Le stufe a pellet sono un metodo alternativo di riscaldamento sempre più apprezzato in Italia a causa dei bassi consumi e delle basse emissioni inquinanti. Infatti, tra i combustibili il pellet è quello che si consuma più velocemente permettendo così di riscaldare prima l’ambiente e raggiungere subito il massimo del confort. Ecco perché si tratta di un impianto di riscaldamento molto in voga per i suoi benefici economici ed ambientali. Qui i motivi per cui sceglierlo.
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I motivi per cui scegliere una stufa a pellet
Come anticipato, il pellet è un combustibile ecologico, amico dell’ambiente e delle finanze familiari e personali. Sin dal momento in cui apparvero per la prima volta negli Stati Uniti, sono state concepite come sistemi di riscaldamento innovativi ed ecologici. Utilizzando fonti rinnovabili, permettono di fornire il giusto confort senza danneggiare l’ambiente. Infatti, grazie alle caratteristiche intrinseche del pellet, non serve utilizzare collanti artificiali come accade con gli altri combustibili. Grazie alla lignina, non vengono generati gas inquinanti, ma la combustione è completamente naturale.
Inoltre, sia la fiamma sia la temperatura possono essere regolate in base alle esigenze, alle zone climatiche e ai periodi dell’anno.
Oltre alle basse emissioni, le stufe a pellet negli ultimi anni sono diventate oggetti di design ed elementi di arredo, molto belle anche dal punto di vista estetico con diversi modelli, colori e dimensioni. La stessa fiamma visibile rende la casa molto accogliente e confortevole da tutti i punti di vista.
Tra gli altri vantaggi di una stufa a pellet non bisogna dimenticare quello economico. Sebbene l’investimento iniziale possa essere oneroso, i costi di acquisto del pellet sono relativamente bassi. Questo permette un veloce ritorno dell’investimento. Inoltre, a differenza della legna, è possibile acquistare il pellet poco per volta. Per questo motivo risulta una soluzione interessante soprattutto per chi non ha il giusto spazio per accatastare la legna.
Le tipologie di stufe a pellet non inquinanti
In commercio esistono diversi tipi di stufe a pellet non inquinanti come le stufe a pellet canalizzate, le stufe a pellet ad aria e le stufe a pellet ad acqua.
Le stufe a pellet canalizzate sono caratterizzate da una serie di tubi grazie ai quali è possibile riscaldare i diversi ambienti. Questo tipo di impianto è consigliabile soprattutto per le case di grandi dimensioni dove basta un solo impianto e più canali per riscaldare l’intera superficie fino a 120 mq.
Le stufe a pellet ad aria o ventilate, invece, permettono di riscaldare l’ambiente molto più velocemente grazie al flusso di aria calda che riesce a far circolare nella casa il calore. In questo modo anche le muffe sono un lontano ricordo. Mentre le stufe a pellet ad acqua o termostufe, come si può ben immaginare, devono essere pensate in abbinamento a una caldaia. Queste sono utili soprattutto per la produzione di acqua calda sanitaria per la doccia: con un unico impianto è possibile sia produrre calore, sia acqua calda sanitaria. Ideale sarebbe unirle a un impianto di pannelli solari.
Inoltre, sono diverse in ogni città e regione italiane le aziende che vendono stufe a pellet e anche i prezzi oscillano in base alla classificazione energetica, alle funzioni e altri parametri che possono far lievitare il prezzo finale.
Le stufe a pellet, la giusta soluzione per le proprie finanze
Come detto, tra i vantaggi di avere una stufa a pellet c’è l’aspetto economico da tenere in considerazione. Oltre a un veloce ritorno dell’investimento, attualmente è in vigore il bonus stufa a pellet che consente una detrazione IRPEF del 50% o del 65%. Per ottenerlo, serve presentare una serie di documenti tra cui la copia della fattura d’acquisto e il certificato di conformità.
Anche senza bonus, al momento, nonostante l’incremento dei costi del pellet, questo combustibile rimane ancora il più economico, ovvero quello che fa risparmiare energia rispetto al gas metano. Si calcola, infatti, un risparmio del 30% circa.
Inoltre, acquistando il pellet si conosce subito la spesa effettuata. Se ad esempio l’utente termina un sacchetto di pellet, sa già precisamente quanto ha speso, senza dover vedere i consumi, non sempre di semplice lettura, dal contatore del gas. Ad esempio, acquistare il pellet fuori stagione e conservarlo per l’autunno e l’inverno successivo, sfruttando le offerte fuori stagione, può essere una buona strategia per risparmiare ulteriormente sul prezzo. La possibilità di pianificare l’accensione e lo spegnimento della stufa permette ulteriormente di controllare i consumi e risparmiare il più possibile. Al costo d’acquisto della stufa e del pellet bisogna anche aggiungere altri costi di manutenzione della stufa a pellet, come ad esempio la manutenzione annuale, la pulizia della canna fumaria e qualche accessorio per la pulizia come un aspiracenere.
In conclusione, le stufe a pellet rappresentano un’ottima alternativa ai tradizionali sistemi di riscaldamento, certamente meno inquinanti e che permettono notevoli risparmi economici a fine anno.