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Imposta ipotecaria e catastale: guida alla successione

Imposta ipotecaria e catastale: guida alla successione

L’imposta ipotecaria e catastale successione fa parte delle tasse da pagare in caso di eredità di un immobile. Prima di poter intervenire con lavori di manutenzione nell’appartamento devi averne titolo, così devi prima dichiarare che l’immobile è passato dalla persona che non c’è più a te, quali rapporti di parentela avete e attendere il tempo che serve al notaio per presentare le pratiche agli enti preposti. Così potrai procedere a una ristrutturazione per aumentare il valore dell’immobile, oppure pensare di trasformare l’appartamento ereditato in una casa vacanze. Come funziona il pagamento di queste tasse? Facciamo chiarezza sull’imposta ipotecaria e come pagare quando devi procedere con la successione.

Chi paga le imposte ipotecarie e catastali successione

Chi paga le imposte ipotecarie e catastali successione
Soggiorno

La dichiarazione di successione e l’imposta ipotecaria e catastale sono a carico di tutti gli eredi. La dichiarazione è unica per tutti, mentre il pagamento si divide in base agli aventi diritto. Ecco quali sono tutte le aliquote applicate:

  • 4% a moglie/marito e figli se si supera 1 milione di euro per ciascun beneficiario, altrimenti non è dovuta;
  • 6% a fratelli/sorelle se si superano i 100 mila euro per ciascun beneficiario, altrimenti non è dovuta;
  • 6% ad altri eredi parenti fino al quarto grado per qualsiasi importo ottenuto dall’eredità;
  • 8% ad altri eredi non parenti per qualsiasi importo ottenuto in eredità.

Oltre agli eredi, anche i loro rappresentati legali, i chiamati all’eredità – cioè gli eredi che hanno diritto al patrimonio, ma non hanno ancora deciso se accettare o no – e i legatari – cioè persone che ricevono l’eredità di un bene specifico da chi ha fatto testamento – hanno diritto alla loro parte e così anche alle tasse da pagare secondo le aliquote. La normativa di riferimento è l’art. 36 del Testo Unico sull’imposta delle successioni e delle donazioni e se accetti l’eredità – anche con il beneficio di inventario – sei obbligato a pagare le imposte dovute.

Quali sono le imposte ipotecarie e catastali

Quali sono le imposte ipotecarie e catastali
Appartamento

Qual è l’imposta ipotecaria e catastale successione da pagare? Si parte con l’imposta ipotecaria del 2% per un minimo di 200 euro. se la tua eredità ti consente di ottenere una prima casa, hai diritto alle agevolazioni prima casa previste dalla legge. Poi c’è l’imposta catastale pari all’1% dell’immobile e che segue l’art. 347 del Testo Unico sulle successioni e sulle donazioni. Anche in questo caso hai diritto a tutte le agevolazioni se è la tua prima casa. A seguire c’è la tassa ipotecaria di 90 euro che si applica alla voltura catastale e che si paga per ogni conservatoria. L’importo è diviso tra 35 euro per la trascrizione e 55 euro per la voltura.

La voltura catastale è il documento che indica all’Agenzia delle Entrate in passaggio da un proprietario all’altro con successione o donazione, mentre le conservatorie dei registri immobiliari sono tutti gli enti che raccolgono le trascrizioni e le iscrizioni sugli immobili e sulle proprietà in genere. Infatti, anche le proprietà agricole hanno una loro conservatoria di riferimento. Per fare chiarezza con un esempio pratico, l’Agenzia delle Entrate riceve la voltura catastale, il Catasto ha l’aggiornamento della visura catastale e gli atti del notaio vanno alla conservatoria di riferimento.

Il notaio ha anche l’obbligo di mandare tutte le copie degli atti agli enti preposti. Le conservatorie richiedono anche il pagamento dell’imposta di bollo, pari a 16 euro per ogni copia da presentare agli enti. Ricorda che questo importo può cambiare in base alle indicazioni degli uffici territoriali, ma puoi chiedere al notaio o agli enti preposti per capire qual è l’importo per il territorio di competenza (è dove si trova l’immobile). Possono essere richiesti i tributi speciali se si presentano le condizioni indicate nella normativa 533/54 di riferimento. Questa legge si applica quando ci sono delle procedure particolari da seguire sull’immobile per verificare i diritti degli eredi, oppure la presenza stessa dell’immobile. In questo caso è il notaio a spiegarti se l’immobile rientra in queste casistiche.

Quando devono essere pagate le imposte ipotecarie e catastali in caso di successione

Quando devono essere pagate le imposte ipotecarie e catastali in caso di successione
Salotto

L’Agenzia delle Entrate invia gli F24 da pagare con tutte le tasse relative all’immobile agli eredi con indicata anche la data entro la quale pagare. L’erede interessato ha tempo 60 giorni dalla data in cui è stato notificato l’avviso di liquidazione per poter procedere con il pagamento delle imposte. In caso di importi superiori ai 1000 euro, l’Agenzia può richiedere il pagamento di una prima rata subito e un piano di 8 rate per i pagamenti successivi fino alla completa estinzione della tassa. Invece, il pagamento dei bolli si effettua subito davanti al notaio, presentandosi direttamente con i bolli da apporre sulla documentazione. Ricorda anche le tasse per chi vende casa ereditata per capire esattamente quanto otterrai dall’immobile dopo aver firmato dal notaio e lasciato la casa al nuovo proprietario.

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