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Caparra confirmatoria o penitenziale? Come scegliere quella giusta nel preliminare d’acquisto

Prepararsi al grande passo: il trasloco inizia con un preliminare d'acquisto ben definito. Caparra confirmatoria o penitenziale? Scopri la scelta giusta!

Comprare casa è un momento importante, non privo di emozioni, aspettative e anche un po’ di (del tutto normale) ansia. Tra i tanti passaggi da affrontare, ce n’è uno che segna davvero l’inizio dell’impegno concreto: il preliminare di vendita, conosciuto anche come compromesso. È qui che acquirente e venditore si danno la parola, nero su bianco, prima di arrivare al rogito notarile.

Approfondimenti

Uno degli aspetti centrali di questo accordo è la caparra, una somma versata a garanzia dell’impegno preso. Ma quale tipo di caparra scegliere? Esistono due principali alternative: la caparra confirmatoria e la caparra penitenziale.

Qual è la differenza tra le due? Quali vantaggi offrono? E quali rischi bisogna considerare? Su Affari e Finanza risponderemo in questo approfondimento a tutti i dubbi che potreste avere nel merito della questione.

Differenza tra caparra confirmatoria e penitenziale

Chiavi appese alla porta
Le chiavi di casa tua sono più vicine di quanto pensi: scegli la caparra giusta per sigillare il tuo preliminare d’acquisto con sicurezza

La caparra confirmatoria, disciplinata dall’articolo 1385 del Codice Civile italiano, è una somma di denaro (o altri beni fungibili) versata dall’acquirente al venditore al momento della firma del preliminare, come garanzia dell’adempimento del contratto.

Il suo scopo principale è rafforzare l’impegno delle parti a concludere l’acquisto. In caso di adempimento, la caparra viene imputata come parte del pagamento del prezzo dell’immobile.

Se una delle parti non rispetta gli obblighi contrattuali:

  • Se l’acquirente non adempie, il venditore può trattenere la caparra;
  • Se è il venditore a non rispettare l’accordo, l’acquirente può richiedere il doppio della somma versata.

È la forma più comune nei preliminari immobiliari, grazie alla sua capacità di tutelare entrambe le parti

Caparra confirmatoria: cos’è e quando si usa

La caparra confirmatoria, disciplinata dall’articolo 1385 del Codice Civile italiano, è una somma di denaro (o altri beni fungibili) versata dall’acquirente al venditore al momento della firma del preliminare, come garanzia dell’adempimento del contratto.

Il suo scopo principale è rafforzare l’impegno delle parti a concludere l’acquisto. In caso di adempimento, la caparra viene imputata come parte del pagamento del prezzo dell’immobile.

Se una delle parti non rispetta gli obblighi contrattuali:

  • Se l’acquirente non adempie, il venditore può trattenere la caparra;
  • Se è il venditore a non rispettare l’accordo, l’acquirente può richiedere il doppio della somma versata.

È la forma più comune nei preliminari immobiliari, grazie alla sua capacità di tutelare entrambe le parti da brutte sorprese e situazioni spiacevoli che chiunque vorrebbe evitare.

Caparra penitenziale: vantaggi e limiti

La caparra penitenziale, regolata dall’articolo 1386 del Codice Civile, è una somma concordata esplicitamente come corrispettivo per il recesso dal contratto.

Deve essere espressamente prevista nel preliminare, con una clausola che ne specifichi la natura penitenziale.

Se una parte decide di recedere:

  • L’acquirente perde la caparra versata;
  • Il venditore deve restituirne il doppio in caso di suo recesso.

Questa soluzione presenta i seguenti vantaggi:

  • Possibilità di ritirarsi dall’accordo senza ulteriori obblighi legali;
  • Minore tutela in caso di inadempimenti non legati al recesso (es. ritardi, vizi dell’immobile);
  • Si applica solo al recesso volontario.

È meno diffusa rispetto alla confirmatoria, ma utile in situazioni di maggiore incertezza.

Quando conviene l’una o l’altra

La scelta tra caparra confirmatoria e penitenziale dipende dalle intenzioni delle parti e dal livello di certezza sull’operazione.

  • La caparra confirmatoria è preferibile quando entrambe le parti sono fortemente motivate a concludere l’acquisto e vogliono una protezione contro l’inadempimento;
  • Adatta a transazioni standard, dove l’immobile è in regola;

La caparra penitenziale è utile quando c’è il desiderio di mantenere flessibilità, ad esempio in caso di:

  • Incertezze finanziarie;
  • Ritardi nella vendita di un altro immobile;
  • Condizioni di mercato volatili.

Per la penitenziale, è necessario specificare che la caparra ha funzione di recesso, altrimenti si presume confirmatoria.

Cosa succede in caso di inadempimento

In caso di inadempimento con una caparra confirmatoria, la parte non inadempiente può scegliere tra:

  • Trattenere la caparra (o restituirne il doppio, se è il venditore);
  • Agire in giudizio per ottenere:

Offre una tutela robusta, ma può comportare tempi e costi legali.

Con la caparra penitenziale, l’inadempimento non legato al recesso volontario non è coperto dalla caparra. In tal caso, le parti devono ricorrere ad altre azioni legali, complicando la risoluzione. Se invece il recesso avviene come previsto, la perdita o restituzione della caparra chiude la questione senza ulteriori dispute.

È essenziale che il preliminare specifichi chiaramente le condizioni di inadempimento o recesso, per evitare ambiguità.

Tabella riassuntiva

Tipo caparraRecuperabilitàRischiClausole tipiche
ConfirmatoriaNon recuperabile in caso di inadempimento; doppio restituito se inadempie il venditorePossibili azioni legali lunghe e costoseGaranzia di adempimento, imputazione a prezzo
PenitenzialePersa in caso di recesso; doppio restituito se recede il venditoreLimitata a recesso volontario, meno tutela per altri inadempimentiDiritto di recesso, importo come corrispettivo
Balcone di una casa
Il tuo futuro ti aspetta: dal balcone dei sogni alla realtà, scegli tra caparra confirmatoria o penitenziale per il tuo contratto preliminare

FAQ

Si può cambiare tipo di caparra dopo aver firmato?

No, una volta firmato il preliminare, il tipo di caparra non può essere modificato unilateralmente, poiché è parte integrante del contratto. Eventuali cambiamenti richiedono un accordo scritto tra le parti, con una modifica formale del preliminare, preferibilmente davanti a un notaio per garantirne la validità legale.

Quanto dev’essere l’importo della caparra?

Solitamente si attesta tra il 10% e il 20% del prezzo dell’immobile, ma può variare in base al:

– Valore della transazione;
– Livello di rischio percepito.

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