Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Perché l’Italia è tra i Paesi Piigs?

un tram tradizionale della città di lisbona

Paesi Piigs, cosa si intende? L’Unione Europea ha al suo interno Paesi diversi tra di loro, le cui aspettative sull’Unione tra gli Stati sono diversi. In generale si definiscono PIGS o PIIGS i Paesi che si trovano al Sud dell’Europa a livello geografico: di conseguenza anche l’Italia rientra in questa categoria. Quali sono gli interessi dietro a questa definizione e qual è la sigla corretta?

Cosa sono i Paesi Piigs

Italia Paesi PIIGS: cosa vuol dire
Irlanda

La sigla corretta è Paesi PIIGS (con 2 I) perché sono le iniziali dei Paesi del Sud dell’Europa. In passato il termine PIGS era esatto, perché solo dopo gli anni Novanta a questi Paesi del Sud si è aggiunto un quinto Paese, che non si trova geograficamente in questa zona, ma ha le stesse strategie e gli stessi interessi politici. È l’Irlanda, che è rimasta nell’UE anche dopo l’addio del Regno Unito. La denominazione è cambiata da PIGS a PIIGS, anche se in alcune testate giornalistiche si può trovare la vecchia definizione.

La stampa inglese propone questa definizione su larga scala nel 2007 secondo Treccani. I Paesi che fanno parte di questa sigla hanno alcune caratteristiche economiche comuni:

  • Conti pubblici precari;
  • Scarsa competitività;
  • Disoccupazione;
  • Rendimento dei titoli di Stato;
  • Indebitamento con altri Paesi.

Il termine PIGS non è “etico” per gli esperti, anche perché in inglese il suo significato è maiali. Gli analisti che hanno trovato dispregiativo il termine hanno preferito la parola GIPSI, che in inglese vuol dire gitano. Con l’indicazione anche della sigla irlandese, però, il problema non si pone. Un’altra caratteristica di questi Paesi è che hanno subìto tutti gli effetti della crisi del 2008 in pieno e le economie nazionali hanno fatto più fatica a riprendersi rispetto al resto d’Europa. Pensa alla crisi della Grecia e alla pandemia in Italia (e non solo): la ripresa a livello economico non è facilissima per queste realtà.

I Paesi che aderiscono e come

Italia Paesi PIIGS: i Paesi che aderiscono e come
Barcellona

Quali sono i Paesi che aderiscono alla PIIGS e qual è il ruolo dell’Italia? Oltre al nostro Paese, nei PIIGS rientrano:

  • Portogallo;
  • Irlanda;
  • Grecia;
  • Spagna.

A un primo confronto emerge che proprio alcuni di questi Paesi – oltre l’Italia, anche Spagna e Portogallo – hanno beneficiato dei fondi del PNRR. Stando agli analisti e come riportato da MilanoFinanza diverso tempo fa, l’Unione Europea si può dividere in tre gruppi di influenza:

  • i Paesi PIIGS;
  • il gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia);
  • l’asse tedesco (Germania, Austria, Olanda e Danimarca).

Ogni gruppo ha i suoi interessi all’interno dell’Unione Europea, ma alla fine il compito dell’Unione è proprio quello di creare strategie comuni tra i Paesi membri ed evitare conflitti interni. Il termine di PIIGS – anche se nato per indicare le economie instabili di alcuni Paesi – è usato come termine tecnico nei mercati europei per indicare quei Paesi che hanno un’economia più debole in Europa. In ogni caso, questi Paesi mantengono la loro sfera di influenza all’interno dell’UE e non sono affatto da sottovalutare, soprattutto se si pensa che nel nostro Paese lo scorso anno la produttività aveva superato quella tedesca.

Il ruolo dell’Italia

Italia Paesi PIIGS: il ruolo italiano
Italia

L’Italia ha un ruolo di primo piano nelle economie internazionali per via anche dei suoi rapporti diplomatici con quasi tutti i Paesi del mondo. Tra i Paesi fondatori dell’UE, l’Italia ha un ruolo importante, tanto che l’attuale Commissario all’Economia europea è Paolo Gentiloni. L’Italia ha avuto anche l’onore di dare all’UE il presidente dell’Unione per due volte di seguito, con Antonio Tajani (attuale Ministro degli Esteri) e David Sassoli (anche se per poco tempo, per via della sua improvvisa dipartita).

Il ruolo dell’Italia all’interno dei PIIGS è molto importante. In più, la definizione pecca un po’ di ingenuità quando si dà un’occhiata agli strumenti finanziari dei singoli Paesi. Da noi ci sono i BTP, ma anche le controparti spagnole e portoghesi non sono da meno come affidabilità dei titoli. La Grecia si starebbe riprendendo in tal senso secondo le stime de Il Foglio.

In ogni caso, la definizione è utile per indicare le economie europee con un alto debito pubblico, ma è importante anche saper guardare ai dati economici nei dettagli e non lasciarsi ingannare da definizioni giornalistiche. Certo, sono Paesi che devono affrontare un debito pubblico importante, ma sono anche Paesi importanti negli ambiti internazionali. In questo contesto l’Italia agisce per dare stabilità all’UE con quanto sa fare meglio: mettere d’accordo anime diverse in uno spirito collaborativo, cosa che ha sempre fatto.

Per approfittare dei dati economici dei PIIGS, verifica il rendimento dei titoli di Stato come riserva, dato che su conti deposito e titoli c’è la copertura UE fino a una certa soglia. Puoi anche scegliere questa opzione per avere una riserva di euro se operi nel cambio delle valute.

Argomenti