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Utility energetiche: come le aziende del settore stanno affrontando le sfide dell’energia

La transizione green passa attraverso un uso rivoluzionario delle utility energetiche a fini ambientali. Scopri qui tutte le novità del settore dell'energia.

Si potrebbe pensare che la sfida più importante per il nostro futuro sia la stabilità dell’economia internazionale. La verità, tuttavia, è ben diversa. Ciò che più ci dovrebbe spaventare è il cambiamento climatico, con tutte le conseguenze che potrebbe avere sull’umanità. Eventi atmosferici estremi, siccità, inondazioni e desertificazione ci minacciano molto più di quanto potrebbe apparire, ma per fortuna siamo ancora in tempo per invertire la rotta. Il modo migliore per non raggiungere il punto di non ritorno è investire in utility energetiche green, abbandonando gradualmente l’uso di combustili fossili come petrolio e carbone che tanti danni hanno creato (e stanno ancora creando) a livello climatico.

La parola d’ordine in questo contesto è transizione energetica, ovvero il passaggio dall’utilizzo di fonti non rinnovabili ad altre risorse in grado sì di produrre energia ma con un impatto ambientale minimo, se non addirittura pari a zero. Si tratta di un traguardo certamente complesso e sfidante da raggiungere, ma ci sono alcune aziende del settore che stanno riuscendo in questo ambizioso intento. Cerchiamo di vedere in che modo.

Utility energetiche e transizione energetica: quali sono gli obiettivi da raggiungere

L’accordo di Parigi sul clima siglato nel 2016 ha stabilito con precisione scadenze e cifre alle quali è necessario puntare a livello internazionale. Per soddisfare i trattati e limitare il riscaldamento globale entro 1,5˚C, il settore delle utility energetiche dovrà dunque ridurre le proprie emissioni del 70-92% entro il 2035. L’unico modo per raggiungere un traguardo simile è spostare il mix energetico dalle centrali termiche tradizionali alle energie rinnovabili, con un particolare occhio di riguardo verso quelle solari ed eoliche.

Risulta in questo contesto molto importante ricordare il contenuto dell’ultimo report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, che per la prima volta nella storia ha stabilito un totale di investimenti in energia solare nel 2023 superiore agli investimenti complessivi per l’estrazione del greggio. Non si potrà parlare di transizione energetica vera e propria, dunque, senza una reale rivoluzione all’interno del settore delle utility. Basti pensare che a livello globale le utility che generano calore ed elettricità sono responsabili della maggior parte delle emissioni di anidride carbonica, rappresentando un terzo della produzione mondiale di gas serra. La situazione, in ogni caso, è in una fase di lento miglioramento, e questo anche alla luce di una crescente consapevolezza sulle tematiche ambientali tanto da parte dell’opinione pubblica quanto da parte degli stessi business.

Tutte le aziende di utility energetiche dovrebbero imparare ad abbracciare i cambiamenti rivoluzionari legati all'importante transizione green in atto.
Un impianto eolico.

Le opportunità offerte dalla transizione energetica

Come sottolinea Gloria Grigolon, investment specialist per Pictet Asset Management, “le aziende d’avanguardia all’interno del settore dell’utility rappresentano un’opportunità unica per i gestori attivi in grado di intercettare trend secolari quali la produzione di energia rinnovabile, lo stoccaggio energetico e le reti intelligenti”. Gli effetti positivi del passaggio da fonti non rinnovabili a fonti green si manifesteranno inoltre a cascata anche in altri settori, soprattutto dal punto di vista dei processi di decarbonizzazione. L’ambizioso traguardo del taglio del 50% delle emissioni di gas serra si potrebbe ottenere, in definitiva, decarbonizzando le utility, elettrificando i trasporti su strada (che contribuiscono al 13% delle emissioni totali) e ottimizzando a livello energetico il settore edilizio (responsabile di circa il 6% delle emissioni totali).

Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, in aggiunta, decarbonizzare le utility non dovrebbe nemmeno generare un effetto inflazionistico per i consumatori, anzi tutto il contrario. Generare energia pulita con macchinari eolici o solari è oggi più economico che mai, e tutto questo grazie ad una serie di migliorie tecniche applicate agli impianti che ha reso i costi operativi delle centrali green inferiori a quelli delle centrali elettriche tradizionali in molte parti del mondo. Nel complesso, il prezzo dell’energia dovrebbe dunque essere destinato a diminuire nel corso del tempo, con una sempre maggior indipendenza rispetto alla volatilità dei prezzi di gas, petrolio e carbone e con effetti evidenti a vantaggio dei portafogli del consumatori. Tra i cambiamenti già in atto, giusto per fare un esempio, vale la pena di sottolineare il graduale processo di sostituzione delle antiquate pompe a gas con le ben più efficienti ed ecologiche pompe di calore. A livello aziendale, i business più virtuosi si stanno inoltre attivando per esempio installando pannelli solari o impegnandosi nell’efficientamento energetico al fine di limitare i consumi di energia elettrica e/o riscaldamento.

Le variabili in gioco

Ricerca e innovazione saranno cruciali in questo processo, che da certi punti di vista sembra avere i tratti di una sorta di terza Rivoluzione Industriale, non più basata sul vapore bensì sull’energia del sole, su quella eolica, su quella geotermica (si pensi, per esempio, allo straordinario caso studio dell’Islanda) e a quella legata alle biomasse. Per riuscire ad ottenere risultati concreti in termini di abbassamento delle emissioni sarà però allo stesso modo necessaria la volontà concreta di cambiamento da parte delle aziende e delle istituzioni tutte. Non c’è da essere diffidenti, in ogni caso, poiché le prospettive del settore energetico green sono in ogni caso più rosee che mai: basti pensare, giusto per fare un esempio, alla reddività finanziaria che oggi possono garantire i cosiddetti green bond, obbligazioni di recente creazione legati a progetti di sostenibilità ambientale, sempre più diffusi e ambiti da chi ha cuore il futuro del pianeta Terra e da chi, in parallelo, è alla ricerca di nuove opportunità di guadagno.

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