Chi ha intenzione di accaparrarsi un determinato bene mobile o immobile può prendere in considerazione la possibilità di partecipare ad un’asta, scontrandosi così con altri avventori e “concorrenti” interessati a guadagnarsi la medesima opportunità. È ad ogni modo necessario essere consapevoli, prima di buttarsi in questa avventura, che di aste ne esistono fondamentalmente di due tipi: da un lato troviamo quelle con incanto, dall’altre quelle senza incanto. Ma di che cosa si tratta esattamente? Qui di seguito cercheremo di rispondere a questa domanda, fornendo ai lettori alcuni trucchi per riuscire a vincere quelle del secondo tipo.
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Cos’è un’asta senza incanto
A volte può purtroppo accadere che un soggetto abbia accumulato una serie di debiti con soggetti terzi che non riesce ad onorare: in quel caso, per cercare di recuperare il proprio denaro (o anche soltanto una sua parte) i relativi creditori possono di conseguenza decidere di richiedere un’esecuzione forzata utile a espropriare i suoi beni e metterli all’asta. Questa esecuzione forzata può riguardare non solo i privati cittadini ma in alcuni casi anche delle aziende in fallimento.
L’ordinanza di vendita stabilirà così il valore di vendita e descriverà le condizioni generali del bene. L’avviso di vendita specifica inoltre le modalità di presentazione delle offerte, la cauzione richiesta, il giorno dell’asta, il prezzo base e tutte le informazioni relative al bene in vendita. Il prezzo base dell’immobile sarà inoltre determinato da un perito nominato dal giudice. I beni così messi all’asta potranno essere acquistati da chiunque, tranne dal debitore stesso: in uno simile scenario si potrà assistere dunque ad un’asta con o senza incanto.
Nel secondo caso, quello che andremo ad analizzare in questa sede, si svolgerà una forma di vendita forzata che si verifica a seguito di mancati pagamenti, caratterizzata da una gara di offerte successive. I partecipanti presenteranno così diverse proposte una dopo l’altra e il vincitore di tale asta sarà il migliore offerente. La conferma di chi si è aggiudicato il bene arriverà dopo che il prezzo raggiunto sarà stato annunciato due volte e non saranno state presentate ulteriori offerte più alte.
Questo tipo di aste prevedono che le offerte da parte dei partecipanti arrivino attraverso delle buste sigillate, entro e non oltre la scadenza per il termine di acquisto. Sono tre gli elementi che andranno presentati in questo caso alla cancelleria del tribunale tramite un’apposita dichiarazione:
- l’importo offerto (che dovrà essere uguale o superiore al prezzo base);
- i tempi e le modalità di pagamento;
- altri dettagli rilevanti per valutare l’offerta.
Differenza con l’asta con incanto
Ma in che modo questo tipo di asta si distingue da quella con incanto? Per rispondere a tale questione è fondamentale comprendere il concetto stesso di “incanto”, vale a dire il momento in cui i partecipanti fanno offerte in modo competitivo, sia fisicamente in tribunale, nello studio del delegato alla vendita, in una sala d’aste, o virtualmente: un’asta con incanto è quindi caratterizzata da questo processo di offerta competitiva. Al contrario, un’asta senza incanto prevede che le offerte siano presentate solo attraverso le sopracitate buste sigillate, consegnate nel luogo specificato nell’avviso di vendita entro un termine prestabilito.
I trucchi per vincere unst’asta senza incanto
Come in ogni tipo di asta, anche in quelle senza incanto c’è il rischio di non riuscire a raggiungere il proprio obiettivo, magari perché si è alle prime armi e non si conoscono tutti i trucchi del mestiere. Si vedano dunque qui di seguito alcune strategie utili in questo senso.
1. Conoscere le regole dell’asta
Prima di partecipare a un’asta senza incanto, è fondamentale comprendere a fondo le sue regole. Ogni asta può avere procedure specifiche, requisiti di deposito e termini di pagamento diversi.
2. Svolgere una ricerca approfondita
Conoscere il bene che si intende acquistare è essenziale. Se si tratta di un immobile, è importante visitare la proprietà, verificare lo stato di manutenzione e raccogliere informazioni su eventuali ipoteche o pendenze. Se si tratta di un bene mobile, è fondamentale controllare le condizioni e il valore di mercato. Più informazioni si possiedono, più si sarà in grado di fare un’offerta consapevole.
3. Stabilire un budget massimo
Prima di iniziare a fare offerte, meglio delineare chiaramente il proprio budget massimo. Questo aiuterà a evitare di farsi prendere dall’entusiasmo del momento e fare offerte che non ci si può permettere.
4. Partecipare a diverse aste
Se si è nuovi nel mondo delle aste senza incanto, partecipare a diverse aste può dare un’idea del processo e delle dinamiche di offerta. Anche se non si vince subito, ogni asta a cui si partecipa fornisce esperienze preziose per le partecipazioni successive.
5. Essere organizzati
La puntualità è cruciale in un’asta senza incanto: è importante fare la propria proposta entro i termini previsti per non rischiare di perdere l’opportunità.
6. Osservare gli agli partecipanti
Prima e durante l’asta, bisogna tenere d’occhio attentamente gli altri partecipanti. Sarebbe meglio cercare di individuare chi sono i propri principali concorrenti e analizzare il loro comportamento. Questo potrà dare indizi su quanto sono disposti a offrire e su quando si potrebbe dover rilanciare.
7. Rimanere calmi
Le aste possono essere intense e stressanti: è dunque importante mantenere sempre la calma e rimanere concentrato sui propri obiettivi, senza lasciarsi influenzare dalle emozioni e trascinare in una guerra di offerte.
8. Valutare le offerte degli altri
Bisogna valutare attentamente se vale davvero la pena rilanciare e, in generale, non fare offerte troppo impulsive.
9. Sfruttare “la psicologia”
Le aste sono anche una questione psicologica: mostrarsi sicuro e determinato può dissuadere alcuni concorrenti dal rilanciare ulteriormente. Attenzione però a non esagerare!
10. Essere pronti a rinunciare
Dulcis in fundo, è fondamentale ricordare che a volte la miglior strategia è sapere quando ritirarsi. Se l’asta supera il proprio budget o il valore reale del bene, non ha senso insistere. È meglio perdere un’asta che ritrovarsi con un bene pagato eccessivamente o con spese impreviste. D’altra parte, ci saranno sempre altre opportunità in futuro.