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Toyota esplora il mondo della blockchain, grandi novità in arrivo

Il colosso delle automobili si prepara a sondare il terreno della blockchain. Non è soltanto Tesla ad aver messo le mani su questo settore, perché anche altre case automobilistiche come Toyota si preparano a rivoluzionare il mercato.

La multinazionale giapponese, produttrice di veicoli, ha stretto una partnership con l’Hackaton di Astar Network, famosa in Oriente, che potrebbe portare nuovi scenari per Toyota. L’obiettivo, infatti, è quello di approfondire il tema blockchain in ambito aziendale.

L’annuncio della collaborazione è arrivato il 1 febbraio 2023 sia con un comunicato stampa, sia con un tweet sulla pagina ufficiale “Astar, Future of Smart Contracts for Multichain” dove si legge “Finalmente! Siamo incredibilmente contenti di annunciare…Il Web3 Hackathon su Astar è sponsorizzato da Toyota”.

Non è la prima volta, però, che la maggiore società automobilistica del Giappone si avvicina a questo mondo. Nel 2019 aveva collaborato con l’università di Tokyo per realizzare una rete elettrica basata proprio su questa tecnologia. Nel 2020, invece, si era stretta una collaborazione con DeCurret per sviluppare un token e, inoltre, Toyota aveva creato un vero e proprio laboratorio di blockchain.

Adesso, però, l’obiettivo è quello di sviluppare una nuova idea aziendale: la blockchain potrebbe aiutare a perfezionare le comunicazioni tra manager e dipendenti dell’azienda.

L’Hackathon si terrà nel primo metaverso sviluppato da Astar Network, con sede in Giappone: l’idea è quella di creare, in Toyota, una DAO, ovvero un’organizzazione decentralizzata gestita da un software. Se si riuscirà a creare questo strumento, tutti i dipendenti Toyota potranno interagire con i prodotti di Astar.

L’entrata di Toyota nel Web3 è soltanto uno dei tanti tasselli che si stanno ponendo negli ultimi anni in questo settore. Ad esempio, gli Nft dall’anno scorso vengono utilizzati dall’Alfa Romeo, l’azienda italiana fondata nel 1910 a Milano. La stessa tecnologia Nft viene utilizzata da Porsche, mentre in casa BMW si sta lavorando a un servizio decentralizzato per i suoi milioni di clienti sparsi in tutto il mondo.

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