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Bolletta doganale: come evitare sospensioni

Bolletta doganale: come evitare sospensioni

Bolletta doganale, come evitare che la merce resti bloccata alla dogana e non arrivi ai clienti? Le aziende che operano nell’import-export sanno bene cosa vuol dire. Infatti una bolletta doganale non corretta genera diversi errori a catena, che possono evitare che la merce arrivi a destinazione. Anche se hai acquistato qualcosa all’estero, non puoi avere la certezza che ti arrivi se ci sono problemi alla dogana. In questa guida pratica vediamo come funziona questo documento e come evitare problemi.

Cosa è la bolletta doganale

Cosa è la bolletta doganale
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La bolletta doganale fa parte dei documenti che si presentano all’Agenzia delle Entrate, che fornisce anche una guida sulle indicazioni di massima. L’ente di riferimento è l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, che gestisce il controllo e la verifica delle merci in arrivo e in partenza dai porti italiani. Da qualche tempo a questa parte il documento fiscale che indica chiaramente tutti i dati relativi alla merce e le relative tasse da pagare è passato al formato digitale.

Così le imprese possono procedere alla dichiarazione e al pagamento dell’Iva direttamente dal sito dell’Agenzia delle Dogane accedendo alla pagina dedicata a questi servizi. La bolletta doganale è un documento che attesta anche i pagamenti effettuati, i tipi di merce sbloccati e ne traccia il trasferimento. Per le aziende che operano nell’import export è fondamentale, perché consente di tracciare l’intera attività.

Anche i singoli clienti – che hanno l’azienda come fornitore – hanno bisogno di poter richiedere il documento, soprattutto nell’ambito business to business, cioè quando parliamo di compravendita di merce tra aziende. Tenere i documenti in ordine in formato cartaceo e digitale è il primo modo per evitare che la merce resti in sospeso per via di questioni burocratiche.

Dove posso trovare la bolletta doganale

Dove posso trovare la bolletta doganale
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Il responsabile dell’azienda inserisce il codice MRN che identifica la bolletta doganale nel servizio di ricerca dell’Agenzia delle Dogane disponibile dopo il collegamento al sito. Se non hai il codice, ritrovi la bolletta accedendo ai documenti presenti nel tuo profilo. Le bolle sono inserite in ordine cronologico, così non hai problemi nel trovare quella che ti serve, anche se è passato qualche mese.

Può capitare che la bolla non sia stata registrata in formato telematico e che hai perso la versione in cartaceo, cosa fare? L’Agenzia delle Dogane sta procedendo a mettere in archivo anche le vecchie bollette doganali, già presentate negli anni passati. Se non la trovi, puoi chiedere al tuo commercialista o al reparto amministrativo di effettuare un controllo.

Se non hai pagato l’Iva alla dogana e la bolletta è presente nel sistema, puoi procedere al pagamento direttamente dalla pagina dedicata al documento specifico. Il sito ti chiederà se vuoi pagare dall’home banking del tuo istituto di credito e potrai sbloccare la merce.

Chi deve pagare l’IVA in dogana

Chi deve pagare l'IVA in dogana
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Il proprietario della merce paga l’Iva della bolletta doganale. Come per le tasse sulle persone fisiche, anche l’Iva deve essere assolta alla fonte, cioè direttamente alla dogana, oppure contestualmente al rilascio della bolletta. Il proprietario della merce nel momento in cui esce dall’azienda è il cliente, che dovrebbe assolvere al pagamento dell’Iva quando la prende in carico.

In realtà, in questo processo gli intermediari possono essere diversi, come si fa? L’Iva viene assolta in prima battuta da chi si occupa del trasporto della merce a destinazione per conto del cliente, che rimborsa al momento di ricevere la bolla doganale, ma ottiene anche i documenti che attestano il pagamento dell’Iva.

Il problema si è risolto con la procedura telematica. L’azienda che si occupa dei trasporti gestisce la merce, ma la bolla arriva al profilo dell’azienda che deve riceverla e che può pagare direttamente da lì l’Iva, semplificando così la procedura.

Cosa succede se non si paga il dazio doganale

Cosa succede se non si paga il dazio doganale
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Se non si paga il dazio doganale indicato sulla bolla ci sono due soluzioni: la prima è che l’Agenzia si rivolga all’azienda produttrice e questa paghi l’Iva per poi richiederne il rimborso. La seconda è che l’azienda produttrice si rifiuti di pagare e che la merce resti bloccata alla dogana finché qualcuno non decide di pagare.

Il problema è che non pagare il dazio significa far aumentare i tassi di interesse, così ci si può ritrovare anche una cartella esattoriale legata a questo tipo di procedura. In più, alla lunga l’Agenzia delle Dogane può portare allo smaltimento della merce. Infine, ci sono i costi da tenere in considerazione.

Infatti, la merce resta bloccata, così non può partire verso il luogo di destinazione. Alcuni prodotti rischiano di deperire e, in ogni caso, si genera una perdita diretta. Infatti, il cliente che doveva ricevere non ha nulla e così avrà un problema di fornitura. In più, l’Agenzia delle Dogane dovrà comunque rientrare anche dei costi per tenere questa merce stoccata e bloccata al porto.

L’azienda produttrice – o comunque quella che ha inviato la merce – potrebbe non collaborare più per via del disguido e cercare un altro fornitore. In ogni caso, è importante sapere che per evitare sospensioni lunghe si può decidere di pagare la merce con le relative tasse e imposte per toglierla dal magazzino dell’Agenzia.

Così la situazione si sblocca e si riesce almeno a recuperare la merce in parte. L’azienda danneggiata può sempre richiedere un risarcimento a quella che era tenuta inizialmente a pagare.

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