Il bando startup femminili è utile per tutte quelle professioniste che vogliono incrementare il loro business e dare vita a progetti a lungo termine. Nel 2023 sono diverse le iniziative che operano in tal senso e che permettono alle donne di realizzarsi dal punto di vista professionale e umano. Grazie a queste agevolazioni, infatti, vengono sostenute le pmi innovative costituite prevalentemente da donne. Ecco tutto quello che serve sapere sul mondo delle startup femminili e sui finanziamenti in atto.In Italia l’innovazione è donna
Approfondimenti
Secondo i dati Infocamere-Unioncamere, fino a settembre 2022 sono state 2 mila le startup femminili registrate soprattutto in Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna per un totale di oltre 1 milione. Per questo motivo le imprenditrici rappresentano una buona percentuale nel nostro Paese, aspetto che sottolinea la presenza sempre più massiccia di donne nel mondo del lavoro imprenditoriale. Sono diversi i settori in cui le donne operano come ad esempio l’istruzione, i settori scientifici e la sanità.
Per far fronte a questo desiderio crescente, sia il Governo che le regioni hanno messo a disposizione delle misure e dei bandi che permettono alle donne di poter accedere a diverse forme di finanziamento per sviluppare il loro business. Con questi metodi di finanza agevolata possono inserirsi nel mondo del lavoro o aumentare la competitività delle loro aziende.
Fondo impresa femminile
Uno dei progetti più apprezzati di sostegno alle pmi composte principalmente da donne è il Fondo Impresa femminile. Per questo bando le risorse disponibili sono già esaurite ed è per questo che era stata disposta la chiusura dello sportello nel giugno 2022.
Con questo bando le donne hanno ottenuto contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per realizzare il loro business grazie ai 200 milioni messi a disposizione. Di questi, 160 erano previsti dalle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e 40 milioni dalla legge di bilancio 2021. I settori finanziati sono stati: industria, commercio, turismo, artigianato e prodotti agricoli. Inoltre, sono state 4 le tipologie di imprese a cui il bando era rivolto come ad esempio le cooperative, le società di capitale, le imprese individuali e le libere professioniste.
Misure di sostegno all’imprenditoria femminile
Dal 1 giugno 2023 sono stati investiti 108 milioni di euro per finanziare nuovamente lo strumento agevolativo Smart&Start Italia. Questo bando è rivolto alle startup innovative che vogliono erogare servizi tecnologici e innovativi, nel campo dell’intelligenza artificiale e della blockchain e spin off da ricerca. I finanziamenti, che vanno da 100 mila a 1,5 milioni di euro, possono riguardare acquisto di macchinari e attrezzature tecnologiche, brevetti e certificazioni, consulenze e collaboratori.
Per questa misura sono diverse le agevolazioni previste come ad esempio il finanziamento agevolato, i servizi di tutoraggio e conversione in contributo a fondo perduto di una quota del finanziamento agevolato. Le domande possono essere inoltrate sul sito di Invitalia, gestore dell’intervento.
Nuove imprese a tasso zero
Grazie alla legge di bilancio 2022 sono stati stanziati 150 milioni di euro per l’autoimprenditorialità, anche femminile. Il bando, chiamato “Nuove imprese a tasso zero” è rivolto a tutte quelle realtà composte da donne e giovani che operano nel settore dell’industria, artigianato, commercio, turismo e patrimonio culturale.
Con questa misura sono previsti finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto. Le diverse agevolazioni sono stanziate attraverso l’invio di massimo 5 quote a fronte della presentazione dei titoli di spesa. Anche in questo caso è Invitalia il soggetto gestore.
Bando per imprese femminili nelle aree montane
Ammontano a 3.9 milioni di euro le risorse messe a disposizione per le imprese femminili nelle aree montane, una misura che sostiene progetti tecnologici e innovativi. La misura è messa a disposizione per le startup costituite principalmente da donne che risiedono nei comuni montani. Con avviso pubblico del 5 maggio 2023, si può richiedere il finanziamento ad esempio per attrezzature, macchinari, consulenze, software e licenze.
Le altre misura attive
Sul piano nazionale e regionale, sono diverse le misure che lo Stato e le regioni hanno sviluppato per incentivare l’imprenditorialità femminile. Di seguito se ne segnalano alcune:
- Bando Futura per progetti che aumentano le competenze digitali delle donne tra i 18 e i 50 anni
- Donne in agricoltura per progetti che migliorano la competitività delle aziende agricole
- Progetto S.I.S.S.I. 2.0 del Friuli Venezia Giulia che accompagna le donne allo sviluppo di una startup
- Impresa formativa della regione Lazio con contributi a fondo perduto e bando Idea innovativa per le pmi di Roma e provincia
- Fondo Nidi della regione Puglia con contributi a fondo perduto o prestiti
- Bando imprenditoria femminile della regione Veneto, aperto quest’anno, per sostenere progetti su artigianato, industria e commercio.
In conclusione, per incentivare l’imprenditorialità femminile Stato e Regioni mettono a disposizione risorse economiche che possono essere utilizzate per dare vita a nuove startup o per far crescere quelle già presenti.