
Quando ci riferiamo alla tokenizzazione di asset bloccati possiamo parlare del cosiddetto staking liquido, un processo trasformativo legato principalmente alle reti Proof of Stake (PoS). Nello staking tradizionale, gli utenti bloccano le loro criptovalute per supportare la sicurezza e il funzionamento di una blockchain. Lo staking liquido porta questo concetto a un livello superiore, consentendo agli utenti di assicurarsi un approccio più flessibile e dinamico alla partecipazione negli ecosistemi di staking. Vediamo insieme tutto quello che è necessario sapere nel merito della questione.
Approfondimenti
Indice contenuto
Cos’è lo staking liquido

Lo staking liquido è un processo che permette agli utenti di partecipare allo staking di criptovalute su blockchain PoS senza dover bloccare i propri fondi per periodi prolungati. A differenza dello staking classico, in cui i token vengono immobilizzati per un certo periodo (spesso mesi o anni) per contribuire alla sicurezza della rete e ricevere ricompense, lo staking liquido consente agli utenti di ricevere un token derivato (o liquid staking token, LST) che rappresenta i loro asset staked. Tali token, come stETH di Lido o rETH di RocketPool, possono essere utilizzati in altre attività DeFi, come trading, prestiti o yield farming, mantenendo la liquidità.
Nel dettaglio, nello staking classico su Ethereum, ad esempio, un utente deve impegnare almeno 32 ETH per diventare un validatore, configurando un nodo e mantenendo una connessione costante. Questo comporta una barriera tecnica ed economica significativa, oltre alla perdita di liquidità dei fondi. Lo staking liquido elimina queste barriere: non è necessario gestire un nodo, e non c’è un requisito minimo di staking in molte piattaforme. Inoltre, i fondi non sono bloccati, poiché i token derivati possono essere scambiati o utilizzati altrove.
Perché viene usato su Ethereum e altre chain PoS
Lo staking liquido è diventato particolarmente popolare su Ethereum, la principale blockchain PoS soprattutto dopo il passaggio al meccanismo di consenso Ethereum 2.0 avvenuto nel 2022.
Ethereum richiede che gli utenti blocchino almeno 32 ETH per diventare validatori, un importo significativo per molti investitori. Lo staking liquido consente di partecipare con somme minori, delegando i fondi a piattaforme che gestiscono i nodi validatori per conto degli utenti.
Anche altre blockchain PoS, come Solana, Cardano e Polkadot, supportano forme di staking liquido. La crescente popolarità di questa pratica è dovuta alla sua capacità di democratizzare l’accesso allo staking, rendendolo più inclusivo e flessibile rispetto ai requisiti rigidi dello staking tradizionale.
Come funziona nella pratica
Diverse piattaforme offrono servizi di staking liquido, ognuna con caratteristiche uniche, che presentiamo qui di seguito in breve:
- Lido Finance: è la piattaforma leader per lo staking liquido su Ethereum. Gli utenti depositano ETH e ricevono stETH, un token che rappresenta il loro stake e accumula rendimenti. Lido è noto per la sua semplicità e integrazione con protocolli DeFi;
- RocketPool: una soluzione decentralizzata che permette agli utenti di partecipare con quantità minime di ETH (anche 0,01 ETH). RocketPool offre rETH, un token derivato simile a stETH, e si distingue per la sua struttura più comunitaria e meno centralizzata rispetto a Lido;
- Binance: offre staking liquido tramite il suo servizio Binance Staked ETH (BETH). La piattaforma è ideale per chi preferisce un’esperienza centralizzata e integrata con l’exchange, ma i token derivati sono meno interoperabili rispetto a quelli di Lido o RocketPool.
Token derivati e possibilità di utilizzo secondario (es. stETH)
I token derivati, come stETH o rETH, sono la chiave dello staking liquido. Questi token rappresentano i tuoi fondi bloccati e il rendimento generato. La loro forza sta nella versatilità: si possono usare come collaterale su piattaforme DeFi (ad esempio, Aave o Compound), scambiarli su exchange decentralizzati come Uniswap o persino depositarli in pool di liquidità per ulteriori guadagni. Ad esempio, depositando stETH in un pool su Curve Finance, puoi guadagnare sia le ricompense dello staking che le commissioni di trading.
Pro e contro dello staking liquido
Lo staking liquido, come d’altra parte qualunque altra strategia finanziaria di investimento, presenta luci e ombre, che approfondiremo qui di seguito.
Maggiore flessibilità e rendimento
Il principale vantaggio dello staking liquido è la flessibilità. A differenza dello staking tradizionale, i fondi non sono bloccati in modo rigido, permettendo così agli utenti di sfruttare maggiori opportunità DeFi senza rinunciare ai rendimenti dello staking.
Inoltre, piattaforme come Lido e RocketPool aggregano i fondi di molti utenti, consentendo anche a chi possiede piccole quantità di crypto di partecipare.
Il rendimento dello staking liquido è generalmente competitivo, spesso in linea con quello dello staking tradizionale (tra il 3% e il 5% annuo su Ethereum, a seconda delle condizioni di rete). Inoltre, l’uso dei token derivati in DeFi può amplificare i guadagni complessivi, anche se con rischi aggiuntivi.
Rischi tecnici e depeg
Nonostante i vantaggi, lo staking liquido presenta anche degli eventi rischi, che non andrebbero sottovalutati.
I rischi tecnici includono vulnerabilità nei contratti intelligenti delle piattaforme. Anche se Lido e RocketPool sono stati sottoposti a numerosi audit, nessun sistema è immune da bug o exploit. Inoltre, c’è il rischio di depeg, ovvero la perdita di parità tra il token derivato (es. stETH) e l’asset sottostante (ETH). Ad esempio, nel 2022, stETH ha subito un leggero depeg durante periodi di alta volatilità, causando perdite temporanee per chi lo ha venduto in quel momento.
Un altro lato negativo è legato alla centralizzazione: piattaforme come Lido controllano una porzione significativa dei nodi validatori di Ethereum, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e la decentralizzazione della rete.
Facciamo qui di seguito un breve recap.
Piattaforma | Token derivato | Rendimento stimato | Blocco fondi richiesto |
Lido Finance | stETH | 3-5% annuo | Nessuno |
RocketPool | rETH | 3-4% annuo | Nessuno |
Binance | BETH | 2-4% annuo | Nessuno |

FAQ
Posso fare staking liquido senza wallet hardware?
Sì, è possibile usare wallet software come MetaMask o Trust Wallet per lo staking liquido su piattaforme come Lido o RocketPool. Un wallet hardware è consigliato per maggiore sicurezza, soprattutto per importi elevati.
Il rendimento è fisso?
No, il rendimento varia in base a ricompense di rete, commissioni della piattaforma e condizioni di mercato, come il numero di validatori e il volume delle transazioni su Ethereum.