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Direttiva Case Green: come funziona e quali sono gli obiettivi

Direttiva Case Green

La direttiva “Case Green” è un’iniziativa governativa volta a promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità nella costruzione e ristrutturazione degli edifici. Questa direttiva, chiamata anche EPBD “Energy Performance of Building Directive”, mira a ridurre l’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni, promuovendo l’adozione di pratiche e tecnologie sostenibili.

La direttiva Case Green fa parte del progetto Fit for 55 dell’Unione europea, che mira a ridurre del 55% le emissioni nocive entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas nocivi nell’UE. L’obiettivo della direttiva è promuovere la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2. Questo obiettivo è cruciale per affrontare il cambiamento climatico e mitigarne gli effetti negativi.

Obiettivi della direttiva Case Green

La direttiva Case Green si pone una serie di obiettivi chiave per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Questi includono:

  • Riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas serra derivanti dalla costruzione e dall’utilizzo degli edifici.
  • Efficienza energetica: La direttiva promuove l’uso di materiali e tecnologie che consentano una migliore gestione dell’energia negli edifici. Ciò include l’isolamento termico, l’installazione di impianti fotovoltaici e l’utilizzo di apparecchiature a basso consumo energetico.
  • Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili come l’energia solare e l’eolica per alimentare gli edifici. Ciò contribuisce a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a promuovere un sistema energetico sostenibile.
La direttiva Case Green è particolarmente rilevante per contrastare il cambiamento climatico

Benefici della direttiva Case Green

L’implementazione della direttiva Case Green offre numerosi benefici per l’ambiente, l’economia e la società nel complesso. Alcuni di questi benefici includono:

  • Riduzione delle emissioni di carbonio
  • Risparmio energetico
  • Miglioramento della qualità dell’aria interna
  • Creazione di posti di lavoro “green” nell’industria delle costruzioni, nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie verdi.

L’importanza della direttiva Case Green nel contesto attuale

La direttiva Case Green è particolarmente rilevante nel contesto attuale, in cui l’urgenza di agire per contrastare il cambiamento climatico è sempre più evidente.

L’industria delle costruzioni è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra e dell’utilizzo di risorse naturali. Pertanto, promuovere la sostenibilità in questo settore è fondamentale per raggiungere gli obiettivi internazionali di riduzione delle emissioni e garantire una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Come funziona la direttiva Case Green

La direttiva europea “Case Green” prevede l’obbligo di effettuare interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici al fine di raggiungere le emissioni zero. La direttiva si applica a tutti gli edifici, residenziali e con altre destinazioni d’uso, e stabilisce i seguenti obiettivi di classificazione energetica:

  • Gli immobili residenziali devono raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033.
  • Gli altri edifici devono raggiungere la classe energetica E entro il 2027 e la classe energetica D entro il 2030.
  • I nuovi edifici devono essere a emissioni zero a partire dal 2028.
La direttiva Case Green si applica a tutti i tipi di edifici salvo alcune eccezioni come palazzi storici e luoghi di culto

Un problema per l’Italia

La direttiva sulle Case Green ha ottenuto la prima approvazione dal Parlamento europeo il 14 marzo 2023, ma l’entrata in vigore effettiva della direttiva dipenderà dal recepimento da parte degli Stati membri, il quale potrebbe avvenire non prima del 2025. L’Italia ha espresso opposizione alla direttiva, poiché gran parte del suo patrimonio edilizio residenziale è stato costruito prima del 1990 e richiederebbe tempi più lunghi per la ristrutturazione degli edifici più vecchi rispetto alle tempistiche stabilite dalla direttiva.

Eccezioni

La direttiva prevede anche alcune esenzioni, come le case vacanza, i palazzi storici protetti, le chiese e altri edifici di culto, nonché le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati. Gli Stati membri avranno il compito di stabilire le misure per raggiungere gli obiettivi della direttiva nei loro piani nazionali di riqualificazione energetica degli edifici.

Calcolo della classe energetica

La classe energetica di un immobile rappresenta il suo fabbisogno energetico e viene indicata utilizzando un sistema di classificazione che va da A4 (più performante) a G (meno efficiente). La classe energetica di un immobile dipende da diversi fattori, tra cui i materiali di costruzione, gli infissi, il sistema di riscaldamento, la produzione di acqua calda e l’illuminazione. Per ottenere la certificazione energetica, è necessario rivolgersi a professionisti certificati.

Attestato di Prestazione Energetica

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) è il documento che certifica il consumo energetico di un edificio e diventa obbligatorio in caso di compravendita o locazione di immobili.

L’APE descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un’abitazione o di un appartamento. È uno strumento di controllo che sintetizza con una scala da A4 a G (scala di 10 lettere) le prestazioni energetiche degli edifici ed è obbligatorio per la vendita o l’affitto di un immobile.

La validità di un APE è, nella maggior parte dei casi, 10 anni. Per conservarne la validità bisogna garantire i controlli della caldaia previsti dalla legge. Il sopralluogo nell’immobile è obbligatorio. L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) non va confuso con l’Attestato di Qualificazione Energetica (AQE).

Piani nazionali

Per raggiungere gli obiettivi della direttiva Case Green, saranno necessari investimenti significativi nella ristrutturazione energetica degli edifici esistenti, migliorando l’isolamento termico, sostituendo gli impianti di riscaldamento e raffreddamento obsoleti con soluzioni più efficienti e promuovendo l’uso di energie rinnovabili come l’energia solare o l’energia geotermica.

Gli Stati membri dell’Unione europea dovranno elaborare piani nazionali per la riqualificazione energetica degli edifici al fine di adempiere agli obiettivi della direttiva. Questi piani potrebbero includere incentivi finanziari, agevolazioni fiscali (qui un esempio), normative specifiche e programmi di formazione per sostenere la trasformazione del settore edilizio verso la sostenibilità energetica