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Portare capitali all’estero legalmente: scopri le strategie per proteggere il tuo patrimonio

Portare capitali all’estero legalmente: ecco le strategie per tutelare il proprio patrimonio e non cadere in illeciti burocratici

Portare capitali all’estero non è un’azione illecita, ma spesso una sorta di strategia per tutelare il proprio patrimonio. 

Sono in tanti a ritenere che una tale scelta non sia legittima, affermando che il portare capitali all’estero possa rappresentare un azzardo, con il rischio di incappare in incognite e sanzioni

Come portare capitali all’estero legalmente, tutto lecito

Ovviamente non vi è nulla di illegale: il trasferimento di capitali all’estero è assolutamente conforme alla legge e non ci sono barriere nemmeno all’importo di denaro che si ha intenzione di trasferire. Ciascuno sarà libero di portare il proprio denaro ovunque ritenga opportuno.

Naturalmente, ci sono dei dettami normativi di cui tener conto. O meglio,  delle dichiarazioni da mettere in pratica: perché il trasferimento di capitali all’estero è sì legittimo, ma lo spostamento dovrà essere correttamente dichiarato alle autorità. 

Insomma, non mancano accorgimenti da rammentare e da attuare prima del suddetto trasferimento. 

Come portare capitali all’estero legalmente, requisiti essenziali

Per varie e sempre differenti motivazioni, sono in molti gli investitori e risparmiatori che nel tempo sono stati tentati di esportare i propri fondi e risparmi all’estero. Si tratta di un’opportunità perfettamente legale, purché reggano tre requisiti fondamentali:

  1. i capitali non dovranno essere frutto di operazioni illegali. Ovviamente, se si tratta di capitali in nero, oppure generati da traffici di droga o altre operazioni avverse alla legge, l’attività è illegale al principio.
  2. La cifra totale del capitale trasferito deve essere dichiarata in dogana;
  3. L’ammontare del capitale di stanza all’estero dovrà poi essere dichiarato nel 730 (o modello Unico).

Come portare capitali all’estero legalmente, metodologie

Esistono sostanzialmente tre metodologie per il trasferimento di capitali all’estero:

  • portandoli manualmente, ossia attraversando la frontiera;
  • tramite un trasferimento online, per esempio da un conto corrente in Italia a un conto corrente estero;
  • attraverso un trasferimento con supporto di  apposite agenzie di spedizione capitali all’estero.

Come portare capitali all’estero legalmente, passaggio della frontiera

Per importi al di sotto dei 10.000 euro non sarà necessario dare alcun avvertimento in dogana. Al di sopra di tale somma, viceversa, occorrerà notificare il capitale con cui si attraverserà la frontiera all’Agenzia delle Dogane. 

La dichiarazione va redatta compilando un modulo che potrà essere inoltrato telematicamente in dogana, o anche recapitato manualmente al momento del passaggio in dogana. Le ammende nelle circostanze di mancata comunicazione sono alquanto salate e possono arrivare fino al 50% dell’importo esuberante.

Come portare capitali all’estero legalmente, trasferimento online

Quanti siano in possesso di un conto corrente italiano e da questo effettuino un bonifico online verso un proprio conto corrente estero, non dovranno eseguire alcuna notificazione alla dogana.

Questo in quanto i trasferimenti in rete sono tutti già tracciati. Utilizzando tale metodologia pertanto, non si dovrà giustificare nulla. Operazione più che lecita. 

Occorrerà fare attenzione solo a un aspetto: la gran parte degli enti bancari solitamente non applica commissioni per lo spostamento online di denaro all’estero, ma bisognerà in ogni caso prestare attenzione a questo aspetto, prendendo informazioni presso la propria banca. Un occhio particolare a quei trasferimenti di capitale verso i Paesi extra europei.

Come portare capitali all’estero legalmente, società specializzate

Western Union, TransferWise, Bancoposta Money Gram, sono solamente tre delle diverse agenzie specializzate nel trasferimento di capitali all’estero. Vi è la chance di trasferimento del denaro rivolgendosi presso le filiali fisiche, oppure online, effettuando la registrazione al loro sito e redigendo un modulo con le indicazioni richieste.

Il più delle volte si adopera questa metodologia per inviare denaro a persone e membri della famiglia che si trovano all’estero. Una volta eseguito il trasferimento, sarà necessario informare la persona beneficiante e segnalarne il codice della transazione per poter effettuare il prelievo. 

Questo  codice permetterà alla persona di recarsi all’ufficio presente nel suo Paese e prelevare il denaro in questione. Anche in tale fattispecie caso l’invito è a informarsi sulle potenziali spese di transazione e sul tasso di cambio applicato.

Come portare capitali all’estero legalmente, dichiarazione dei redditi

Come detto, rispettando la normativa, sarà possibile il trasferimento dei propri capitali all’estero. Altra importante raccomandazione riguarda la questione della dichiarazione dei redditi: annualmente, chi fosse in possesso di soldi all’estero dovrà redigere il quadro RW della dichiarazione dei redditi, in cui andranno indicati nel dettaglio gli importi detenuti. La L. 4/08/1990, n. 227 chiarisce come questo vincolo sia solo per le persone fisiche (per le imprese è in vigore una legislazione ad hoc).

Se quei capitali non sono alla base di guadagni, basterà unicamente la dichiarazione nel quadro RW. Se invece fossero il principio di proventi, dovranno essere specificati anche gli introiti e su questi dovranno essere versate le tasse. 

Del resto, sui guadagni all’estero, i contributi vanno versati nel Paese di residenza. Un esempio tradizionale è quello di un immobile detenuto all’estero: annualmente occorrerà necessariamente dichiarare sia il possedimento, sia i proventi. Su tali entrate poi, sarà vincolante il pagamento delle tasse secondo la normativa italiana.

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