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Spese condominiali: sono detraibili 2024?

Spese condominiali: sono detraibili 2024

Le spese condominiali sono detraibili? Le quote spettano a proprietari e inquilini che appartengono allo stesso condominio ogni mese per le spese comuni, come l’approvvigionamento di acqua, il riscaldamento centralizzato, le spese per la pulizia delle aree comuni e molto altro. Chi fa il 730 può chiedere di detrarre queste spese in sede di dichiarazione dei redditi, ma solo se si possono provare le spese sostenute nel corso dell’anno fiscale, cioè l’anno precedente a quello in cui ci si trova, e fino a una soglia che vedremo tra poco in questa guida. Ecco come funziona.

Le spese condominiali sono detraibili? Ecco quali

Quali sono le spese condominiali che si possono detrarre
Condomini

Le spese condominiali sono detraibili? Non tutte. Ecco quali sono quelle che sono utili per eventuali detrazioni:

Per poter dimostrare che le spese condominiali sono detraibili è necessario avere a disposizione le ricevute del condominio e i bonifici dell’avvenuto pagamento. Infatti il bonifico bancario consente di tracciare tutto in tempo reale e facilita il calcolo al professionista o al CAF che ha l’incarico di redigere il 730 o il 770.

Le spese condominiali sono detraibili nel 730

Come scaricare le spese condominiali nel 730
Condomini

In linea di massima le spese condominiali sono detraibili, ma è importante farsi due conti sulle soglie previste. Infatti puoi detrarre fino al 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 per un massimo di 96 mila euro per appartamento. Nel 2025 arriverà una stretta.

Infatti, il Governo prevede una riduzione della percentuale di detrazione dal 50% al 36% e un tetto che si riduce a 48 mila euro per il singolo appartamento, ma come funziona? Supponiamo che durante il 2023 hai pagato il condominio per un importo di 10 mila euro e che tutte le spese rientrano in quelle con possibilità di detrazione. Il calcolo per il 2024 è:

(10 mila / 100) x 50 = 100 x 50 = 5000 euro. Puoi ottenere una detrazione di 5.000 euro che non ricevi in contanti, ma che puoi detrarre dalle altre tasse che devi pagare sul reddito che hai dichiarato. Il calcolo per il 2025 è, invece:

(10 mila / 100) x 36 = 100 x 36 = 3600 euro. La detrazione che puoi ottenere a parità di spesa è più bassa, ma sei comunque sotto la soglia prevista. Come funziona per le limitazioni? Supponiamo che tu non abbia speso 10 mila euro di condominio, ma 100 mila. Con la detrazione al 50% hai diritto a una detrazione totale di 50 mila euro e la soglia è di 96 mila euro per il 2024, così non ci sono problemi.

Nel 2024 la soglia scende, così la detrazione al 36% sarà di 36 mila euro. Resti comunque nella soglia dei 48 mila euro, ma se avessi superato questa cifra non avresti avuto detrazioni per la parte mancante.

Qual è la detrazione spettante al singolo condomino

Qual è la detrazione spettante al singolo condomino
Condomini

Gli amministratori di condominio possono dividere le spese in parti uguali, oppure in millesimi. La prima soluzione si usa quando i condomini sono pochi. La seconda è utilizzata quando i condomini abitano in appartamenti e piani diversi, così hanno un uso diverso delle aree comuni. Per esempio chi è al sesto piano usa di più l’ascensore rispetto a uno che abita al piano terra o al primo piano.

Quando ci sono dei lavori edili nel condominio che possono incidere sulle spese, allora si utilizzano questi metodi, così ogni condomino paga quanto deve e può detrarre in base all’utilizzo che fa del lavoro eseguito. Di conseguenza, riprendendo l’esempio dell’ascensore, chi abita al sesto piano pagherà di più i lavori e potrà detrarre di più, mentre chi abita al primo piano pagherà di meno e detrarrà di meno.

La detrazione spettante al singolo condomino è un calcolo che deve fare l’amministratore di condominio, così come gestisce le relative spese.

Cosa fare se le spese condominiali sono troppo alte

Cosa fare se le spese condominiali sono troppo alte
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Come condomino hai diritto a chiederti se le spese di condominio sono detrabili e se sono troppo alte. Puoi richiedere direttamente il rendiconto o bilancio di condominio all’amministratore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC e il responsabile non può rifiutarsi di mandartelo. In alternativa, l’amministratore può chiedere di fornire tutti questi dati a una prossima assemblea, ma deve comunque informare sulla data.

Se l’amministratore si rifiuta, ci sono tutte le condizioni per richiedere le sue dimissioni e un’assemblea straordinaria in tal senso, perché sono documenti dove anche chi è in affitto ha diritto a vederci chiaro. L’assemblea può richiedere anche l’intervento di un revisore dei conti inviato dal tribunale di competenza per dare una risposta ai condomini.

Se non ci sono irregolarità, allora le spese non sono troppo alte, ma se ci sono l’amministratore ha l’obbligo di risarcire i condomini ognuno per la loro parte, secondo i millesimi. L’assemblea può chiedere che questi soldi vengano scalati dalle successive spese di condominio, ma in questo caso non sarà possibile procedere con le detrazioni. Se si rifiuta, si può procedere alle vie legali.

Le detrazioni previste sono un aiuto per le famiglie in difficoltà, ma non sono disponibile su tutto. Il consiglio è di chiedere al professionista di verificare i pagamenti e di procedere con le detrazioni previste secondo la normativa.

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