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Quota 103: Scopri come funziona e quali vantaggi può offrirti

Soldi e pensionati

La Legge di Bilancio 2023 entrata in vigore dal primo gennaio, ha introdotto una nuova forma “sperimentale” di pensione anticipata, la cosiddetta ”pensione anticipata flessibile” che per abbreviare viene anche definita “Quota 103”. E’ un nuovo regime che di fatto sostituisce in tutto e per tutto la vecchia”Quota 102” dello scorso anno, al fine di scongiurare il ritorno al regime della Legge Fornero, anche nell’ottica della predisposizione di una riforma previdenziale molto più organica e completa. 

L’Inps ha pubblicato, in data 10 marzo 2023, una circolare molto esaustiva in cui sono contenute le istruzioni su come accedere a Quota 103, chiarendo quali sono i soggetti che ne potranno fruire, i requisiti richiesti, i dettagli sull’importo e altri dettagli sul cumulo con i redditi da lavoro, e le finestre di decorrenza. 

Quota 103: quali sono i requisiti

Vi sono due requisiti fondamentali per accedere alla pensione con Quota 103: bisogna aver compiuto 62 anni (requisito anagrafico) e avere una anzianità contributiva di almeno 41 anni, anche cumulando diverse gestioni Inps. La circolare 27 ha anche specificato che rimane fermo il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei vari periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, qualora sia richiesto dalla gestione a carico dalla quale è liquidato il trattamento pensionistico. 

Quota 103 interessa soprattutto gli iscritti alle gestioni INPS AGO dipendenti, pubblici e privati, e coloro che sono iscritti a forme esclusive e sostitutive e alle gestioni speciali INPS (artigiani e commercianti, agricoltura, gestione separata). Non possono invece accedere alla pensione anticipata flessibile coloro che fanno parte delle forze armate e militari, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco. 

Il valore lordo mensile del trattamento pensionistico in questione non potrà in ogni caso superare di cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente (attualmente quantificabile in 2.818,7 euro mensili lordi) come mensilità di anticipo del pensionamento. Una volta che verranno raggiunti i requisiti ordinari per la pensione di vecchiaia, verrà corrisposto l’intero importo maturato, previsto dalla normativa vigente. La legge che ha istituito Quota 103 ha anche previsto il divieto di cumulo con i redditi da lavoro, eccetto una sorta di “franchigia” di 5.000 euro derivanti da lavoro autonomo occasionale.

Le finestre di accesso e il pagamento TFR-TFS pubblico impiego

Per quanto concerne le finestre temporali d’accesso, la circolare Inps ha specificato che sono previste due diverse scadenze. Coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022, potranno godere del trattamento pensionistico flessibile a partire dal 1° aprile 2023 (per dipendenti privati) o alternativamente dal 1°agosto 2023 in caso di dipendenti pubblici. 

Qualora i requisiti dovessero maturare in data successiva al 31 dicembre 2022, il diritto alla pensione scatterà dal quarto mese successivo a quello di maturazione dei requisiti, ma solo per i dipendenti privati. Nel caso di dipendenti pubblici, il diritto maturerà a partire dal settimo mese. 

I dipendenti del comparto Scuola ed AFAM a tempo indeterminato potranno presentare l’apposita domanda di pensionamento anticipato flessibile a partire dal 28 febbraio 2023, con effetti dall’inizio dell’anno scolastico o accademico. La circolare 27 del 2023 INPS ha specificato, altresì, qual è il termine di pagamento delle indennità di fine servizio per i dipendenti pubblici. I termini, secondo quanto chiarito dalla circolare, inizieranno a decorrere dal conseguimento dei requisiti anagrafici e contributivi e non dovranno tenere conto della data di collocamento a riposo del dipendente. 

Se si sono raggiunti i requisiti anagrafici utili per il conseguimento della pensione di vecchiaia il trattamento verrà erogato a partire dai dodici mesi successivi. Se invece a maturare è il requisito contributivo per la pensione anticipata, il trattamento verrà erogato dopo 24 mesi. 

Gli incentivi previsti dalla legge

La legge di Bilancio 2023, ha anche fissato alcuni incentivi per coloro che maturano i requisiti per accedere a Quota 103 e andare in pensione in anticipo. Gli incentivi sono rivolti ai lavoratori dipendenti che, pur avendo maturati i requisiti anagrafici e contributivi, scelgono di rimanere al lavoro. L’incentivo prevede l’esonero dal versamento dei contributi a carico del lavoratore che sono quantificati nel 9,19% della retribuzione imponibile, per il periodo di percezione dell’assegno anticipato. Questo importo verrà liquidato direttamente in busta paga. 

Come presentare la domanda

La circolare Inps numero 754 del 21 febbraio 2023 contiene delle informazioni preziose sul sistema di gestione delle domande di pensione anticipata flessibile (Quota 103). La domanda può essere presentata accedendo al portale istituzionale dell’Ente di Previdenza, (www.inps.it), entrando all’interno della propria area personale con Spid, CNS o CIE. Il percorso da seguire all’interno del sito è il seguente: “Pensione e previdenza” > “Domanda di pensione” > Area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”. 
Per la presentazione della domanda ci si può anche rivolgere agli Istituti di Patronato riconosciuti per legge oppure si può optare per la chiamata al Contact Center Integrato al numero verde 803164 che si può chiamare gratuitamente da rete fissa o, in alternativa, si potrà chiamare il numero 06164164 a pagamento da rete mobile. La prestazione, all’interno del sito, viene denominata col nome “Pensione Anticipata Flessibile” all’interno del gruppo Anzianità/Anticipata/Vecchiaia.

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