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Tasse sulle rendite finanziarie 2024: le aliquote da conoscere

denaro contante

Le tasse rendite finanziarie 2024 come saranno? Anche se gestisci i tuoi investimenti con Skrill o con altri strumenti online devi dichiarare le plusvalenze e procedere con il pagamento delle tasse. Sfumata l’ipotesi della tassa sugli extraprofitti bancari, resta il bollo sui conti deposito, il pagamento dell’Irpef e gli sconti in dichiarazione dove previsto. Le definizioni della nuova Legge di Bilancio intervengono direttamente sulle plusvalenze per le rendite da criptovaluta e sugli extraprofitti legati alle grandi multinazionali. Per organizzarti al meglio, ecco una guida passo passo con tutte le aliquote da sapere.

Tassa sulle rendite finanziarie, come funziona

Tassa sulle rendite finanziarie, come funziona
Euro

Cos’è una rendita finanziaria? È l’importo che si ottiene a intervalli regolari a seguito di un investimento. La rendita finanziaria è una plusvalenza quando l’importo non dipende dagli interessi maturati, ma da una vendita a un valore superiore rispetto a quello di partenza. Infatti, per la normativa vigente sono considerate come rendite finanziarie gli importi delle cedole ottenute investendo in obbligazioni e il denaro ottenuto alla scadenza di un contratto per differenza. Gli strumenti finanziari sono completamente diversi e hanno una tassazione diversa: i titoli di Stato, per esempio, hanno una tassazione più bassa al 12,50%, mentre quanto si ottiene dai conti deposito ha una tassazione di circa il 26%. Come funziona per le plusvalenze?

Prima della Riforma Fiscale si prevedeva una divisione in base alla natura dell’investimento. Con la novità introdotta nella Legge di Bilancio i redditi di capitale (interessi, dividendi, cedole) e redditi diversi (plusvalenze) faranno parte di una sola categoria, semplificando le procedure. In più, si attua il principio di cassa, così la base per calcolare le tasse non è più effettuata sulla singola operazione finanziaria, ma sulla somma di tutte le plusvalenze (con segno più o in perdita) effettuate durante l’anno fiscale. Così l’aliquota si applica solo sul risultato della somma algebrica delle singole plusvalenze. Infine, cambia il principio generale di applicazione. Infatti, fino a questa Riforma si utilizzava il principio di maturazione, mentre ora si passa al principio di realizzazione. Quali sono le differenze in atto?

Il principio di cassa e di realizzazione: le novità della Legge di Bilancio

Il principio di cassa e di realizzazione: le novità della Legge di Bilancio
Erogazione denaro bancomat

Il principio di cassa stabilisce che le operazioni contano quando il denaro viene incassato/pagato e non prima. Il principio di realizzazione, invece, prevede che i ricavi si calcolano solo dopo che gli scambi sono conclusi, così da tenere in considerazione gli utili e le perdite nette. Applicando questi due principi, il Governo Meloni intende applicare le tasse solo quando si realizzano dei guadagni dalle plusvalenze: se dopo lo scambio l’operazione è in perdita, oppure non risultano incassi, allora non interviene la tassazione. Facciamo un esempio pratico per fare chiarezza: sei un investitore e durante la tua attività hai guadagnato (lordo) 100 euro per una prima operazione, 200 euro per la seconda operazione e poi hai perso 200 euro in una terza operazione.

In base alla precedente normativa, l’aliquota di tassazione al 26% si applicherebbe sui 100 euro (26 euro), sui 200 euro (52 euro) e risulterebbe -52 euro per la terza operazione, dato che è andata in perdita. Con la nuova normativa, invece, mantenendo l’aliquota del 26%, questa si applicherebbe solo ai 100 euro, perché si effettua prima la somma (100 + 200 – 200 euro) e poi si applicherebbe l’aliquota, semplificando così il calcolo. Infatti, questo è solo un esempio, ma immagina un investitore che guadagna da centinaia di operazioni al mese!

Come pagare le tasse sulle rendite finanziarie 2024 nella dichiarazione dei redditi

Come pagare le tasse sulle rendite finanziarie 2024 nella dichiarazione dei redditi
Euro

Per il pagamento delle tasse sugli strumenti finanziari di Stato o assimilati (titoli, BTP, BOT, ecc.) si mantiene l’aliquota del 12,50%. Per gli altri redditi finanziari si applica l’aliquota del 26% con il calcolo delle minusvalenze, cioè il commercialista deve calcolare quanto hai perso e solo dopo applicare l’aliquota con una procedura di compensazione. Quando ti rivolgi all’esperto per la dichiarazione dei redditi, otterrai automaticamente quanto devi pagare per le tasse sulle tue rendite finanziarie.

Il calcolo sarà più semplice e sarà valutato a fine anno in base a quanto effettivamente ti è arrivato sul conto durante l’anno fiscale e non in base alle singole operazioni. Le modalità di pagamento, invece, restano le stesse con modello F24. Se oltre alle rendite finanziarie hai anche dei redditi da lavoro o per via della tua attività, sappi che andrai a pagare con un unico F24 la tassazione sulle rendite finanziarie e le tasse sui redditi. In questo caso, avrai l’applicazione di aliquote diverse.

Infatti, per i redditi ci sono le nuove aliquote IRPEF, mentre per le rendite finanziarie ci sono le aliquote al 12,50% o al 26% in base allo strumento finanziario e attuando i principi di cassa e di realizzazione. Ricorda che per le rendite finanziarie c’è l’obbligo di dichiarazione all’Agenzia delle Entrate. L’omessa dichiarazione, oppure il ritardo, può comportare delle multe anche salate da parte dell’ente di riscossione.

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