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Cappotto termico interno: si può detrarre? Guida agli incentivi meno conosciuti

Un cappotto termico interno ben installato: comfort e risparmio energetico senza compromettere l'estetica

Viviamo in un’epoca per cui, per fortuna, siamo sempre più attenti alle tematiche climatiche. Riuscire ad essere più efficienti rispetto all’utilizzo che facciamo dell’energia non è solo una questione legata alle bollette che ci arrivano a fine mese, ma è anche legata al nostro rapporto con il pianeta Terra. Da qui nasce la nostra necessità di migliorare sempre più l’efficienza energetica delle nostre abitazioni, riducendo i consumi e garantendoci al contempo un maggiore comfort abitativo.

Ma è possibile detrarre i costi di questa operazione? E quali sono gli incentivi fiscali meno noti che possono aiutarti a risparmiare? In questa guida completa, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sul cappotto termico interno, dai vantaggi pratici alle opportunità di detrazione fiscale previste per il 2025, con un focus sugli incentivi meno conosciuti che possono fare la differenza.

Cos’è il cappotto termico interno?

Operaio al lavoro
’installazione di infissi efficienti: un passo chiave per accedere agli incentivi fiscali meno noti

Il cappotto termico interno è una tecnica di isolamento termico che prevede l’applicazione di pannelli isolanti sulle pareti interne di un edificio. A differenza del cappotto termico esterno, che copre l’intera facciata, questa soluzione è ideale per chi vive in condomini o in edifici storici dove modificare l’aspetto esterno non è possibile. I materiali più comuni utilizzati includono polistirene espanso, lana di roccia, sughero e altri isolanti ad alta efficienza.

Questa tecnica consente di ridurre le dispersioni di calore in inverno e mantenere gli ambienti freschi in estate, contribuendo a un miglioramento della classe energetica dell’edificio. Secondo studi di ENEA, un cappotto termico ben realizzato può ridurre i consumi energetici fino al 40%, con benefici sia economici che ambientali.

Vantaggi del cappotto termico interno

Prima di analizzare gli incentivi fiscali, è utile comprendere i vantaggi concreti di questa soluzione:

  • Risparmio energetico: riduce i costi di riscaldamento e raffrescamento, con un impatto diretto sulle bollette;
  • Comfort abitativo: migliora la temperatura interna, eliminando problemi di condensa e muffa;
  • Facilità di installazione: non richiede interventi sulle facciate esterne, rendendolo ideale per condomini o edifici soggetti a vincoli architettonici;
  • Costi contenuti: rispetto al cappotto esterno, l’installazione interna è spesso più economica, poiché non necessita di impalcature o autorizzazioni complesse;
  • Valorizzazione dell’immobile: un edificio più efficiente energeticamente acquista valore sul mercato.

Tuttavia, il cappotto interno presenta anche alcune limitazioni, come la riduzione dello spazio interno e la necessità di una progettazione accurata per evitare problemi di ventilazione. Per questo, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati.

Detrazioni fiscali per il cappotto termico nterno nel 2025

Nel 2025, diverse agevolazioni fiscali permettono di detrarre i costi del cappotto termico interno. Tuttavia, le normative si sono evolute rispetto agli anni precedenti, con alcune modifiche significative introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. Di seguito, analizziamo i principali incentivi disponibili: Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e Superbonus, con un focus su quelli meno noti.

1. Ecobonus 2025

L’Ecobonus è uno degli incentivi più longevi per la riqualificazione energetica. Nel 2025, l’Ecobonus prevede detrazioni fiscali per interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, come l’installazione di cappotti termici interni. Le aliquote variano in base al tipo di immobile e all’intervento:

  • 50% per le abitazioni principali, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
  • 36% per le seconde case, con lo stesso limite di spesa;
  • Per interventi più complessi, come la riqualificazione energetica globale, la detrazione può arrivare fino al 65%, con un massimale di 100.000 euro.

Per ottenere l’Ecobonus, è necessario che l’intervento garantisca un miglioramento della trasmittanza termica, come specificato nell’Allegato E del Decreto Requisiti Ecobonus. Inoltre, bisogna inviare la documentazione a ENEA, inclusi l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) pre e post-intervento, schede tecniche dei materiali e fatture dei lavori.

