Quando la temperatura esterna diventa insopportabile, tutti desideriamo avere a portata di mano un condizionatore che rinfreschi il nostro ambiente per provare una sensazione di sollievo. E’ anche vero, però, che quel sollievo momentaneo avrà un costo non indifferente sulla nostra bolletta energetica, e non solo. Questa bella comodità avrà anche un impatto significativo sull’ambiente.
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I condizionatori d’aria sono una meravigliosa invenzione moderna. Tuttavia, hanno un costo rilevante per kWh. Vediamo quindi come scegliere il miglior climatizzatore ad alta efficienza energetica, anche per eliminare quell’incubo persistente delle bollette salatissime.
I condizionatori a risparmio energetico
I condizionatori d’aria a basso consumo energetico tagliano i costi delle bollette in maniera significativa e riducono le emissioni di carbonio in atmosfera. Sono diversi i fattori da considerare quando si sceglie un condizionatore ad alta efficienza energetica.
Il primo dei fattori in assoluto è l’impostazione della temperatura. La maggior parte dei condizionatori d’aria offre la possibilità di impostare le proprie preferenze di temperatura in qualunque momento della giornata. Gli esperti consigliano sempre di impostare l’aria condizionata a 26 °C, la temperatura ideale per rinfrescarsi senza impattare molto sulla bolletta energetica.
Solo 40 anni fa, anche le migliori unità di climatizzazione ad alta efficienza energetica dell’epoca consumavano dal 30% al 50% di energia in più rispetto ai condizionatori d’aria che si trovano oggi nei negozi di elettronica. Acquistare un modello molto recente può aiutare a risparmiare fino al 40% di energia rispetto ai prodotti AC realizzati negli anni 2000. Quindi, chi ha in casa un modello ancora funzionante ma molto datato, farebbe bene a sostituirlo con un modello più recente ad alta efficienza energetica e a minor impatto ambientale.
La domanda che molti utenti si pongono è se bisogna cambiare continuamente il condizionatore d’aria per assicurarsi di avere il dispositivo più efficiente dal punto di vista energetico. La risposta non può che essere negativa. Coloro che vogliono assicurarsi un basso consumo di energia elettrica, dovrebbero scegliere un raffrescatore evaporativo portatile. Questi dispositivi sono la migliore combinazione tra qualità prezzo e sono perfetti per rinfrescare il proprio ambiente anche quando fuori fa molto caldo. Inoltre, bisogna solo cambiare la cartuccia ogni pochi mesi e il dispositivo sarà sempre come nuovo.
Le classificazioni EER e SEER
Per valutare l’efficienza energetica di un condizionatore occorre tenere in considerazione la classificazione EER, mentre la classificazione SEER valuta l’efficienza energetica stagionale.
Il sistema EER definisce l’efficienza energetica al 100% di carico di raffreddamento, 50% di umidità e differenza di temperatura da 95F a 80F durante tutto l’anno. Il SEER misura l’efficienza energetica durante i mesi più caldi e cioè giugno, luglio e agosto.
L’unità di climatizzazione più efficiente dal punto di vista energetico è quella con la valutazione più alta. Ad esempio, la valutazione EER 12 è un’eccellente valutazione dal punto di vista dell’efficienza energetica per un condizionatore d’aria e rappresenta il top per chi vuole risparmiare e ridurre l’impatto ambientale del condizionatore.
Calcola la capacità di raffreddamento di cui hai bisogno
Anche il miglior condizionatore d’aria a risparmio energetico può sprecare energia se utilizzato nella stanza sbagliata. La capacità di refrigerazione è indicata in BTU (British Thermal Unit). Chi possiede un dispositivo potente per un piccolo spazio, finirà per consumare molta energia inutilmente. Un dispositivo meno efficace per una vasta area impiegherà troppo tempo per raggiungere la temperatura desiderata e utilizzerà troppi kWh per mantenerla. Occorre sempre individuare il dispositivo con la corretta capacità di refrigerazione in base alle dimensioni dell’ambiente da climatizzare.
I raffrescatori d’aria evaporativi
Sebbene i migliori rinfrescatori evaporativi non siano da assimiliare ai condizionatori d’aria veri e propri, la loro tecnologia li rende molto efficienti dal punto di vista energetico. Sono perfetti per rinfrescare gli spazi personali e quindi ogni utilizzatore potrà regolarlo in base alle proprie preferenze personali.
In termini di consumo energetico, i raffrescatori d’aria sono superiori a tutti gli altri dispositivi perchè consumano 100 volte meno energia di un condizionatore d’aria. Non sostituiscono i condizionatori d’aria o i sistemi split: il funzionamento e i componenti sono completamente diversi. Tuttavia, sono un’eccellente opzione di risparmio energetico per mantenere fresco l’ambiente in cui si vive.
Come calcolare la dimensione corretta di un dispositivo di raffreddamento?
Per fare questo tipo di calcolo bisogna avere a portata di mano un calcolatore. Non solo il calcolo matematico può indicarci la soluzione giusta, occorre anche tenere in considerazione alcuni fattori.
Il primo fattore è l’orientamento. Le finestre sono rivolte verso la luce del sole? Quante ore di luce solare diretta riceve una stanza? Anche il tasso di umidità è un fattore che non si può trascurare.
Oltre a questi fattori, anche l’isolamento del soffitto rappresenta un dato fondamentale per rendere la casa termicamente efficiente. Migliore è l’isolamento, minore sarà l’energia che dovremo impiegare per raffreddare la stanza. Per calcolare la potenza corretta del dispositivo di raffreddamento da acquistare in base alle dimensioni della stanza, occorre utilizzare la seguente formula:
Mq x 20-25 BTU = capacità di raffreddamento.
Non bisogna mai dimenticare di posizionare l’unità di raffreddamento il più in alto possibile. L’aria fredda scorre verso il basso, mentre l’aria calda sale a causa della densità. Se l’aria raffreddata proviene dall’alto, garantirà una corretta filtrazione dell’aria nella stanza e un processo di raffreddamento più efficiente.
