Il VIX, acronimo dell’Indice di Volatilità del CBOE, è un indicatore di mercato aggiornato in tempo reale, fondamentale per gli investitori che desiderano misurare l’umore generale e il livello di rischio percepito. Misurando l’oscillazione dei prezzi che ci si aspetta per l‘S&P 500 nel mese a venire, funge da vero e proprio misuratore dell’apprensione e dell’instabilità tra gli operatori, risultando essenziale per comprendere gli sviluppi del mercato. Ecco cosa devi assolutamente sapere a riguardo.
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Cos’è l’indice VIX e perché viene chiamato “indice della paura”

Il VIX viene determinato attraverso un calcolo basato sui prezzi delle opzioni relative all’indice SPX ed è espresso in percentuale. In sintesi, un valore basso del VIX segnala una bassa volatilità attesa e una relativa quiete del mercato. Viceversa, un VIX elevato suggerisce una maggiore instabilità e una crescita dell’incertezza sul mercato. Questo indicatore è utilizzato dagli investitori principalmente per valutare il grado di rischio dei loro portafogli. Sebbene il VIX si concentri strettamente sulla volatilità dell’S&P 500, è comunemente impiegato per stimare le fluttuazioni dell’intero mercato azionario statunitense, inclusi altri beni, valute, e così via.
A volte potreste averlo sentito descritto in modo più o meno scherzoso come “indice della paura”: il motivo è legato al fatto che per qualunque investitore la volatilità e il rischio sono per eccellenza degli spauracchi e fonte di notevole (e comprensbile) stress.
Come si calcola l’indice VIX
Questo indice deriva il suo valore dai prezzi ponderati delle opzioni call e put basate sull’S&P 500 (SPX). In sostanza, il VIX è una media pesata della volatilità che ci si aspetta da un insieme selezionato di opzioni con una scadenza fissa di 30 giorni sull’SPX.
Pur fornendo qui una spiegazione semplificata, è importante notare che la formula di calcolo del VIX è intrinsecamente complessa e viene illustrata nel dettaglio matematico sul sito ufficiale del CBOE. Nel processo, vengono considerate solo le opzioni idonee che presentano prezzi di acquisto e vendita (offerta e domanda) attivi (diversi da zero). Questi prezzi riflettono ciò che il mercato prevede sui livelli di prezzo (strike price) che le azioni sottostanti raggiungeranno entro la loro scadenza.
In generale, la volatilità può essere misurata in due modi distinti:
- Volatilità Storica: Questo approccio è retrospettivo e utilizza l’analisi statistica (come la media, la varianza e la deviazione standard) applicata ai prezzi registrati in un periodo di tempo passato.
- Volatilità Implicita (Il metodo VIX): Il VIX determina il suo valore basandosi direttamente sui prezzi correnti delle opzioni. Le opzioni, essendo strumenti derivati, hanno un prezzo che riflette la probabilità che il prezzo dell’azione sottostante si sposti abbastanza da toccare un livello predeterminato (prezzo di esercizio).
I passaggi del calcolo semplificato
I valori dell’indice VIX sono ottenuti utilizzando sia le opzioni standard sull’S&P 500 (SPX) negoziate sul CBOE (quelle che scadono il terzo venerdì del mese) sia le opzioni settimanali sull’SPX (che scadono negli altri venerdì). Cruciale è la selezione: vengono incluse solo le opzioni SPX con una scadenza compresa tra i 23 e i 37 giorni.
Nonostante la formula matematica sia di difficile applicazione, essa si propone di stimare la volatilità dell’indice S&P 500 calcolando una media pesata dei prezzi di svariate opzioni put e call sull’SPX, che coprono un’ampia gamma di prezzi di esercizio (strike price).
Per essere utilizzate nel calcolo, tutte le opzioni devono presentare prezzi di acquisto e vendita (bid e ask) validi; questo garantisce che riflettano le effettive percezioni del mercato sui livelli di prezzo che le opzioni sottostanti raggiungeranno prima della scadenza.
Come interpretare il livello del VIX
Il rischio che il mercato scenda può essere efficacemente gestito acquistando opzioni put, il cui costo è direttamente legato alla volatilità di mercato. Gli investitori accorti (o astuti) scelgono di comprare queste opzioni quando il VIX è basso e, di conseguenza, il premio da pagare per le put è modesto. Queste put servono come assicurazione protettiva, ma, come ogni polizza, diventano più costose proprio quando il mercato comincia a crollare. Per questo motivo, la strategia ottimale è acquistarle quando la necessità di protezione non è imminente, ovvero quando gli operatori percepiscono un rischio di ribasso limitato.