Un aspetto meno noto dell’Ecobonus è la possibilità di detrarre anche le spese per consulenze tecniche e certificazioni energetiche, che sono spesso necessarie per completare la pratica. Questo rende l’incentivo particolarmente interessante per chi affronta interventi complessi.

2. Bonus Ristrutturazioni 2025

Il Bonus Ristrutturazioni è un’agevolazione meno conosciuta per il cappotto termico interno, ma estremamente vantaggiosa per la sua semplicità. Prevede una detrazione del 50% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, ripartita in 10 rate annuali. Nel 2025, questa detrazione è confermata per le abitazioni principali, mentre per le seconde case scenderà al 36%.

A differenza dell’Ecobonus, il Bonus Ristrutturazioni non richiede requisiti tecnici stringenti, come il miglioramento di due classi energetiche. Questo lo rende ideale per interventi più semplici, come l’isolamento di singole pareti interne. Inoltre, un vantaggio poco pubblicizzato è che il Bonus Ristrutturazioni permette di accedere al Bonus Mobili, che consente di detrarre fino a 5.000 euro per l’acquisto di arredi e elettrodomestici, a patto che i lavori di ristrutturazione siano iniziati prima.

3. Superbonus 2025

Il Superbonus, pur ridotto al 65% nel 2025, rimane un’opzione per i condomini e gli edifici plurifamiliari. Il cappotto termico interno è considerato un intervento trainante, che consente di detrarre anche interventi complementari, come la sostituzione degli infissi. I massimali di spesa variano:

  • 40.000 euro per unità immobiliare in edifici con 2-8 unità;
  • 30.000 euro per unità immobiliare in edifici con più di 8 unità.

Per accedere al Superbonus, è necessario migliorare di almeno due classi energetiche l’edificio, dimostrato tramite l’APE. Inoltre, la detrazione è ripartita in 4 rate annuali, ma non è più possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, salvo casi specifici avviati prima del 17 febbraio 2023. Questo rende il Superbonus meno flessibile rispetto agli altri incentivi, ma rimane utile per progetti di riqualificazione su larga scala.

4. Incentivi meno noti: sismabonus e PNRR

Un incentivo spesso sottovalutato è il Sismabonus, che può essere combinato con interventi di isolamento termico in zone sismiche 1, 2 e 3. Se il cappotto termico interno è abbinato a lavori di riduzione del rischio sismico, la detrazione può raggiungere l’80% (per una classe di rischio inferiore) o l’85% (per due classi inferiori), con un limite di spesa di 136.000 euro per unità immobiliare.

Inoltre, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo Ecobonus PNRR, finanziato con oltre un miliardo di euro, che combina contributi a fondo perduto (65%) e investimenti privati (35%), con garanzie SACE e supporto di Cassa Depositi e Prestiti. Questo incentivo, ancora in fase di definizione, potrebbe rappresentare un’opportunità per chi cerca finanziamenti diretti piuttosto che detrazioni fiscali.

Come accedere alle detrazioni

Per beneficiare degli incentivi, è fondamentale seguire alcune procedure:

  1. Documentazione adeguata: conservare fatture, bonifici parlanti (con causale specifica), schede tecniche dei materiali e certificazioni energetiche;
  2. Invio a ENEA: per Ecobonus e Superbonus, è obbligatorio trasmettere la documentazione tramite il portale ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori;
  3. Asseverazioni: per il Superbonus, servono asseverazioni tecniche che confermino la conformità ai requisiti normativi e la congruità delle spese;
  4. Visto di conformità: richiesto per il Superbonus, è rilasciato da commercialisti o professionisti abilitati.

Consigli pratici per massimizzare i risparmi

Casa in costruzione
Costruire con attenzione all’efficienza energetica: scopri come detrarre il cappotto termico interno.
  • Valutare l’incentivo più adatto: per interventi su singole unità immobiliari, il Bonus Ristrutturazioni è spesso la scelta più semplice e conveniente. Per condomini, il Superbonus o l’Ecobonus offrono detrazioni più elevate;
  • Affidarsi a professionisti: un tecnico abilitato può aiutarti a scegliere i materiali giusti e a rispettare i requisiti tecnici per ottenere le detrazioni;
  • Pianificare in anticipo: con le scadenze del 2025, è importante avviare i lavori tempestivamente per non perdere le agevolazioni.

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