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Criptovalute: un castello di sabbia?

Nel 2022, il settore delle criptovalute ha subito diverso diverse battute d’arresto: il più clamoroso è avvenuto a novembre con la bancarotta di FTX, una delle più grandi piattaforme di criptovalute al mondo, causando instabilità e portando alla perdita di miliardi di dollari di risparmi e investimenti. Gli investitori hanno perso fiducia nelle criptovalute, evitando questa tipologia di investimenti e contribuendo quindi a peggiorare la situazione finanziaria del settore. FTX è la seconda piattaforma al mondo in cui avvengono scambi di criptovalute. La sua sede è alle Bahamas ed è stata fondata e gestita da Sam Bankman-Fried, miliardario americano trentenne filodemocratico. FTX fin qui si è distinta come una “società sana” nell’ambiente delle criptovalute, grazie a un capitale solido e alle strategie che le hanno permesso di resistere in periodi difficili per il settore, salvando persino dalla bancarotta società più piccole. Bankman-Fried aveva fondato anche una società di trading di criptovalute, la Alameda Research. Le due aziende operavano in modo separato: FTX aveva il ruolo di “banca” dei token FTT (la criptovaluta), mentre Alameda si occupava di comprare crypto, come una qualsiasi società di trading. Dalle indagini sta emergendo come Alameda, in un momento di scarsa liquidità, avrebbe attinto dai depositi dei clienti di FTX, generando un buco di circa 8 miliardi di dollari.

Ma perché temiamo questa nuova tecnologia? Solo per questi scandali? Non proprio.

Le criptovalute sono soggette a variazioni di valore e possono essere influenzate da diversi fattori, come il fallimento di un colosso mondiale del settore. Ad esempio, una crisi delle criptovalute potrebbe essere causata da un calo della domanda o da un aumento dell’offerta, o da una combinazione di entrambi. Inoltre, le criptovalute sono ancora una tecnologia relativamente nuova e in via di sviluppo, il che significa che possono essere soggette a fluttuazioni di valore a causa dell’incertezza legata all’adozione e all’utilizzo a lungo termine. Inoltre, le criptovalute sono spesso associate a rischi di sicurezza, come gli hack e il furto di fondi, che possono influire sulla loro valutazione. Infine, le criptovalute possono essere influenzate dalle politiche e dalle leggi dei governi e delle istituzioni finanziarie, come la regolamentazione o il divieto di utilizzo in alcuni Paesi, come dimostra il caso controverso della “crypto di Stato” di El Salvador. Il futuro sarà crypto, il presente criptico.

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