Tra i lavori di ristrutturazione più comuni che è necessario effettuare all’interno di un immobile troviamo di certo quelli legati al bagno. Si tratta di interventi a volte anche piuttosto costosi (a seconda dei casi) che non soltanto possono migliorare l’estetica e la funzionalità della propria abitazione, ma contribuiscono anche ad aumentarne il valore in maniera considerevole. Proprio alla luce dei prezzi che solitamente possono rivelarsi elevati, sono in tanti ad essere interessati a sfruttare al meglio le detrazioni fiscali disponibili. Vediamo dunque insieme quali sono tutti gli incentivi attualmente disponibili nel nostro Paese.
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Esistono delle detrazioni 2024 per il bagno?
Vale prima di tutto la pena sottolineare che non esiste un vero e proprio “bonus bagno” tout court. Tuttavia, sono a nostra disposizione una serie di agevolazioni interessanti per arredare e ristrutturazione questa zona della casa. Nello specifico sono attualmente attivi:
- Il Bonus Ristrutturazioni, che offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese effettuate per lavori di ristrutturazione, compreso per l’appunto il rifacimento del bagno, con un limite massimo di 96.000 euro per l’importo totale speso (comprensivo di materiali e/o della manodopera necessaria per completare i lavori). Si tratta di un’agevolazione che include altresì la sostituzione dei sanitari, a condizione che siano stati effettuati anche gli altri interventi richiesti dal bonus;
- Bonus Mobili: prevede una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili destinati ad arredare un immobile in fase di ristrutturazione. La detrazione si applica in questo caso specifico su un importo massimo di 8.000 euro.
Attenzione: ricordiamo che essendo questa agevolazione fiscale per il bagno inclusa nel Bonus Ristrutturazione ne condivide di conseguenza le stesse limitazioni e condizioni: ciò significa che se si volessero cambiare esclusivamente i sanitari o gli arredi non si potrà usufruire del relativo bonus fiscale.
Come usufruire dei bonus bagno
Trattandosi, come già anticipato, di lavori di per sé piuttosto costosi, il Governo ha deciso di inserire gli incentivi per la ristrutturazione anche nella legge di Bilancio 2024: ciò significa che chiunque potrà usufruirne fino al 31 dicembre 2024 per portare a termine una manutenzione straordinaria di questi locali.
Chi ne farà richiesta sarà così in grado di usufruire delle detrazioni citate nel paragrafo precedente per i seguenti lavori (di cui si parlerà più nel dettaglio nel paragrafo successivo):
- la sostituzione dei sanitari;
- l’installazione di nuovi impianti idraulici e/o elettrici in bagno;
- l’arredo e tutte le spese connesse al trasporto e al montaggio;
- il rifacimento delle piastrelle.
Ci sono ovviamente una serie di documenti dei quali è necessario essere in possesso per poter godere di questi vantaggi. Chi vuole beneficiare di tale bonus dovrà presentare al proprio commercialista (o ad un Centro di Assistenza Fiscale competente, o Caf) i seguenti documenti:
- Tutte le autorizzazioni per i relativi lavori, che andranno richieste presso il proprio Comune di residenza;
- La comunicazione di inizio lavori (anche chiamata Cila);
- Tutte le varie copie dei bonifici specifici che sono stati utilizzati per effettuare i pagamenti.
I tipi di lavori
Vediamo ora più nel dettaglio quali sono i vari motivi che possono rendere necessario richiedere un bonus bagno.
A volte può rivelarsi necessario, ad esempio, rifare completamente il bagno, in ogni suo aspetto. Qui potrebbe dunque essere richiesto di
- Demolire e ricostrire le pareti;
- Sostituire gli impianti idraulici ed elettrici nel loro complesso;
- Installare nuovi sanitari e rubinetteria;
- Posare nuove piastrelle e rivestimenti.
In altri casi potremmo invece avere bisogno di portare a termine un efficientamento energetico, fondamentale per migliorare la classe energetica della nostra abitazione e aiutarci a limitare i consumi in bolletta. Tra i lavori da svolgere in quest’ottica troviamo dunque:
- L’nstallazione di sistemi di riscaldamento a pavimento;
- L’utilizzo di materiali termoisolanti per migliorare l’efficienza energetica del bagno.
Parlando solo dei sanitari nello specifico, i lavori di ristrutturazione per cui potrà valere il bonus includono:
- Il cambio delle vasche, delle docce, dei lavandini, del wc e del bidet;
- L’installazione di nuovi sanitari più efficienti o dal design moderno.
A volte potrebbe inoltre rivelarsi necessario ristrutturare il bagno per riuscire ad accogliere una persona disabile. Ecco dunque che i lavori di ristrutturazione in questo caso si concentreranno su:
- L’installazione di sanitari e accessori appositi utili a migliorarne l’accessibilità;
- L’ampliamento delle porte per facilitare l’ingresso di sedie a rotelle;
- Il montaggio di maniglioni e supporti.
Chi può beneficiare delle detrazioni 2024
Questo tipo di incentivo è riservato in modo particolare a i proprietari o possessori dell’immobile, coloro che ne hanno il diritto di usufrutto o la nuda proprietà, ma in realtà anche tutti i familiari conviventi.
Per quanto riguarda le scadenze da tenere sotto controllo, si ricordi che il bonus per la ristrutturazione del bagno sarà effettivamente valido fino al 31 dicembre 2024, mentre a partire dal 2025 la detrazione sarà del 36% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 48.000 euro di spesa complessiva.