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Come calcolare l’IMU 2023: la guida completa per non commettere errori

Immagine di calcolatrice

Il primo dato che bisogna avere a disposizione per capire come si calcola l’IMU 2023, è la rendita catastale dell’immobile sul quale vogliamo calcolare il valore dell’imposta. Successivamente occorre identificare il coefficiente catastale e applicare la formula definitiva per ottenere il risultato preciso. La formula è la seguente: Rendita Catastale + 5% x coefficiente catastale. Si tratta di una formula facile da applicare e molto intuitiva che ci consentirà di individuare con precisione il valore IMU corretto e conoscere l’importo esatto dell’imposta che andremo a pagare. 

L’IMU è un tributo locale che deve essere pagato da coloro che detengono beni immobiliari e contribuisce al finanziamento dei servizi comunali. Si tratta di una imposta che si può versare tramite il modello F24. Prima di effettuare il pagamento occorre calcolare con precisione l’IMU 2023 seguendo tutta una serie di passaggi fondamentali. Il primo dato di cui necessitiamo è il valore della rendita catastale dell’immobile. Questo valore viene determinato dall’Agenzia delle Entrate e rappresenta una sorta di reddito “virtuale” che l’immobile potrebbe generare al proprietario in base alle sue caratteristiche e destinazioni d’uso. 

Si tratta di un dato che scaturisce dalla visura catastale dell’immobile e che può essere richiesto direttamente all’Agenzia delle Entrate. L’altro dato immancabile per effettuare con precisione il calcolo dell’Imu 2023 è il coefficiente catastale. Un dato che viene fissato dai comuni dove è ubicato l’immobile e può variare in base alla categoria catastale dell’immobile. Questo dato si può ricavare consultando il sito web del proprio comune o contattando direttamente gli uffici competenti.

La formula da applicare

Una volta ottenuti questi dati, la formula da applicare è molto semplice e intuitiva:
Rendita catastale + 5% x coefficiente catastale. Per fare un esempio pratico, se la rendita catastale è di importo pari a 1.000 euro e il coefficiente catastale è dello 0,8, occorrerà fare il seguente calcolo 1.000 + (1.000x 0,05) x 0,8 =1.040 euro. Una delle variabili da tenere in considerazione è l’aliquota Imu comunale, che viene stabilità da ogni singolo comune e che può variare in base a diversi parametri tra i quali anche la categoria catastale. Il comune può anche introdurre delle specifiche detrazioni o agevolazioni fiscali che possono essere legate alla composizione del nucleo familiare, alla presenza di persone invalide nel nucleo familiare o  all’utilizzo dell’immobile come abitazione principale.

Imu 2023 sulla prima casa: come calcolarlo

Abbiamo visto come sia facile calcolare l’imposta Imu 2023 del proprio immobile, avendo a disposizione i dati fondamentali che sono la rendita catastale e il coefficiente catastale. Chi non ha molta dimestichezza con la matematica, può sempre consultare i siti online specializzati che effettuano il calcolo online in maniera totalmente gratuita. 

Per quanto concerne la tassa sulla prima casa, occorre sapere che per tutte le case adibite ad abitazione principale vige la totale esenzione dal pagamento dell’Imu. L’imposta è dovuta se gli immobili ricadono nelle categorie catastali A1, A8 e A9, ovvero di strutture di lusso. Anche in questo caso è importante sapere come si calcola l’IMU sulla prima casa. Anche nel caso di abitazione principale (prima casa), occorre utilizzare il modello F24 per effettuare l’apposito versamento. Per effettuare il calcolo occorre conoscere l’aliquota IMU comunale sulle prime case. Una volta ottenuto questo dato, occorre effettuare il calcolo utilizzando la formula indicata in precedenza. 

Sia per effettuare il calcolo dell’IMU sulla prima che sulla seconda casa, si può sempre ricorrere ai siti online per ricavarne il valore in autonomia, grazie alla presenza del calcolatore automatico dove inserire tutte le variabili necessarie per capire qual è l’esatto importo da versare. Nel caso in cui la cifra sia troppo alta o insostenibile per il contribuente, il pagamento dell’Imu 2023 potrà essere effettuato anche a rate. 

Immobili in comproprietà: come calcolare l’IMU?

Anche nel caso di immobile cointestato o in comproprietà occorre sapere come va effettuato il calcolo dell’imposta per rispettare gli obblighi fiscali, ma anche per suddividere correttamente l’imposta tra i diversi proprietari e per poter beneficiare di tutte le agevolazioni o le detrazioni che sono previste. Nel caso in cui l’immobile appartenga a diversi soggetti, come nella comproprietà, l’IMU per il 2023 va calcolata applicando la formula di routine (Rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente catastale). 

Il risultato, banalmente, dovrà essere suddiviso per il numero dei proprietari secondo le quote di proprietà stabilite nell’atto di compravendita o nella dichiarazione di successione. Si tratta di un principio che varrà anche quando l’imposta è dovuta da più soggetti come proprietari di quote di usufrutto dello stesso immobile. In sostanza, in ogni caso, va sempre utilizzata la formula specifica sopra indicata, verificando con attenzione che i dati inseriti siano corretti. 

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