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Donazione immobile ai figli: 3 passi da compiere

Donare un immobile ai figli: 3 passi da compiere

Donazione immobile ai figli, cosa fare? Puoi anche decidere di donare la prima casa senza perdere il diritto di abitabilità ed evitando le tasse più alte previste per la successione. Infatti, le tasse per la casa ereditata sono molto alte e in tanti vedono nella donazione un modo per far risparmiare i figli e di fare chiarezz

Come fare una donazione immbile ai figli senza pagare tasse, 3 idee

Come donare casa ai figli senza pagare tasse
Immobile

Quali sono le 3 mosse da seguire per donazione immobile ai figli?

  1. Passaggio di proprietà direttamente al figlio. Se stai comprando casa per darla poi a tuo figlio in eredità, puoi chiedere che sia lui che compra la casa. In questo modo il contratto sarà direttamente tra il venditore e tuo figlio, senza il tuo passaggio. Per tutelarti, puoi chiedere di essere inserito nel contratto di rogito per permetterti di restare nell’abitazione per tutta la vita. Il professionista sa come inserirlo, ma di base è necessario che tuo figlio abbia la nuda proprietà dell’immobile e ti permetta di abitarci finché ne hai bisogno.
  2. Donazione immobile ai figli in vita. Invece di fare testamento, puoi decidere di cedere in donazione la nuda proprietà dell’immobile ai tuoi figli già mentre sei in vita. Anche la donazione prevederà delle tasse, ma saranno più basse rispetto al passaggio di eredità.
  3. Donazione immobile ai figli solo al raggiungimento di determinati requisiti da parte degli stessi. Puoi mettere nero su bianco che vuoi donare la casa ai tuoi figli in vita, ma solo a condizione che non creino danni, oppure che paghino loro le spese. In questo modo potrai restare in casa e avere la certezza che i tuoi figli non litighino per le tasse dopo.

Ricorda di consultare un legale prima di procedere con queste operazioni, soprattutto se hai diverse proprietà, non conosci bene la normativa vigente in materia, oppure i tuoi figli non hanno rapporti tra di loro.

Come funzionano le donazioni ai figli

Come funzionano le donazioni ai figli
Immobile

L’ultima sentenza della Cassazione in merito, la n.7442 del 2024, risponde alla domanda per la donazione immobile ai figli mettendo in evidenza quelli che sono i tipi di donazione che ci possono essere tra genitori e figli. Come funziona?

  • La donazione diretta prevede che il genitore indichi chiaramente di cedere al figlio la casa a titolo gratuito, cioè senza avere nulla in cambio, in base alla legge n.769 del Codice Civile.
  • La donazione indiretta si riferisce alla legge n.809 del Codice Civile e prevede che il genitore passi l’immobile al figlio, ma non con una dichiarazione di donazione, ma in altro modo sempre previsto dalla legge. Se il genitore vende delle proprietà, può nominare come amministratore il figlio.
  • La donazione informale prevede che il genitore ceda al figlio, ma non usando strumenti giuridici. Un esempio è un genitore che vende le sue proprietà e acquista dei titoli intestandoli direttamente al figlio.

In ogni caso, la donazione prevede un passaggio di beni dal genitore al figlio, secondo un legame stretto di parentela e senza che il figlio debba qualcosa al genitore. Un discorso a parte è la successione, dove il genitore viene a mancare e – per legge – i figli sono tra i primi parenti ad aver diritto all’eredità.

Anche nella donazione è possibile che il figlio si rifiuti annullando tutto, oppure che il figlio non soddisfi alcuni obblighi indicati nel contratto di rogito in caso di donazione indiretta o informale. Se il tutto può essere annullato dipende caso per caso, così se ti ritrovi in questa situazione ti consigliamo di rivolgerti a un avvocato per capire come muoverti.

Quanto costa fare la donazione immobile a un figlio

Quanto costa fare la donazione di un immobile a un figlio
Immobile

Anche la donazione immobile ai figli ha dei costi non da poco. Infatti, c’è l’imposta di registro da 200 euro, l’imposta di bollo da 230 euro, quella ipotecaria da 200 euro per la prima casa e del 2% del valore dell’immobile per le case successive, l’imposta catastale di 200 euro per la prima casa e dell’1% del valore dell’immobile per gli appartamenti successivi e l’imposta di donazione variabile in base alla zona di riferimento.

I costi ci sono, ma restano comunque più bassi di una successione, dove gli eredi possono ritrovarsi a pagare alte percentuali applicate sul valore dell’immobile prima di rientrarne in possesso, anche davanti a un testamento. Anche la donazione prevede l’intervento di un notaio, ma il costo della parcella è in media più basso, perché le pratiche da sbrigare sono inferiori.

Perché notaio sconsiglia la donazione di casa

Perché notaio sconsiglia la donazione di casa
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In alcuni casi può capitare che la donazione immobile ai figli non vada come deve anche per fattori esterni. Un esempio è quando l’immobile ha ancora un’ipoteca e ci sono dei debiti. Infatti l’istituto di credito potrà chiedere che la donazione venga annullata perché c’è un debito da saldare. Così la procedura si può annullare.

In più, la banca può chiedere ragione in tribunale a chi ha ricevuto la donazione, o presentare la donazione stessa come prova della cattiva condotta del debitore. Una casa donata con il genitore in vita può essere difficile da vendere e gli eredi possono litigare tra di loro perché magari pensano che un figlio sia stato aiutato di più rispetto a un altro. Insomma, è bene rivolgersi a un professionista prima di procedere.

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