Con la fine del mercato tutelato dell’energia e gli aumenti generalizzati in bolletta, devi fare attenzione a ogni piccolo dettaglio. Così diventa importante capire anche quanto consuma una ciabatta accesa, quando ti ritrovi a pagare per una voltura, oppure quali sono le piccole strategie per farti risparmiare. Una di queste è evitare di lasciare prolunghe e ciabatte accese, soprattutto se non stai utilizzando la ciabatta, oppure i dispositivi a questa collegati. Ricorda anche di non sovraccaricare la prolunga inserendo delle spine in tutti gli spazi disponibili: lascia uno spazio vuoto per evitare sovraccarichi che possono rompere l’impianto elettrico interno e per evitare delle dispersioni di rete in bolletta. Quali sono i consumi effettivi di una ciabatta accesa e non collegata o non utilizzata e quanto ti costa questo comportamento errato? Scoprilo in questa guida!
Approfondimenti
Quanto consuma la luce rossa della ciabatta
La luce rossa della ciabatta indica che questa è accesa e che dovresti spegnerla se non la stai usando per evitare sprechi di corrente elettrica. Tendenze e innovazioni permettono di avere ciabatte e altri dispositivi che si spengono da soli in caso di mancato utilizzo, ma sul mercato hanno un costo in più che non tutti sono in grado di affrontare. In più, spesso questi strumenti che si spengono da soli per funzionare hanno bisogno di un impianto domestico domotico, anche questo non alla portata di tutti. Infine, se hai una ciabatta valida e che funziona, non ha senso buttarla via per acquistare una ciabatta nuova solo perché si spegne da sola.
Puoi tenere la tua ciabatta elettrica, risparmiare e aspettare che si rompa prima di prenderne una nuova che si spegne in automatico in caso di mancato utilizzo. Questa famosa luce rossa consuma da 1 a 4 Watt all’ora, che devi però moltiplicare per le ore di mancato utilizzo. In un esempio di 8 ore avresti dagli 8 ai 32 Watt di consumo sprecato, ma se pensi che non è nulla, pensa a questo comportamento tutti i giorni. In bolletta, il consumo sarebbe dai 240 ai 960 Watt al mese: sembrano ancora pochi?
Quanto consumano le spine attaccate
Un altro elemento importante per capire se stai sprecando corrente elettrica o no con la ciabatta è la presenza di spine e quante sono. Supponiamo che hai lasciato la ciabatta accesa con attaccate le spine del caricabatterie dello smartphone, del PC e di una lampada da scrivania, mantenendo questi dispositivi spenti e collegati e la ciabatta accesa. Ognuna di queste spine ti costerà 0,25 Watt all’ora, dato che sono 3 nel nostro esempio 0,75 Watt all’ora totali.
Anche in questo caso, devi pensare a una ciabatta accesa di notte così da restare attiva per diverse ore. Su 8 ore parliamo di un consumo totale di 6 Watt. Infine, moltiplichiamo questo risultato per i 30 giorni di mese commerciale medio ed ecco che in bolletta saltano fuori 180 Watt che a una prima occhiata potresti non aver pensato. Considera che in bolletta incidono anche quegli elettrodomestici che restano accesi anche da spenti, come i frigoriferi, i refrigeratori e alcuni piccoli elettrodomestici che devono restare collegati alla rete elettrica per poter mantenere le funzionalità in caso di utilizzo.
Come scegliere la ciabatta in base ai consumi
Oltre a ricordarti di spegnere la ciabatta quando non ne hai bisogno e di verificare questo aspetto prima di andare a dormire, ricordati di scegliere una ciabatta a basso consumo energetico e di verificare le soglie di voltaggio nel tuo contratto della luce. Come scegliere la ciabatta giusta?
- Scegli una ciabatta che non ha più di 5 spine collegabili. Questa caratteristica eviterà le dispersioni di calore e di energia all’interno della ciabatta;
- Preferisci un dispositivo elettrico che ha un bottone per spegnerla. Infatti, il pulsante ti permetterà di evitare sprechi di energia: ti basta premere il pulsante quando non usi la corrente elettrica;
- Assicurati che è un dispositivo regolamentato CEE. Così ti garantisci consumi limitati e una maggiore sicurezza quando usi la ciabatta;
- Verifica se i consumi ridotti sono reali. L’impatto energetico è evidenziato con una classe energetica (dalla A alla G) e da dei segni + o – accanto alla lettera. Una ciabatta A+ ha un costo maggiore rispetto alle altre, ma ti garantisce un risparmio maggiore e dura di più;
- Scegli una ciabatta di un marchio italiano, per avere una garanzia in più sui materiali.
Ora che sai quanto consuma una ciabatta accesa e conosci quali sono le strategie per iniziare a risparmiare, applica subito i consigli della nostra guida e scegli la soluzione più adatta per la tua casa. Il cambiamento sarà evidente già dalla prossima bolletta e ricorda di togliere le spine dalla ciabatta quando non stai usando quel dispositivo, così potrai risparmiare ancora di più evitando ulteriori dispersioni. Un errore comune è quello di lasciare il caricabatterie dello smartphone per tutta la notte, danneggiando anche la batteria del cellulare: perché pagare due volte e ridurre la vita del tuo smartphone?