Il fenomeno della shrinkflation coinvolge le catene della grande distribuzione e non solo. Anche se hai uno stipendio tabellare che tiene conto della tua esperienza hai difficoltà a risparmiare ogni mese o predisporre una piccola rendita per i tuoi figli? Se non riesci a sottoscrivere un buono fruttifero per loro o a usare le app di salvadanaio digitale, non hai bisogno di cambiare l’educazione finanziaria in casa, di aumentare la produttività o di cercare bonus governativi. Ti serve affrontare il problema della shrinkflation quando fai la spesa da Esselunga o in qualsiasi altro store della grande distribuzione. Come funziona questo odioso fenomeno e come difenderti?
Approfondimenti
Cosa vuol dire shrinkflation
La shrinkflation non si trova in negozi specifici, ma praticamente ovunque. Infatti, non dipende da Esselunga o dagli altri marchi della grande distribuzione, ma dai produttori. Come vedremo tra poco, il fenomeno è una scelta di produzione quasi obbligata a seguito degli eventi che hanno sconvolto la vita quotidiana negli ultimi 4 anni. Infatti, la shrinkflation è l’unione delle parole inglesi to shrink cioè restringersi e inflation cioè inflazione. Queste parole unite cosa significano? Shrinkflation è un metodo che riduce le porzioni nelle confezioni mantenendo il prezzo originario. Il risultato è che quando vai a fare la spesa paghi di più per ottenere di meno.
Questo fenomeno è applicato su tantissimi prodotti, ma facciamo un esempio per fare chiarezza. Supponiamo che una confezione di biscotti da mezzo chilo costa 2 euro. Dopo un certo tempo, lo stesso prodotto arriva sugli scaffali sempre a 2 euro e con la stessa confezione, ma aprendola ti accorgi che non ci sono più 500 grammi di biscotti, ma 400 grammi. Questo vuol dire che hai pagato di più per avere di meno, perché conta il prezzo unitario in grammi.
Nel primo caso hai pagato 0,40 euro per 100 grammi, mentre nel secondo caso hai speso 0,50 euro per 100 grammi. Perché le aziende applicano la shrinkflation?
- Non possono aumentare il prezzo finale del prodotto, altrimenti sarebbe troppo caro e in pochi sarebbero disposti a comprarlo;
- Non possono cambiare le confezioni, per via di una mancata spedizione di merce, oppure perché il budget per il packaging non si può cambiare nel breve periodo;
- Sono aumentati i costi di produzione del prodotto. Nel caso dei biscotti, è aumentato il costo della farina, oltre a quello dell’energia.
- Sono cresciuti i costi di smaltimento, perché magari l’azienda ha dovuto cambiare fornitore.
- È salita l’inflazione. Sì, anche le aziende pagano l’inflazione sulle materie prime e sui costi in genere.
Come evitare la shrinkflation
Un modo semplice e veloce per contrastare la shrinkflation è ricordarti di verificare le confezioni. Infatti, la confezione resta uguale a prima del ritocchino sul contenuto, ma il produttore è obbligato a indicare i grammi sulla parte esterna. Così puoi accorgerti subito se è stata utilizzata questa tecnica e puoi scegliere un altro prodotto. Purtroppo, il fenomeno è più diffuso di quanto sembra e cambiare prodotto non basta. Ci sono altre strategie che puoi applicare subito:
- Utilizzare prodotti sfusi o alla spina. Diffusi grazie alla nuova consapevolezza dei consumatori per l’ambiente, le soluzioni alla spina o con prodotti sfusi ti garantiscono sulla quantità del prodotto e ti permettono di risparmiare sulla confezione, oltre a dare il tuo contributo sostenibile.
- Verificare bene di cosa hai bisogno davvero quando vai a fare la spesa. Non fare scorte quando hai fame, sei arrabbiato o sei felice. Crea una lista indicando cosa serve alla tua famiglia e senza acquistare qualcosa in più: rischi di sprecare cibo e di buttarlo perché è scaduto.
- Dividere bene la spesa. Ordina online, oppure fai un confronto tra diversi supermercati. Non restare fedele a un solo marchio, ma scegli dove ti conviene di più.
Cosa si fa per abbassare l’inflazione
L’inflazione colpisce tutti, ma chi ha uno stipendio fisso o poche entrate rischia di rimanere più scoperto. Per questo, esistono gli strumenti di risparmio, che permettono di tutelare piccole somme e di ottenere un rendimento che serve per salvare i risparmi dall’inflazione. Se non sai da dove cominciare, oltre a seguire i nostri consigli puoi dare un’occhiata all’articolo che Bankitalia ha dedicato a come risparmiare in periodi di inflazione. Ecco un piccolo riassunto in punti:
- Fare pianificazione finanziaria. Se l’inflazione corre, è bene dividere lo stipendio per avere una somma di denaro da usare in caso di imprevisti.
- Diversificare gli investimenti. Se investi in titoli, non ti fermare a un solo titolo, ma scegli più soluzioni per venire incontro alle tue esigenze di risparmio.
- Verificare bene le condizioni dei prestiti e dei finanziamenti in genere. Se hai il mutuo, dai un’occhiata a quanto ti manca per completare i pagamenti e se ci sono le posssibilità per completare anticipatamente il pagamento delle rate.
Quando fai la spesa, controlla sempre se il prodotto presentato sugli scaffali si è già ristretto e cerca di scegliere consapevolmente cosa comprare e cosa no.