In media, il VIX ha mantenuto un valore storico di lungo periodo intorno a 21. Quando il VIX raggiunge livelli elevati (solitamente superiori a 30), è un segnale di allarme che indica un aumento significativo della volatilità e della paura tra gli investitori, una condizione spesso associata a un mercato ribassista (bear market).
I limiti del VIX come indicatore
Certo, l’indice VIX avrà anche ottenuto una discreta popolarità ma questo non significa certo che si tratti di uno strumento sempre affidabile o perfetto, tutt’altro. Prima di tutto, ha una grossa limitazione: esso indica solo la volatilità attesa sull’S&P 500, ma non quella di altri indici, come il Nasdaq o il Dow Jones, né quella dei mercati europei o asiatici (che pure sono correlati all’S&P 500).
Inoltre, il VIX non indica la direzione precisa del mercato, ma eventualmente segnala un semplice incremento dell’incertezza e non per forza un ribasso imminente; allo stesso modo, un VIX in calo non garantisce una crescita stabile: indica semplicemente che gli investitori prevedono una minore oscillazione dei prezzi.
In aggiunta, il VIX è molto sensibile ad eventi improvvisi e inattesi, riflettendo più il mood immediato degli operatori rispetto ad alcune notizie (per esempio al fallimento di una grande azienda) piuttosto che alla reale situazione del mercato.
Strumenti per investire sulla volatilità
Gli investitori non possono acquistare direttamente il VIX, ma possono esporsi alla volatilità tramite diversi strumenti derivati e prodotti quotati. I principali sono:
- Futures sul VIX: quotati sulla Cboe Futures Exchange (CFE), consentono di prendere posizione sulla volatilità attesa futura. Sono strumenti complessi, adatti principalmente a investitori professionali o istituzionali;
- Opzioni sul VIX: permettono di costruire strategie basate sull’andamento previsto della volatilità, con la possibilità di coprirsi da improvvisi aumenti del rischio o di speculare su variazioni della paura di mercato;
- ETF e ETN legati al VIX: esistono numerosi fondi quotati che replicano in maniera diretta o indiretta l’andamento dei futures sul VIX. Tra i più conosciuti vi sono l’iPath Series B S&P 500 VIX Short-Term Futures ETN (VXX) e il ProShares VIX Short-Term Futures ETF (VIXY).
- Strategie combinate: alcuni investitori usano il VIX in combinazione con opzioni sull’S&P 500 per coprire portafogli azionari, ad esempio acquistando opzioni put o costruendo spread per ridurre il rischio in caso di bruschi cali di mercato.
Ecco una tabella riassuntiva.
| Strumento | Dove si negozia | Obiettivo / funzione | Caratteristiche principali | Adatto a |
| Futures sul VIX | Cboe Futures Exchange (CFE) | Esporsi alla volatilità attesa futura | Contratti derivati che replicano le aspettative di volatilità a 30 giorni sull’S&P 500. Elevata leva finanziaria e complessità | Investitori professionali e istituzionali |
| Opzioni sul VIX | Cboe Options Exchange | Copertura o speculazione su variazioni della volatilità | Consentono strategie su aumenti o cali della volatilità. Prezzo influenzato dalle aspettative e dal tempo a scadenza | Trader esperti e gestori di portafoglio |
| ETF / ETN legati al VIX | Principali borse (es. NYSE Arca) | Accesso indiretto alla volatilità tramite fondi quotati | Replicano (direttamente o tramite futures) l’andamento del VIX. Sensibili al roll yield e al decay, ideali per operazioni di breve periodo | Investitori retail avanzati e trader |
| Strategie combinate | Mercati delle opzioni e derivati SPX | Copertura di portafogli azionari | Utilizzano opzioni sull’S&P 500 o futures VIX per ridurre il rischio in fasi di alta volatilità. | Gestori attivi e investitori con conoscenze di derivati |
Domande frequenti sull’indice VIX
Che cosa misura esattamente l’indice VIX?
Il VIX è un indicatore che valta quanta volatilità gli investitori si aspettano dall’S&P 500 nelle prossime quattro settimane. Questa stima futura viene ricavata dai prezzi delle opzioni SPX. Di conseguenza, il VIX si distingue dalla volatilità effettiva, che si basa invece sull’analisi delle fluttuazioni dei prezzi passati.
È possibile detenere l’Indice VIX?
No, non si può investire direttamente nell’Indice VIX né detenerlo come un’azione o un fondo.
Dove si negoziano i derivati VIX e come si regolano?
I futures VIX sono negoziati in esclusiva sulla CFE, mentre le opzioni VIX sono sulla Cboe Options. Il loro valore di regolamento si basa sulle opzioni S&P 500 (SPX) standard o settimanali, a seconda del prodotto.
Fonti e letture consigliate

Per chiunque volesse approfondire ulteriormente il tema vi segnaliamo qui di seguito qualche spunto ulteriore: