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Tutto su aspettativa non retribuita: diritti e dovere

Aspettativa non retribuita, cos'è e come richiederla

Aspettativa non retribuita, quali sono le normative e le procedure che intervengono in questi casi? Parliamo di un periodo di astensione dal lavoro da parte del dipendente per motivi personali, che non comportano il pagamento di indennità in busta paga per il datore di lavoro, ma consentono al dipendente di mantenere il posto anche dopo un certo periodo di tempo. Ecco come funziona l’aspettativa non retribuita e come richiederla!

Quando si può chiedere l’aspettativa non retribuita

Quando si può chiedere l'aspettativa non retribuita
Conteggi aziendali

Il lavoratore che ha problemi personali può richiedere l’aspettativa non retribuita per evitare il licenziamento per giusta causa per il periodo di astensione dal lavoro. La possibilità di ricorrere all’aspettativa è indicata nei contratti nazionali di lavoro e fa riferimento a normative specifiche. In particolare:

  • la legge n.53/2000 consente di richiedere l’aspettativa non retribuita per formazione, accudimento di familiari con handicap e attività di volontariato;
  • il Decreto Ministeriale n.278/2000 stabilisce che puoi chiedere un periodo di aspettativa per problemi di salute, personali o di famiglia;
  • la legge n.300/1970 – nota anche come Statuto dei Lavoratori – che consente al lavoratore di esprimere sempre il proprio pensiero senza per questo perdere il posto.

Quali sono i motivi personali per aspettativa? Analizziamo le motivazioni più comuni:

  • Motivi personali. Se hai bisogno di ristrutturare casa, oppure di andare a un matrimonio, richiedi l’aspettativa non retribuita per procedere con queste operazioni. Non potrai richiedere tutto il mese di aspettativa con questi motivi, perché il diritto si perde quando si conclude la motivazione. Così se hai un matrimonio, il giorno dopo dovrai tornare al lavoro.
  • Motivi di famiglia. Puoi scegliere l’aspettativa non retribuita per malattia – quando finisci il congedo retribuito e non hai altro, come le tutele della legge n.104maternità, oppure per assistere a un familiare fino al secondo grado. Vuol dire che puoi occuparti di un genitore, un figlio, un coniuge, ma difficilmente potrai ottenere l’aspettativa per un cugino. In questo ultimo caso potresti ritrovarti a dover dimostrare che quella persona ha solo te a cui rivolgersi e non sta bene.
  • Completare la formazione. Chiedi l’aspettativa e ottieni il tempo che ti serve per completare la scuola dell’obbligo, prendere una laurea o scegliere un percorso di formazione relativo al tuo lavoro. Le ore disponibili sono 150 e c’è anche la possibilità di ottenere un’aspettativa non retribuita per il dottorato con la legge n.240/2010. In questo caso le ore scendono a 120 ed è necessario avere almeno 5 anni di servizio nell’azienda.
  • Ottenere incarichi pubblici. In caso di elezione al Parlamento Europeo, Italiano o in Regione, hai diritto a un’aspettativa non retribuita pari al periodo in cui sei in carica. Lo stipendio arriva lo stesso, ma non riceverai il pagamento del TFR, della tredicesima, delle ferie o dei permessi.
  • Fare volontariato. In questo caso puoi chiedere fino a 30 giorni all’anno consecutivi e fino a 90 giorni non consecutivi. Ricorda che l’ente dove fai volontariato deve essere registrato all’elenco nazionale della Protezione Civile.
  • Tossicodipendenza. L’aspettativa dipende dal SERT, che indica un piano da seguire. Se è il tuo, allora puoi chiedere l’aspettativa, ma non maturerai l’anzianità e la pensione durante il periodo di terapia. Puoi chiedere il periodo di astensione di lavoro per un familiare tossicodipendente solo se è consigliato dal SERT.

Quali sono i requisiti per richiedere l’aspettativa

Quali sono i requisiti per richiedere l'aspettativa
Come calcolare l’aspettativa

I requisiti per ottenere l’aspettativa non retribuita sono:

  • Avere un regolare contratto di lavoro;
  • Fornire una motivazione valida per la richiesta di aspettativa con largo anticipo;
  • Avere un periodo di anzianità sufficiente (nel caso di aspettativa per formazione);
  • Avere un familiare entro il secondo grado che ha bisogno di assistenza (nel caso di aspettativa per handicap);
  • Avere un parente che ha bisogno di assistenza per uscire dalla tossicodipendenza con necessità riscontrata dai SERT (per l’aspettativa per tossicodipendenza).

Quanto tempo si può chiedere di aspettativa

Quanto tempo si può chiedere di aspettativa
Calcoli fiscali

L’aspettativa non retribuita ha dei tempi che dipendono dalla contingenza. Infatti per le cariche pubbliche il periodo è di 5 anni, mentre per un matrimonio è di un giorno. Invece, per i periodi di formazione c’è un monte ore, cioè un numero di ore di aspettativa disponibili dalle 120 alle 150 in base al percorso di studi stabilito.

Infine, l’aspettativa può essere anche frazionata, cioè disponibile solo per le ore necessarie spezzettate in giorni diversi. Può avvenire se hai bisogno di seguire terapie, oppure fai volontariato solo per qualche ora.

Cosa scrivere per richiedere aspettativa non retribuita

Cosa scrivere per richiedere aspettativa non retribuita
Calcolo

Per richiedere l’aspettativa non retribuita, devi inviare una Pec al reparto delle Risorse Umane dell’azienda con oggetto: “Richiesta di aspettativa non retribuita”. Inserisci nel corpo della e-mail una serie di informazioni, quali:

  • Il tuo nome e cognome;
  • La motivazione per l’aspettativa, cioè perché la stai richiedendo;
  • La tua posizione lavorativa;
  • Quanto tempo di aspettativa ti serve;
  • La data del documento.

Inserisci negli allegati i documenti che attestano il periodo di aspettativa che hai richiesto. Non serve mandare anche il tuo contratto di lavoro. L’azienda potrà risponderti tramite Pec, oppure in modo informale chiamandoti in ufficio. In ogni caso l’attività può anche decidere di non darti il periodo di aspettativa.

Il lavoratore può anche reagire licenziandosi, oppure rivolgendosi al tribunale per ottenere ragione. Il periodo di aspettativa si interrompe in automatico al termine della motivazione che lo aveva causato, senza l’invio di ulteriori documenti o richieste.

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