Il bonus vacanze 2024 è stato riconfermato e sarà presto possibile fare domanda. La misura, lanciata nel 2020 dal Governo Conte come stimolo per rimettere in moto i consumi congelati dalla morsa del Covid, è stato erogato dallo Stato soltanto in quella occasione. Per tutti gli anni successivi sono stati messi a disposizione del cittadino dei bandi INPS appositi, dedicati a consentire a chiunque vivesse in ristrettezze economiche la possibilità di trascorrere una villeggiatura memorabile. La sovvenzione è infatti consistente. Si possono infatti ottenere fino a 3.500 euro. È però necessario rispettare determinati requisiti.
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A chi spetta il bonus vacanze 2024?
L’agevolazione del bonus vacanze 2024 si colloca sullo stesso piano del buono viaggi di istruzione. Quest’ultimo, come dice il nome, è riservato alle famiglie con bambini in età scolastica e ISEE fino a 5.000 euro ed è una sovvenzione per aiutare le famiglie a pagare le gite scolastiche dei propri figli. La logica con la quale è stato sviluppato il bonus vacanze è la stessa. La misura vuole essere un aiuto concreto per il nucleo in difficoltà, agevolandolo nel potersi permettere e godere le proprie vacanze. Rinunciare alla villeggiatura è infatti un problema per la salute mentale di chi ha meno possibilità economiche, perché non riesce a ricaricarsi a dovere durante le ferie, e anche per le attività e gli esercenti situati nelle località turistiche, le quali hanno meno ospiti e clienti.
I bandi INPS non sono ancora stati pubblicati ma ci si attende che lo saranno a breve. Il bonus vacanze 2024 si rivolge principalmente a due categorie di cittadini: i pensionati appartenenti alla gestione dei dipendenti pubblici (ex INPDAP) e gli studenti figli di dipendenti statali. Di fatto, l’agevolazione mira soprattutto ai lavoratori del pubblico e alle loro famiglie. I dettagli di cui siamo a conoscenza fino a oggi, e che dovranno naturalmente essere ricontrollati sul bando, sono i seguenti.
Pensionati e bonus vacanze 2024: requisiti e importi
Il primo bando che l’INPS pubblicherà sarà destinato ai pensionati appartenenti a una delle tre gestioni previdenziali riportate nell’elenco sottostante:
- fondo ex IPOST;
- ex Fondo Credito;
- fondo gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Il bando ha l’accattivante denominazione di Estate Inpsieme Senior e, l’anno scorso, fu pubblicato in data 24 marzo. Prevedeva l’erogazione di ben mille contributi per soggiorni da 7 notti in località di villeggiatura e addirittura duemila per periodi di vacanza lunghi 14 notti. Questi tremila bonus potevano essere assegnati esclusivamente a ex dipendenti pubblici mentre altri 850 – suddivisi in 250 per una pensione settimanale e 600 per una bisettimanale – erano destinati agli iscritti alla gestione del fondo dei postelegrafonici. Non vi è alcuna certezza che il bando in uscita sarà identico a quello 2023, ma è lecito attendersi che le somiglianze saranno ben numerose.
Tutti i soggiorni andavano naturalmente prenotati in Italia, durante la stagione estiva tra giugno e settembre. Il rimborso per i soggiorni più brevi poteva arrivare fino a 800 euro, che diventavano 1400 per quelli più lunghi. Il meccanismo di rimborso era determinato dal proprio ISEE, secondo scaglioni che riportiamo di seguito, in quanto è molto probabile che resteranno i medesimi anche nei bandi per il bonus vacanze 2024.
- ISEE fino a 8mila euro: rimborso del 100%;
- ISEE compreso tra 8mila e 16mila euro: rimborso del 95%;
- ISEE tra i 16 e i 24mila euro: rimborso pari al 90%;
- ISEE tra i 24 e 32mila euro: rimborso pari all’85%;
- ISEE compreso nella fascia tra 32 e 40mila euro: rimborso per l’80%
- ISEE compreso nella fascia tra 40 e 48mila euro: rimborso per il 75%;
- ISEE da 48mila a 56mila euro: rimborso ammontante al 70%;
- ISEE da 56mila a 72mila euro: rimborso ammontante al 65%;
- ISEE oltre i 72mila euro: rimborso del 60%.
Insomma, lo schema è chiaro, al salire dell’ISEE (di un intervallo pari a 8mila euro), diminuisce il rimborso del 5%, pur garantendo a tutti un considerevole rimborso.
Bonus per studenti, a chi spetta?
Sempre nel mese di marzo 2023, avevamo potuto consultare l’altro bonus vacanze reso pubblico l’anno scorso. Questo era denominato Estate Inpsieme Estero e vacanze tematiche in Italia. Il target erano in questo caso gli studenti, non lavoratori, figli di dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione. Il contributo non andava infatti a coprire una vera e propria vacanza, bensì un soggiorno studio. Nel nostro Paese oppure all’estero, della durata di 14 giorni. Era possibile approfittarne nei mesi di giugno, luglio o agosto, rientrando anche nei primi giorni di settembre. Il buono dava modo agli studenti di ricevere un rimborso pari a 1.400 euro per le due settimane di soggiorno.
L’esperienza poteva essere portata avanti presso strutture turistiche ricettive italiane, campus universitari o villaggi turistici. In queste location andavano intrapresi percorsi di miglioramento delle proprie competenze linguistiche e soft skill. Alternativamente, era possibile recarsi in college e campus stranieri di Paesi extra-comunitari (dunque esterni alla UE) nell’ottica di migliorare le proprie competenze linguistiche e perfezionare l’apprendimento di una lingua straniera.
Anche in questo caso era l’ISEE a decidere la percentuale di rimborso, secondo le stesse fasce evidenziate nella tabella per i pensionati. Trattandosi di un’agevolazione per studenti, naturalmente, aveva il suo peso anche la media delle valutazioni scolastiche, che non poteva essere troppo bassa. Esattamente come nel caso del bonus vacanze 2024 destinato agli ex dipendenti pubblici, non siamo certi che il bando sarà identico. Cumulativamente, chi abbia un’ISEE basso e rientri in tutte le categorie messe in evidenza, può ottenere un bonus fino a circa 3500 euro grazie alle sovvenzioni INPS.
Come fare domanda per il bonus vacanze 2024
L’iter per fare domanda per il bonus vacanze 2024 non è complicato. Occorre avere a disposizione la dichiarazione ISEE relativa al proprio nucleo familiare e rientrare nelle categorie cui sono rivolte le agevolazioni. In seguito si passa per uno sportello INPS, o si visita il sito dell’ente, per procurarsi il modulo di domanda. A richiesta fatta, si deve attendere la pubblicazione della graduatoria (normalmente viene resa nota a maggio) e verificare se si è tra i fortunati ad avere diritto al rimborso.
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