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Inverno Demografico in Italia: Conosciamo le conseguenze

Inverno demografico in Italia, gli effetti delle culle vuote

L’inverno demografico in Italia è già arrivato. Con questo termine si indica il calo delle nascite sempre più evidente. Il dato è interessante perché nel corso del tempo a questo ritmo ci saranno sempre meno giovani, con gravi ricadute anche sull’economia del nostro Paese. Un esempio è il sistema pensionistico, dove le pensioni sono pagate dai giovani che lavorano. Se il numero della popolazione attiva si riduce, allora il sistema diventa insostenibile, con conseguente calo del potere di acquisto per gli anziani. Questo è solo uno dei fenomeni che intervengono quando c’è un calo così importante della natalità.

Quali sono gli ultimi dati che lanciano l’allarme sull’inverno demografico in Italia e quali sono le conseguenze per l’economia e per gli investimenti privati? Facciamo chiarezza anche sugli interventi che il Governo intende attuare per contrastare questo fenomeno.

Inverno Demografico in Italia, gli ultimi dati

Inverno demografico in Italia i dati
Neonato seduto su un tappeto che gioca

L’Indagine sulla Qualità della vita 2022 condotta da IlSole24Ore ha mostrato i dati sul calo delle nascite in Italia. Se nel 1990 si parlava di circa 15 bambini all’anno per mille abitanti in una città come Caserta, nel 2022 i bimbi nati arrivavano a meno di 8, quasi la metà. La media nazionale per il 2022 è stata di 6,5 bambini all’anno per mille abitanti. Il calo delle nascite è partito nel 2009, in seguito alla crisi americana del 2008. Da quel momento, il percorso è stato tutto in discesa per le culle italiane, sempre più vuote.

Aumenta anche l’età delle mamme per il primo figlio. A Milano la mamma può avere anche 33,3 anni prima di mettere al mondo il primogenito. Anche il dato sui matrimoni rende l’idea di quanto sta succedendo e del perché si parla di inverno demografico in Italia. Ogni 1000 abitanti si celebrano 3 matrimoni (ultimo dato 2021). Le giovani coppie hanno sempre più difficoltà nel mettere su famiglia, perché non c’è un lavoro stabile per tutti e la situazione economica non è favorevole.In città come Crotone, Caltanisetta, Ferrara, Foggia e Lecce si registra un aumento delle cancellazioni anagrafiche, cioè molte persone si trasferiscono da queste città ad altre sul territorio nazionale, cambiando la residenza.

L’indicazione è una cartina tornasole per capire quali sono i centri di interesse per le persone in età lavorativa.

Le proiezioni al 2070 sull’inverno demografico in Italia

Inverno demografico in Italia le conseguenze per l'economia
Bambini seduti su una panchina

Già oggi il quadro della situazione non è dei migliori. Negli ultimi 10 anni la popolazione attiva tra i 15 e i 34 anni è scesa del 7,6 percento. Non va meglio per la fascia successiva, tra i 35 e i 49 anni, che registra un -14,9 percento. Aumenta, invece, la fascia dai 50 ai 64 anni, con oltre il 40 percento. Gli over 65 registrano il segno + con il 68,9 percento. Donne e giovani restano penalizzati dal mercato del lavoro, con il 21,3% della popolazione attiva che non ha un contratto a tempo indeterminato. Di questo campione il 27,6% è donna, mentre il 39,3% appartiene alla fascia 15-34 anni.

Le conseguenze dell’inverno demografico in Italia sono emerse chiaramente nelle proiezioni per il 2070. Nel suo rapporto annuale, l’Istat ha confermato la tendenza al ribasso per il calo delle nascite, con una proiezione di 2,2 milioni ultranovantenni nel 2070. La popolazione italiana potrebbe così perdere 11 milioni di persone. Sempre secondo le stime dell’ente di statistica, in 10 anni si è passati da 500 mila nuovi nati a 390 mila (ultimo dato 2022). Se le cose resteranno così, la popolazione potrebbe scendere a 48 milioni rispetto ai 60 milioni di oggi.

Oltre al drastico calo della popolazione, si deve pensare anche ai costi sanitari che saliranno per via di una popolazione sempre più anziana e sempre più bisognosa di cure mediche specialistiche legate all’età. L’età media sarebbe di 50 anni.

Inverno demografico in Italia, cosa fa il Governo

Inverno demografico in Italia cosa fa il governo
Cameretta per neonati

L’Istat ha confermato che la volontà di avere figli è ancora presente nei giovani italiani. Il 46% vorrebbe almeno 2 figli, mentre un altro 21,9% ne vorrebbe almeno tre. Purtroppo l’assenza di strutture sociali adeguate per le donne che lavorano non è di aiuto e non è il solo fattore. Per questo il Governo ha messo a disposizione una serie di interventi per cercare di dare una risposta a chi ha difficoltà economiche e per questo non fa figli.

I due interventi principali riguardano la defiscalizzazione per le famiglie numerose e l’assegno unico, a cui si aggiunge anche lo strumento Dedicato a Te per le famiglie composte da almeno 3 persone con un ISEE inferiore a 15 mila euro. Oltre a questi strumenti, il ministro della Famiglia Roccella ha annunciato diverse iniziative per andare in controtendenza all’inverno demografico in Italia. Al momento non si possono azzardare ipotesi, perché il Governo deve affrontare la sfida della Legge di Bilancio nei prossimi mesi.

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