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Scopri le obbligazioni step down: un’opportunità per aumentare i tuoi rendimenti

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Le obbligazioni Step-Down sono obbligazioni a tasso fisso caratterizzate da un andamento predeterminato al momento dell’emissione dell’obbligazione stessa e decrescente nel tempo. Sia le obbligazioni step-down che quelle step-up hanno in comune la struttura a cedola predeterminata o variabile nel tempo. 

Nelle obbligazioni Step-Up il tasso cedolare tende a crescere nel tempo. Si può partire, ad esempio, con un tasso del 3% e aumentare gradualmente nel tempo fino a un tasso del 5%. Trattandosi di aumenti di tasso già prestabiliti contrattualmente al momento dell’emissione del titolo, non si può parlare di un’obbligazione a tasso variabile. Chi sottoscrive questa tipologia di obbligazione, è già pienamente consapevole di come si comporterà il tasso a prescindere dalle tendenze del mercato. 

Esistono anche titoli Step-Down che legano il loro tasso al rating di un’emittente, in questo caso è noto che se si dovesse verificare un downgrade della società, il tasso cedolare aumenterà di una certa percentuale prevista.

I tassi cedolari di un’obbligazione Step-Down (e così anche per quelle Step-Up) possono essere correlati all’andamento di alcune grandezze economiche che possono influenzare fortemente l’attività della società come il petrolio per le aziende del settore automotive o l’industria petrolifera. In tal caso le società che emettono le obbligazioni, le legheranno all’andamento della materia prima e quindi garantiranno un rendimento cedolare crescente o decrescente nel tempo in funzione delle quotazioni della materia prima stessa.

Perché emettere obbligazioni Step-Down?

La domanda che sorge spontanea è perché un’azienda dovrebbe emettere questa tipologia di obbligazioni. Con queste obbligazioni, solitamente, le società emittenti tendono a diversificare la domanda rendendola più appetibile per i sottoscrittori. Se ad esempio, nel caso delle obbligazioni step-Up, l’emittente ritenesse che i tassi di mercato aumenteranno a breve scadenza, potrebbe trovare conveniente offrire una cedola inferiore in linea con le attuali condizioni di mercato per poi aumentarla successivamente quando i tassi concorrenti tenderanno a salire. 

Se invece il “pronostico” dell’azienda emittente è quello di un ribasso dei tassi, viene inizialmente offerta una cedola più alta in linea con le attuali condizioni di mercato, per poi andare a ridurre progressivamente il rendimento per sopportare il livello di rischio. 

In questo modo, le aziende che emettono questo tipo di obbligazioni, si tutelano decidendo fin dall’inizio del contratto di emissione quanti interessi pagheranno nel tempo, ma potranno anche attirare molti investitori che sono alla ricerca di un investimento sicuro, i cui tassi sono già predeterminati contrattualmente come invece non accade nel caso di un’obbligazione a tasso variabile.

I possibili svantaggi

Le aziende che emettono questo tipo di obbligazioni possono andare incontro anche a dei rischi calcolati. Ad esempio il rischio che il tasso di mercato possa crescere o decrescere molto più rapidamente rispetto a quanto previsto dagli analisti. 

Un’obbligazione step-down, sostanzialmente, non è altro che un’obbligazione che paga un tasso di interesse iniziale superiore ma include una caratteristica che consente la diminuzione del tasso a intervalli periodici. Il numero e l’entità della decrescita del tasso, nonché la tempistica, dipendono dalle condizioni del prestito obbligazionario. Un’obbligazione step-down offre agli investitori i vantaggi dei titoli a reddito fisso, tenendo il passo con il calo dei tassi di interesse.

Cosa sono le obbligazioni?

Le obbligazioni, in generale, sono titoli di strumenti di debito o “pagherò” che le società e le agenzie governative emettono agli investitori per raccogliere fondi per un progetto o una finalità ben specifica. In genere, l’investitore paga l’obbligazione in anticipo per il suo valore nominale, che potrebbe essere di 1.000 euro ciascuno. L’investitore, a scadenza, viene poi rimborsato dell’importo principale oltre al tasso di interesse periodico maturato (chiamato tasso cedolare), che in genere è fisso per tutta la durata dell’obbligazione.

Ad esempio, se un investitore acquista un’obbligazione del Tesoro da 1.000 euro con un tasso del 2% – con scadenza in dieci anni – l’investitore riceverà il pagamento degli interessi in base al tasso della cedola del 2%. 

Al contrario, un’obbligazione step-down paga un tasso superiore nei primi anni e il suo tasso decresce nel tempo in modo che gli investitori ricevano un tasso cedolare più elevato all’inizio dell’investimento e meno remunerativo alla scadenza . Ad esempio, un’obbligazione step-down quinquennale potrebbe avere un tasso iniziale del 4% per i primi due anni e un tasso cedolare del 2,5% per gli ultimi tre anni. 

Poiché il pagamento della cedola decresce durante la durata dell’obbligazione, un’obbligazione step-down consente agli investitori di sapere in anticipo quale tasso verrà pagato dall’emittente, senza correre alcun rischio basato sull’andamento del mercato. Tuttavia, come risultato della funzione step-down, le obbligazioni tendono inizialmente ad avere tassi di cedola superiori rispetto ad altre obbligazioni a tasso fisso, ma che poi scenderanno quando il titolo si approssimerà alla scadenza. 

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