Ad oggi la stragrande maggioranza dei nuclei familiari in giro per l’Italia (si parla di circa 8 case su 10) fa affidamento a caldaie a gas come combustibile per il proprio impianto di riscaldamento. Una parte molto più ridotta (le restanti 2 su 10) si affidano invece a sistemi come le pompe di calore o in alternativa gli impianti solari termici, che come vantaggio presentano evidentemente una maggior sostenibilità ambientale. Lo scenario ideale sarebbe quello in cui la maggior parte delle abitazioni si dotassero di sistemi di riscaldamento in grado di produrre la minor quantità possibile di emissioni inquinanti: un esempio di carburante molto valido come alternativa a quelli a base di carbonio è in questo senso l’idrogeno, un elemento capace di generare riscaldamento ed elettricità. Ecco dunque una breve spiegazione sul loro funzionamento e i vantaggi che può comportare la loro installazione in casa nostra.
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Come funzionano le caldaie a idrogeno?
Vediamo prima di tutto nel dettaglio come funzionano questi dispositivi. L’elemento sul quale si basa questo sistema è il più abbondante in assoluto nell’atmosfera terrestre: riuscendo ad isolarlo da altri elementi, come per esempio l’ossigeno, sarà possibile sfruttarlo a mo’ di combustibile (si parla in questo caso di “ossidazione dell’idrogeno”). Una caldaia a idrogeno presenta delle celle di combustione capaci di scindere l’idrogeno dall’acqua (la cui formula chimica com’è noto è H20). Il vapore prodotto da questo processo andrà a generare energia termica, la stessa che ci permetterà di riscaldare le nostre abitazioni. Ma non finisce qui: il vapore stesso muove anche le turbine utili alla creazione di energia elettrica: questo è il principio chiamatto “cogenerazione di energia. Per il resto, queste caldaie a idrogeno vengono installate esattamente come le classiche caldaie a gas, e anche a livello estetico si presentano in modo piuttosto simile.
Quali sono i vantaggi?
Come già anticipato, non c’è dubbio che questo tipo di soluzione sia di gran lunga più sostenibile rispetto alle classiche caldaie a gas, questo poiché sfrutta un combustibile praticamente inesauribile e con un impatto ambientale minimo. La speranza è dunque che un sistema simile venga utilizzato sempre più in futuro, in modo tale da abbattere le emissioni di C02 che le nostre abitazioni producono sfruttando caldaie a base di gas metano, ancora oggi diffusissime. I combustibili fossili che utilizziamo quotidianamente, com’è noto, rilasciano ogni giorno tonnellate e tonnellate di gas serra nell’atmosfera generando come naturale conseguenza il tanto temuto riscaldamento globale, con effetti a dir poco devastanti sul nostro pianeta.
C’è però un elemento aggiuntivo che non andrebbe sottovalutato, ovvero il fattore economico: l’utilizzo di una caldaia a idrogeno può infatti permetterci di raggiungere la tanto agognata indipendenza energetica, tanto dal gas quanto dall’elettricità. Diretta conseguenza di tutto ciò sarà un evidente risparmio nella bolletta a fine mese, poiché per produrre calore ed elettricità basterà sfruttare l’acqua che scorre nelle nostre tubature. A livello di consumi, effettuando una stima, si può affermare che l’installazione di una caldaia a idrogeno in casa assicuri un risparmio di circa il 30%: basti pensare che secondo recenti valutazioni degli scienziati un kg di idrogeno sarebbe in grado di produrre la stessa quantità di energia che generano 2,8 kg di benzina.
Esistono svantaggi?
La risposta a questa domanda è, purtroppo, positiva. Al di là degli evidenti vantaggi esistono infatti anche degli elementi negativi che non andrebbero sottovalutati quando si sceglie di investire in una caldaia a idrogeno. Prima di tutto, si tratta di un dispositivo che generalmente occupa più spazio rispetto ad altre caldaie. Si tratta inoltre di caldaie di ultima generazione, il cui prezzo potrebbe spaventare (si può infatti arrivare a 10.000 euro per la loro installazione in una casa da 100 mq). C’è inoltre un problema legato alla sicurezza: l’idrogeno è infatti un elemento altamente infiammabile, da maneggiare con cura.
Le prospettive future
Anche alla luce di alcune delle problematiche sopracitate le caldaie a idrogeno almeno per il momento non sono così diffuse sul mercato. Nella maggior parte dei negozi specializzati oggi si trovano soprattutto caldaie pronte per l’idrogeno al 20%, ovvero prodotti in grado di funzionare sia con questo elemento sia con altri combustibili fossili. Per costruire una caldaia a idrogeno 100% serviranno però ulteriori ricerche e studi (soprattutto in termini di sicurezza) rispetto alle loro tubazioni, alle valvole e ai materiali specifici necessari. Le prospettive, ad ogni modo, sembrano essere piuttosto positive: anche alla luce di una sempre maggiore consapevolezza ambientale è molto probabile che questo tipo di prodotti si diffonderanno in maniera sempre più capillare negli anni avvenire. Questo cambio di prospettiva è fondamentale oggi più che mai, per poter garantirci una reale transizione energetica e condurci all’abbandono graduale delle fonti di energia fossile/non rinnovabile.