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Patrimonio aggiornato di Matteo Salvini: tra politica, libri e attività editoriali

Un cittadino al voto, rappresentazione del consenso popolare che sostiene la carriera di Matteo Salvini, leader della Lega, il cui patrimonio è legato alla sua lunga traiettoria politica

Piaccia o meno, non c’è dubbio che uno dei politici più carismatici ma al contempo discussi dell’attuale Governo Meloni in carica sia Matteo Salvini, leader della Lega e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture che nei prossimi anni verrà ricordato come uno dei principali fautori del tanto atteso progetto sul ponte dello Stretto di Messina.

Approfondimenti

Tuttavia non è soltanto un politico, ma anche un personaggio di spicco della cultura di destra apprezzato dai suoi supporter anche in funzione delle sue attività editoriali, come la pubblicazione di libri. Nel 2025 il patrimonio di Matteo Salvini dipende dunque non soltanto dal suo impegno istituzionale, ma anche da molte altre attività collaterali. Facciamo un po’ il punto della situazione in questo senso.

Storia patrimoniale di un leader politico

Parlamento
L’attività parlamentare di Salvini è ad oggi la sua principale fonte di reddito

Con una carriera che prosegue fin dagli anni ’90 (sempre tra le fila della Lega), Matteo Salvini è stato in passato nell’ordine consigliere comunale, europarlamentare, deputato, senatore e ministro dell’Interno (per il governo Conte).

La sua storia patrimoniale è strettamente legata alla sua lunga carriera politica, che gli ha garantito stipendi pubblici e al contempo una notevole visibilità pubblica per altre attività, come la pubblicazione di libri e la gestione di iniziative mediatiche. Ricordiamo però che ad oggi non esistono dettagli completi e verificabili su tutte le sue fonti di reddito al di fuori della sfera pubblica, il che rende necessario un approccio cauto nell’analisi della sua ricchezza complessiva.

Stipendi, indennità e fonti ufficiali

Come senatore e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel governo Meloni, Salvini percepisce un’indennità parlamentare lorda di circa 11.555 euro al mese, che netti si riducono a circa 5.304,89 euro, a cui si aggiungono una diaria di 3.500 euro, un rimborso per le spese di mandato di 4.180 euro e rimborsi forfettari per telefonia e trasporti pari a 1.650 euro, per un totale mensile di circa 14.634,89 euro. Inoltre, come stabilito dal governo Letta nel 2013, non può più percepire un doppio compenso per il ruolo di ministro. Le dichiarazioni dei redditi pubblicate sul sito del Senato confermano che nel 2023 (dichiarazione 2024, come riportato dal Sole 24 ore) il suo reddito complessivo è stato di 99.699 euro, stabile rispetto all’anno precedente, nonostante la vendita di azioni in A2A, Acea ed Enel.

Per il resto, sappiamo che fino al 2018 il leader leghista è stato europarlamentare, con uno stipendio lordo di circa 8.000 euro mensili (6.200 euro netti), più un’indennità per spese generali di 4.300 euro e rimborsi vari, per un totale che oscillava tra 16.000 e 19.000 euro al mese. Non è noto se percepisca un compenso come segretario della Lega, poiché i bilanci del partito non chiariscono questa voce.

Libri pubblicati e guadagni editoriali

Mentre con il volume Io sono Giorgia la collega Giorgia Meloni era riuscita a smerciare circa 170.000 coppie, un numero davvero impressionante per l’editoria italiana, non lo stesso si può dire dei libri pubblicati ad oggi da Salvini.

I titoli Secondo Matteo e Controvento si sono infatti fermati rispettivamente a 25.000 e 21.000 copie circa. A differenza del capo del Governo, che ha dichiarato un aumento significativo del suo reddito anche in funzione del suo successo editoriale (459.460 euro nel 2024), le dichiarazioni di Salvini non evidenziano introiti realmente rilevanti da attività editoriali, il che lascia intendere che il suo reddito derivi principalmente dall’attività parlamentare.

Beni immobiliari, quote, società collegate

Le dichiarazioni patrimoniali di Salvini, consultabili sui siti di Camera e Senato, offrono alcune informazioni sui suoi beni. Nell’ottobre del 2024, il leader leghista ha scelto di liquidare le azioni precedentemente detenute in A2A, Acea ed Enel, senza però specificare l’importo ricavato. Inoltre, ha dichiarato detrazioni per 1.346 euro relative a interventi di recupero edilizio e Sismabonus, suggerendo la proprietà di almeno un immobile, anche se non sono disponibili dettagli su numero, ubicazione o valore. Non risultano ad oggi partecipazioni in società o quote rilevanti, né altre proprietà immobiliari significative nelle dichiarazioni recenti. Questo rende difficile stimare con precisione assoluta il valore dei suoi beni immobiliari o di altre attività patrimoniali. Qualunque cifra corrisponderebbe dunque ad una semplice stima, per di più molto approssimativa.

Stima aggiornata del patrimonio 2025

In definitiva, non è affatto semplice stimare il patrimonio netto di Matteo Salvini nel 2025 basandosi solo sulle dichiarazioni dei redditi. Sappiamo però che il suo reddito annuo si aggira intorno ai 99.699 euro, principalmente derivante, come abbiamo anticipato, dall’attività parlamentare. La vendita di azioni e le detrazioni per lavori edilizi indicano un patrimonio modesto rispetto ad altri leader politici, come Matteo Renzi (3,2 milioni di euro dichiarati nel 2023). Senza dati aggiornati su immobili, risparmi o altre fonti di reddito, una stima (molto) prudenziale del patrimonio netto di Salvini potrebbe collocarsi tra i 500.000 e 1,5 milioni di euro, includendo eventuali risparmi accumulati e un possibile immobile.

Redditi dichiarati negli ultimi 5 anni

A nostra disposizione ci sono soltanto le dichiarazioni dei redditi di Matteo Salvini relative all’anno fiscale 2022, 2023, mentre per le precedenti non possiamo che basarci su delle stime approssimative. Ecco un recap delle informazioni disponibili sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri e sul web.

Anno fiscaleAnno di presentazioneReddito dichiarato
2023202499.699 euro
2022202399.699 euro
2021-2020-2019 e precedenti(consultare archivi ufficiali)tra i 99.6999 e i 115.852 euro

Fonti di reddito extra parlamentare

Lettura di un libro
Salvini ha anche scritto dei libri, che però non hanno venduto cifre tali da far aumentare notevolmente il suo patrimonio

Ecco, infine, in che modo Matteo Salvini ha contribuito ad accrescere il suo patrimonio al di là delle attività strettamente parlamentari.

  • Progetti editoriali: guadagni derivanti dalla pubblicazione di libri, come Secondo Matteo (2016, scritto con Rodolfo Sala).
  • Incarichi di partito? Non è chiaro se Salvini percepisca o meno un compenso come segretario della Lega. I bilanci del partito non specificano questa voce, e non ci sono conferme ufficiali di un reddito derivante da questo ruolo, che comunque potrebbe pur sempre esistere (per esempio nella forma di rimborsi spese per cifre molto contenute);
  • Vendita di azioni: nel 2023, Salvini ha dichiarato la vendita di azioni in A2A (3.500 azioni), Acea (250 azioni) ed Enel (392 azioni). L’importo ricavato non è stato specificato nelle dichiarazioni pubbliche, ma questa operazione rappresenta pur sempre una fonte di reddito extra-parlamentare.

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