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Guerra delle Materie Prime: Impatto sull’economia globale

La guerra alle materie prme come incide sugli investimenti

Guerra materie prime e investimenti si influenzano a vicenda: chi investe deve tener conto anche di eventi scatenanti che hanno un impatto diretto sulla produzione e sull’economia globale. Quali sono questi eventi e come intercettare l’aumento dei prezzi delle materie prime che ne è la conseguenza? In questa guida vediamo perché è importante analizzare i fattori di instabilità non solo prima di investire, ma anche durante l’investimento e quando c’è da staccare il rendimento.

Guerra materie prime, perché aumentano i prezzi

Guerra materie prime e aumento di prezzo
Cava con ruspa al lavoro

Secondo uno studio condotto dall’Unicatt nel 2022, l’inflazione sarebbe stato solo il primo sintomo dell’economia globale di fronte alla guerra tra Russia e Ucraina. In più, la ricerca evidenziava come l’inflazione fosse solo in parte determinata dal conflitto. I prezzi sarebbero stati comunque più alti dei livelli pre-crisi una volta stabilizzati. Perché? Uno dei fattori scatenanti sarebbe la pandemia. Il Coronavirus ha cambiato le abitudini e in alcuni Paesi (come la Cina) fermato completamente la produzione in alcuni centri nevralgici per il commercio.

Dato che la pandemia non si è manifestata in un solo Paese, ma in tutto il mondo, l’economia globale ha dovuto fare i conti anche con le conseguenze del disastro. Gli analisti hanno dovuto tenere in considerazione sia le conseguenze generali sul fenomeno, sia le conseguenze sull’economia nazionale. Nel periodo post-pandemia è scoppiata la guerra russo-ucraina. Anche se il conflitto ha coinvolto in prima battuta solo questi due Paesi, le conseguenze economiche si sono manifestate in tutto il mondo.

Un esempio è il NO di Mosca al rinnovo dell’accordo sulle esportazioni di grano. Le economie più esposte sono quelle africane, dove si rischia la carestia. Anche le economie europee, però, avranno un contraccolpo. La quotazione del grano sale e aumenta di conseguenza il costo del carrello della spesa. Chi investe può sfruttare i rialzi, oppure tenerne conto per futuri investimenti.

La guerra materie prime: uranio, chip e metalli

Guerra materie prime sui metalli
Metallo

Guerra e materie prime si influenzano anche nella vicenda nigeriana. Il golpe nel Paese africano non sembra al momento incidere sull’estrazione di uranio, come riporta anche IlSole24Ore. L’instabilità non va però sottovalutata anche per le sue conseguenze economiche, soprattutto per chi opera sui mercati francesi.

Un’altra guerra materie prime si sta svolgendo in Cina per chip e semiconduttori. Le premesse arrivano dal periodo precedente alla pandemia e riguardano la produzione di dispositivi mobili. La tecnica è americana, ma la produzione avviene in Cina per la presenza di metalli rari necessari, come il neon, il palladio, il gallio e il germanio. Chi pensava che l’oro fosse il metallo più prezioso non ha fatto i conti con il platino e tutti quei metalli che si usano per la produzione di smartphone e tablet.

La Cina ha dalla sua anche le risorse per lavorare questi metalli, come l’alluminio e sta spingendo sui brevetti. La questione semiconduttori e microchip è arrivata anche in Italia, con il confronto tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro giapponese Fumio Kishida al G7 dello scorso maggio. Multinazionali come Samsung e Micron Technology sarebbero già pronte a investire.

Quali materie prime incidono sui tuoi investimenti

Guerra materie prime a cosa fare attenzione
Riciclo carta

Quali sono le materie prime che incidono sull’economia globale?

  • Risorse energetiche: carbone, idrogeno, petrolio, ecc.;
  • Alimenti: caffè, grano, cacao, zucchero, cereali, ecc.;
  • Minerali e materiali: metalli, cotone, gomma naturale, legname, terre rare, ecc.

Tutte queste materie prime sono influenzate non solo dagli eventi scatenanti, ma anche dalla legge della domanda e dell’offerta, oltre alle proiezioni di produzione nel mondo. Alcuni di questi elementi sono indicatori importanti per la valuta delle monete, come l’oro o i barili di petrolio.

Cosa succederebbe alla quotazione delle materie prime se la guerra finisse

Guerra materie prime: cosa succede se arriva la pace
Mais

Al momento in cui si scrive è un po’ difficile pensare a una risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina in pochissimo tempo o nel giro di giorni. Se la guerra dovesse finire con un trattato di pace, probabilmente verrebbero meno una serie di incertezze sui mercati, come per il gas o per il grano. La pace ritrovata non risolverebbe i problemi che ha generato in parte nell’economia globale. L’inflazione resterebbe comunque alta e l’avvicinarsi della recessione sarebbe una possibilità.

Parlando del gas, ormai i consumatori europei (almeno come Paesi) si sono attrezzati per eventuali emergenze e non sarebbero più così dipendenti dalla Russia. Di conseguenza avere di nuovo la disponibilità non cambierebbe di fatto più di tanto il contesto economico in cui si opera, ma potrebbe manifestarsi un generalizzato abbassamento dei prezzi per questa materia prima. Sul cerealicolo la questione appare più difficile.

Il vero nodo da risolvere per l’economia globale è come si intende affrontare la transizione energetica. Infatti, i cambiamenti climatici incideranno sempre di più sull’economia globale, con conseguenze per tutto il mondo e non solo per i singoli Paesi.

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