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Fondi obbligazionari: come vanno e come massimizzare i rendimenti

Euro e salvadanaio

I fondi obbligazionari sono fondi comuni che investono in obbligazioni e altri titoli di debito, pagando dividendi a scadenze periodiche. A differenza delle normali obbligazioni, questi fondi non hanno una scadenza ben precisa. I gestori dei fondi raccolgono il denaro degli investitori per generare, nel tempo, un flusso di reddito investendo principalmente in titoli a reddito fisso come titoli di stato, obbligazioni corporate, titoli di debito, depositi fissi, ecc.

Questi fondi possono essere personalizzati in base alle esigenze individuali degli investitori. Sono adatti per gli obiettivi a lungo termine degli investitori e per coloro che vogliono diversificare il loro portfolio. I rendimenti sono generalmente superiori a quelli del mercato monetario e ai tassi di deposito. Sono altamente liquidi e possono essere venduti in qualsiasi momento da un investitore. 

Esistono varie tipologie di fondi obbligazionari sui quali investire. I fondi obbligazionari societari, ad esempio, investono in obbligazioni emesse dalle società. I fondi obbligazionari che investono in titoli di Stato sono sostanzialmente quelli più sicuri perchè muniti di garanzie governative e, per questo motivo, generano dei rendimenti inferiori rispetto ai fondi obbligazionari societari. Esistono anche dei fondi obbligazionari che investono in obbligazioni emesse da enti municipali o locali. L’investimento in questa tipologia di obbligazioni comporterà esenzioni fiscali per gli investitori.

I vantaggi

Questi fondi offrono molti vantaggi agli investitori che vogliono fare investimenti facili con rendimenti mediamente sicuri. Vediamo quali sono i vantaggi di questo tipo di investimento. 

Dal punto di vista dell’investitore, si tratta di fondi redditizi rispetto alle obbligazioni perché è più facile partecipare a fondi obbligazionari piuttosto che a singole obbligazioni.

I costi di transazione sono nulli, esattamente come avviene per le singole obbligazioni.

Perché questi fondi non sono altro che un conglomerato di tante obbligazioni, l’impatto sarebbe minore in caso di mancato pagamento da parte di un tipo di obbligazione magari per il default di un’azienda. 

Uno dei grandi vantaggi è proprio la diversificazione che sarebbe impossibile nei fondi che investono in un singolo prodotto finanziario. Sebbene non vi sia una data di scadenza particolare, l’investitore può ritirarsi in qualsiasi momento ricevendo il Valore Patrimoniale Netto (NAV). 

Questi fondi sono gestiti da esperti qualificati che analizzano continuamente il portafoglio e studiano le strategie più appropriate per aumentarne la redditività.  Il reddito generato dalle obbligazioni viene automaticamente reinvestito e il valore dei fondi continua ad aumentare nel tempo. 

Gli svantaggi

Oltre ai vantaggi, i fondi obbligazionari presentano anche alcune limitazioni, che gli investitori devono conoscere. I fondi obbligazionari, come le obbligazioni, sono molto “sensibili” alla variazione dei tassi di interesse prevalenti sul mercato. Quando i tassi si abbassano, aumenta la domanda di obbligazioni, e quindi il prezzo delle obbligazioni aumenta. Al contrario, se il tasso di interesse aumenta, la domanda diminuirà di conseguenza. 

La struttura delle commissioni dipende dalla società di fondi comuni oltre che dai suoi regolamenti interni. I pagamenti dei dividendi sono variabili, a differenza dei singoli pagamenti degli interessi obbligazionari. Va anche ricordato che non tutti i fondi obbligazionari sono aperti a tutti gli investitori. E’ possibile che, dopo aver raggiunto una soglia di raccolta di capitali, il gestore del fondo (a propria discrezione) possa precludere l’ingresso di nuovi investitori nel fondo. 

Le performance negative degli ultimi tre anni

Attualmente i maggiori indici obbligazionari sono in perdita, almeno da 3 anni (periodo giugno 2020- giugno 2023). Questo è accaduto perchè, quando i tassi salgono, i rendimenti tendono a scendere. In questa sorta di “sali e scendi”, sono soprattutto le obbligazioni a lunga scadenza quelle che più patiscono gli effetti delle fluttuazioni, com’è accaduto nel 2022 e come sta continuando a succedere anche nell’anno in corso. 

Dal momento in cui si è capito che l’inflazione in corso non rappresenta un male transitorio, e le banche centrali hanno iniziato ad aumentare i tassi, le scadenze più lunghe hanno subito una flessione decisa. Ma non bisogna mai disperare, anche perchè i ribassi di mercato nascondono sempre delle opportunità da cogliere al volo anche sui mercati obbligazionari.

Secondo la tesi di un survey della BCE dedicato agli investitori professionali, le prospettive per il 2024 per l’Europa sono quelle di un ribasso dei tassi di interesse. Se così fosse, allora acquistare un fondo obbligazionario che oggi è in forte perdita e che investe in scadenze medio-lunghe, potrebbe rivelarsi molto redditizio. Ovviamente tutto dipende da ciò che accadrà nei mesi a venire. Di certo, come ha già avuto modo di preannunciare Christine Lagarde (l’attuale presidente della BCE), nei prossimi mesi i tassi dovrebbero continuare a salire. Chi decide oggi di acquistare un fondo obbligazionario deve essere consapevole dei rischi che corre nel breve e nel medio periodo.