Un corretto approccio iniziale al mercato azionario è fondamentale per non commettere errori che possono comportare grosse perdite di capitali e che potrebbero disilludere chi vorrebbe diventare un trader di successo. Alcuni investitori scelgono di acquistare singole azioni, mentre altri tendono ad adottare approcci meno aggressivi. Chi sceglie di acquistare singoli titoli dovrebbero avere anche il tempo e la capacità di saper selezionare i titoli giusti per cercare di battere il mercato sul tempo. Ma se il trader non ama districarsi tra rapporti trimestrali sugli utili e non è molto portato per i calcoli matematici, adottare un approccio più “passivo” potrebbe essere la soluzione più adatta.
Approfondimenti
Chi sceglie un approccio più moderato potrebbe ripiegare sui fondi indicizzati. Si tratta di titoli che sostanzialmente replicano l’andamento degli indici azionari come l’S&P 500. Quando si tratta di fondi gestiti attivamente o passivamente, l’indice statunitense è sicuramente uno di quelli da preferire, per le performance positive fatte registrare nel corso dei decenni. I fondi indicizzati in genere hanno costi significativamente inferiori e garantiscono delle buone performance nel lungo termine.
Nel corso del tempo, l’S&P 500 ha prodotto rendimenti medi annuali di circa il 10%. Si tratta di performance che hanno arricchito molti investitori. Il ricorso ad un robo-advisor per investire, soprattutto quando si è alle prime armi e non si conosce a fondo il mercato, può essere una valida soluzione. Si tratta di un intermediario virtuale che essenzialmente investe i soldi dell’investitore in un portafoglio di fondi indicizzati adeguato all’età dell’investitore, alla sua tolleranza al rischio e agli obiettivi di investimento che si prefigge. Può anche investire in modo efficiente anche dal punto di vista fiscale e potrà anche modificare importi e tipologia di investimento nel corso del tempo.
Quanto investire in azioni
E’ vero che investire sul mercato azionario può rappresentare una mossa molto remunerativa nel lungo periodo, ma l’eccessiva incertezza e la volatilità dei prezzi delle azioni nel breve termine, la rende una scelta rischiosa soprattutto per gli investitori alle prime armi. Improvvisi cali anche del 20% in un dato anno non sono insoliti nei mercati azionari. In casi più estremi addirittura le perdite possono anche arrivare al 40% e oltre come avvenne durante la pandemia o dopo l’11 settembre.
Le risorse da allocare dipendono strettamente dal denaro che si ha a disposizione. Bisognerebbe sempre cercare di investire quel denaro di cui non avremo sicuramente bisogno almeno per i prossimi 4 anni. E’ il cosiddetto concetto di asset allocation in cui entrano anche in gioco l’età e le aspettative dell’investitore oltre alla sua tolleranza al rischio. Man mano che si invecchia, le azioni diventano gradualmente un asset meno intrigante per conservare i propri soldi. Chi è giovane, invece, ha davanti a sé molti decenni per superare gli alti e bassi del mercato.
Una delle regole per capire se l’investitore ha l’età giusta per investire in azioni è quella di sottrarre la propria età da 110. Questa è la percentuale approssimativa del denaro investibile in azioni. Mentre il resto del capitale dovrebbe essere allocato in investimenti a reddito fisso come obbligazioni o CD ad alto rendimento. Si può anche regolare questo rapporto verso l’alto o verso il basso a seconda della propria particolare tolleranza al rischio.
Aprire un conto di investimento
La prima cosa di cui si ha bisogno per iniziare ad investire nei mercati finanziari è quella di aprire un tipo di conto specializzato chiamato conto di intermediazione. Sono tantissimi i broker all’avanguardia con i quali aprire un conto. L’apertura di un conto di intermediazione è semplice e può essere fatto in pochissimi minuti. Per versare il denaro si può usare la carta di credito o si può semplicemente effettuare un bonifico. Aprire un conto di intermediazione è generalmente facile, ma ci sono sempre alcune cose da considerare prima di scegliere un particolare broker:
La prima cosa da fare è capire qual è il tipo di conto di intermediazione di cui si necessita. In genere, per chi sta approcciando adesso ai mercati finanziari, basta un semplice conto di intermediazione standard magari dotato di piattaforme che consentono di investire soldi virtuali per imparare a comprendere i meccanismi, evitando di improvvisarsi quando si investe denaro reale.
Se l’obiettivo dell’investitore è solo quello di mettere da parte un gruzzolo per la pensione, si può optare per un conto a margine IRA disponibili in due varietà principali – IRA tradizionali e Roth. Alcuni conti IRA sono stati creati ad hoc per lavoratori autonomi e proprietari di piccole imprese. Si tratta di conti molto vantaggiosi dal punto di vista fiscale per acquistare azioni, anche se presentano qualche piccolo inconveniente: ad esempio è difficile ritirare i soldi se non al compimento di una certa età.
Confrontare costi e caratteristiche
La maggior parte dei broker ha eliminato (o ridotto sensibilmente) le commissioni di negoziazione, quindi la maggior parte non ha costi eccessivi. Tuttavia, ci sono molte altre grandi differenze da tenere in debita considerazione. Ad esempio, alcuni broker offrono ai clienti una varietà di strumenti educativi, l’accesso alla ricerca sugli investimenti e altre funzionalità particolarmente utili per i nuovi investitori. Altri offrono la possibilità di fare trading su borse valori estere. E alcuni hanno reti di filiali fisiche, il che può essere utile se si desidera una guida agli investimenti face to face.
Le piattaforme di trading moderne si caratterizzano per la facilità d’uso e le ottime funzionalità. Molti permetteranno di provare una versione demo prima di investire denaro reale. Il consiglio che vale per tutti è sempre quello di provare a diversificare i propri investimenti, puntando solo su aziende note e solide dal punto di vista finanziario, evitando le azioni che in passato hanno fatto registrare una volatilità eccessiva. E soprattutto occorre padroneggiare bene gli strumenti prima di investire il proprio denaro, al fine di non commettere quei costosissimi errori tipici dei principianti.