Oggi più che mai abbiamo sviluppato tutti quanti una particolare sensibilità alle tematiche legate al clima, al riscaldamento globale, alle emissioni di anidride carbonica e all’inquinamento più in generale. Proprio in quest’ottica sono sempre di più le persone che, per limitare il proprio impatto, stanno cercando soluzioni alternative per la produzione di energia all’interno delle loro case. Una di queste soluzioni è rappresentata dalla combinazione di caldaie ibride con sistemi fotovoltaici, un approccio che non solo riduce l’impatto ambientale ma contribuisce anche a generare energia in modo pulito e rinnovabile. Vediamo dunque insieme come funzionano questi sistemi, che vantaggi ci offrono e tutto quello che è necessario sapere a riguardo.
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Indice
Come funziona una caldaia ibrida con fotovoltaico
I consumi di una caldaia ibrida con fotovoltaico
Quando conviene un impianto ibrido con fotovoltaico
Come funziona una caldaia ibrida con fotovoltaico
Una caldaia ibrida con fotovoltaico è un sistema che integra una tradizionale caldaia a gas con un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Questa sinergia consente di sfruttare al meglio le risorse disponibili, riducendo l’utilizzo di combustibili fossili e minimizzando di conseguenza le emissioni di gas serra.
Più precisamente, l’architettura di un sistema ibrido è strutturata attorno all’accoppiamento sinergico di una caldaia a condensazione e una pompa di calore. Questa combinazione offre la capacità di riscaldare, raffrescare l’abitazione e, spesso, anche di fornire acqua calda ai vari sanitari. Il sistema viene gestito a partire da una singola centralina elettronica, che coordina l’operatività dei generatori in base alle diverse condizioni. La caldaia a condensazione, alimentata a gas metano, opera in tandem con la pompa di calore, che è alimentata da energia elettrica: l’integrazione di questi due dispositivi sotto il controllo della centralina elettronica ci permette di adattare la loro attività alle esigenze specifiche del momento. Per esempio, nel caso specifico, se la temperatura esterna dovesse attestarsi intorno ad un determinato valore, generalmente intorno ai 7°C, la centralina attiverà esclusivamente la pompa di calore. Questo approccio ci permette di ottimizzare l’efficienza energetica, riducendo il consumo complessivo di energia. Se invece la temperatura si avvicinasse allo zero, il sistema entrerà in modalità mista, attivando sia la caldaia a condensazione che la pompa di calore. In condizioni di temperature esterne inferiori allo zero, viene avviata solamente la caldaia a gas per garantire un riscaldamento più efficiente.
Aggiungendo dei pannelli fotovoltatici sul tetto della propria abitazione si riuscirà dunque a produrre in maniera autonoma l’elettricità necessaria per alimentare la pompa di calore. L’utilizzo di una batteria di accumulo potrà inoltre massimizzare l’efficienza, consentendoci di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per periodi in cui la produzione fotovoltaica è inferiore al consumo.
I consumi di una caldaia ibrida con fotovoltaico
A questo punto potrebbero essere in molti a chiedersi quanto, nello specifico, una soluzione del genere possa consumare. Non esiste, a questo proposito, una risposta univoca: sono infatti numerose le variabili che entrano in gioco, dal tipo di apparecchi installati, dalle dimensioni dell’abitazione dove vengono utilizzati e dal contributo di ognuno di essi alla climatizzazione dell’abitazione stessa. In ogni caso, è comunque possibile fare delle stime approssimative: di solito una caldaia a condensazione consuma circa 2-12 kWh ossia 0,20-1,25 metri cubi di gas per ogni ora di funzionamento. In parallelo, il consumo di una pompa di calore, invece si attesta intorno a 0,5 kWh di energia elettrica.
I costi di installazione
Anche per quanto riguarda il prezzo la situazione può variare e di molto a seconda dei singoli casi. Comunque sia se consideriamo solo ed esclusivamente la parte della caldaia si può arrivare a circa 12.000 euro totali. Parlando invece dell’impianto fotovoltaico associato di solito si parla di circa 2.500-3.500 euro per kW di potenza, più la spesa per la manodopera e l’acquisto di un eventuale sistema di accumulo.
Quando conviene un impianto ibrido con fotovoltaico
Abbiamo visto che un impianto simile ci aiuta a risparmiare a livello di bollette e, non meno importante, dal punto di vista delle emissioni inquinanti. Ad ogni modo, come anticipato, risulta evidente come si tratti di un’opzione piuttosto impegnativa se consideriamo l’investimento iniziale.
Un impianto imbrido con fotovoltaico in generale è conveniente, anche se è importante ricordare che i risultati più soddisfacenti si potranno ottenere in quelle aree dove il clima invernale non è mai troppo rigido (in questo caso si potranno sfruttare agevolazioni come ad esempio il Superbonus 110%) e nelle abitazioni molto grandi.
Dal punto di vista del risparmio, per il resto, è opportuno tenere presente che l’adozione di una caldaia a condensazione consente di registrare una diminuzione dei consumi di gas nell’ordine del 10-20% rispetto a una caldaia a gas convenzionale. Al contempo, l’utilizzo di una pompa di calore può garantire un risparmio sul consumo che varia dal 40 al 70%, grazie alla notevole efficienza intrinseca di questa tecnologia. Ovviamente, aggiungendo anche un sistema fotovoltaico riusciremo ad aumentare ulteriormente il livello di risparmio a livello di energia elettrica.