Non è certo un mistero che con l’arrivo di dicembre migliaia di famiglie italiane si trovino costrette a fare fronte ad alcuni costi extra, legati principalmente ai consumi di generi alimentari per le feste, per i regali agli affetti e anche alle bollette di luce e gas. Ecco perché il Governo italiano ha deciso di concedere, in base ad una serie di criteri che vedremo qui di seguito, un Bonus Natale 2024 che aiuterà economicamente tutti i nuclei famigliari più in difficoltà. Scopriamo insieme tutti i dettagli a riguardo.
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Cosa prevede il Bonus Natale 2024
Cosa prevede il Bonus Natale 2024
L’Agenzia delle Entrate ha precisato lo scorso 10 ottobre con un comunicato stampa tutti i dettagli sulle agevolazioni in arrivo per la fetta di contribuenti che rientrano nei criteri per l’assegnazione.
Prima di tutto, l’indennità è prevista dal Decreto Omnibus (Dl n. 113/2024) ed è destinata ai lavoratori dipendenti che soddisfano determinati requisiti di reddito e familiari. La circolare n. 19/E ha definito tutti gli ulteriori dettagli del caso per chi fosse interessato a ricevere l’aiuto, spiegando che si tratta in sostanza di un importo fino a 100 euro che può essere versato dallo Stato direttamente in busta paga insieme alla tredicesima mensilità, solitamente erogata a dicembre. La circolare, inoltre, ha delineato tutte le istruzioni per i sostituti d’imposta incaricati di erogare il bonus: l’importo dovrà essere proporzionato ai giorni di lavoro svolti, ma resterà invariato rispetto al tipo di contratto (tempo determinato o indeterminato) e all’orario di lavoro (part-time o full-time).
I requisiti per richiedere il Bonus Natale 2024
L’agevolazione è prevista per cittadini che rispettano i seguenti requisiti di reddito e familiari:
- Devono essere soggetti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nel 2024.
- Devono essere soggetti con un coniuge (non separato legalmente) e almeno un figlio a carico, che può essere nato fuori dal matrimonio, adottato o in affidamento. In alternativa, se il lavoratore è un genitore single, sarà sufficiente avere un figlio a carico.
Esiste poi anche un altro requidito da rispettare, di natura fiscale: potrà infatti puntare al Bonus chi deve pagare un’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente che superi l’importo della detrazione fiscale prevista.
Il bonus verrà erogato con la tredicesima mensilità e calcolato in base ai giorni lavorati nel 2024, senza modifiche per chi lavora part-time. Non è invece disponibile per tutti i contribuenti che vantano redditi assimilati, come pensioni o compensi occasionali. Inoltre, il bonus non concorre a formare il reddito imponibile IRPEF e viene proporzionato al periodo di lavoro del dipendente durante l’anno.
L’AdE ha inoltre chiarito due altri aspetti importanti. Prima di tutto, per quanto riguarda il limite di 28.000 euro, la circolare specifica che il reddito della casa principale e delle sue pertinenze non sarà in alcun modo incluso nel conteggio. Il secondo aspetto riguarda lo status di nucleo monogenitoriale, che può sussistere nelle seguenti occasioni:
- Se l’altro genitore è venuto a mancare;
- Se l’altro genitore non ha riconosciuto il figlio nato fuori del matrimonio;
- Se il figlio è stato adottato da un solo genitore (destinatario del bonus) oppure è stato affidato o affiliato a un solo genitore (destinatario del bonus).
In queste ultime tre ipotesi, fermo restando il rispetto degli altri requisiti previsti dalla normativa, il bonus spetterà di fatto all‘unico genitore non coniugato o, se sposato, all’unico genitore successivamente separatosi legalmente ed effettivamente.
Le cose cambiano se invece il figlio a carico fosse stato riconosciuto da entrambi i genitori. In questo caso il bonus non sarà previsto per le seguenti categorie:
- per il lavoratore dipendente che vive con il figlio e con l’altro genitore, registrato come convivente stabile presso l’anagrafe comunale;
- per chi vive con il figlio e l’altro genitore senza registrazione ufficiale all’anagrafe;
- per il dipendente che vive con il figlio da solo o con un’altra persona (indipendentemente dal fatto che la convivenza sia registrata o meno) ed è separato dall’altro genitore.
Ma perché in questi ultimi casi l’agevolazione non è prevista? È presto detto: in questi scenari il convivente non è considerato un coniuge a carico e la famiglia non è definibile come monoparentale, poiché il figlio è riconosciuto da entrambi i genitori.
Come richiedere il Bonus Natale 2024
La richiesta per il Bonus Natale 2024 dovrà essere presentata dal lavore dipendente al proprio datore di lavoro attraverso una domanda scritta in cui attesta di avere diritto all’agevolazione, fornendo il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico (o eventualmente solo dei figli se si tratta di una famiglia monoparentale). In particolare, il dipendente deve autocertificare di soddisfare i requisiti di reddito e familiari richiesti dalla legge. Il datore di lavoro dovrà erogare il bonus insieme alla tredicesima mensilità e potrà recuperare l’importo come credito da compensare.