surroga prima di optare per la sospensione può essere più vantaggioso in alcuni casi.

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