Il tasso di interesse è l’importo che un prestatore addebita a un mutuatario ed è una percentuale del capitale, l’importo prestato. Il tasso di interesse su un prestito è in genere annotato su base annua noto come tasso percentuale annuo (APR).
Approfondimenti
Un tasso di interesse può essere applicato anche all’importo guadagnato presso una banca o un’unione di credito da un conto di risparmio o certificato di deposito (CD). Il rendimento percentuale annuo (APY) si riferisce agli interessi maturati su questi conti di deposito.
I tassi di interesse hanno un impatto significativo sull’economia. Quando i tassi di interesse aumentano, diventa più costoso per le imprese e le famiglie ottenere prestiti, il che può ridurre la domanda di beni e servizi e frenare la crescita economica. Al contrario, quando i tassi di interesse diminuiscono, diventa più conveniente per le imprese e le famiglie ottenere prestiti, il che può aumentare la domanda di beni e servizi e sostenere la crescita economica.
Inoltre, i tassi di interesse influenzano anche l’inflazione. Quando i tassi di interesse aumentano, tendono a frenare l’inflazione, mentre quando i tassi di interesse diminuiscono, tendono a stimolare l’inflazione.
Le banche centrali, come la Federal Reserve negli Stati Uniti o la Banca Centrale Europea, gestiscono i tassi di interesse per influenzare l’economia. Ad esempio, se l’economia sta diventando troppo calda e l’inflazione sta aumentando troppo rapidamente, la banca centrale può alzare i tassi di interesse per frenare la crescita economica e l’inflazione. Al contrario, se l’economia sta rallentando e c’è il rischio di deflazione, la banca centrale può abbassare i tassi di interesse per stimolare la crescita economica.
In sintesi, i tassi di interesse sono un importante strumento per influenzare l’economia e sono attentamente monitorati e gestiti dalle banche centrali.