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Come i tassi di interesse influenza le obbligazioni: strategie per massimizzare i rendimenti

Grafico finanziario

E’ di fondamentale importanza per un investitore comprendere la relazione che intercorre tra il movimento dei tassi di interesse e il rendimento delle obbligazioni. Questo strumento finanziario rappresenta certamente una delle componenti nevralgiche di un portafoglio diversificato e diventa progressivamente una componente sempre più importante di un portafoglio di investimenti man mano che l’investitore si avvicina alla pensione. Ma cosa succede ai prezzi delle obbligazioni quando i tassi di interesse aumentano?

La relazione tra tassi di interesse e obbligazioni

La maggior parte delle obbligazioni e dei tassi di interesse hanno una relazione inversa. Quando i tassi salgono, i prezzi delle obbligazioni in genere scendono e quando i tassi di interesse diminuiscono, i prezzi delle obbligazioni in genere aumentano. Questo rappresenta un principio fondamentale dell’investimento obbligazionario, che espone gli investitori ai rischi legati alla variazione del costo del denaro. 

E’ un concetto che a primo acchito può suscitare un po’ di confusione soprattutto tra coloro che non hanno molta dimestichezza con gli strumenti finanziari. 

Me è un concetto fondamentale da comprendere in maniera tale da poter prendere decisioni adeguatamente informate quando si considera di investire in obbligazioni o in altri prodotti a reddito fisso.

Per coloro che hanno intenzione di detenere le obbligazioni fino alla scadenza, i rischi derivanti dalla fluttuazione del tasso di interesse sono decisamente relativi. Diverso il discorso per quanto riguarda gli investitori che desiderano vendere le obbligazioni prima della scadenza. In questi casi, l’investitore potrebbe essere costretto a vendere applicando uno sconto di pari valore o inferiore al prezzo di acquisto iniziale dell’obbligazione, realizzando di fatto una perdita o un mancato profitto. 

Va precisato che la maggior parte delle obbligazioni viene emessa al valore nominale prossimo ai 1000 euro (o ai 1000 dollari negli Usa). L’emittente promette all’investitore il pagamento di un tasso di interesse (che nella maggior parte dei casi è fisso) al raggiungimento della scadenza. Una volta emessa, l’obbligazione può essere venduta prima della scadenza nel mercato secondario, facendo fluttuare il prezzo dell’obbligazione a seconda della domanda e dell’offerta, delle variazioni dei tassi di interesse e di qualsiasi notizia che possa incidere sulle condizioni finanziarie dell’emittente. Una notizia molto negativa sull’andamento dell’azienda potrebbe preludere ad una ridotta capacità dell’emittente di onorare il vincolo obbligazionario

Cosa accade quando i tassi aumentano

Quando i tassi di interesse aumentano, le obbligazioni esistenti che pagano tassi di interesse inferiori diventano meno attraenti dal punto di vista finanziario, facendo scendere il loro prezzo al di sotto del loro valore nominale iniziale nel mercato secondario, mentre i pagamenti delle cedole non mutano. 

I rendimenti attuali delle obbligazioni sono calcolati dividendo il pagamento annuo degli interessi per il prezzo corrente dell’obbligazione. Quando il prezzo dell’obbligazione scende, il suo rendimento aumenta, rendendolo competitivo rispetto alle nuove obbligazioni che pagano tassi più elevati. Da ciò si evince che i tassi di interesse e i rendimenti obbligazionari si muovono in direzioni opposte.

Nel caso in cui l’investitore volesse vendere la propria obbligazione prima della scadenza in un contesto in cui i tassi di interesse stanno salendo in maniera esponenziale, sarà costretto a vendere ad un prezzo inferiore rispetto a quello con cui ha acquistato il titolo, perdendo denaro e non ricevendo i pagamenti degli interessi rimanenti. Questo accade perchè l’aumento dei tassi di interesse spinge al ribasso il valore di mercato dell’obbligazione.

Cosa succede alle obbligazioni quando i tassi di interesse scendono?

Quando i tassi di interesse scendono, i prezzi delle obbligazioni in genere aumentano e contestualmente aumenta anche l’opportunità di profitto per gli investitori, anche quando l’obbligazione viene venduta prima della scadenza. Se i tassi scendono molto al di sotto della cedola pagata dalla società emittente, l’obbligazione diventa sempre più appetibile sui mercati secondari e sarà più facile per chi vuole vendere l’obbligazione trovare un acquirente che paga un premio superiore al valore nominale, per acquistare l’obbligazione. 

Se un investitore vende quando l’obbligazione è scambiata a premio, può trarre profitto dall’apprezzamento del capitale e dal reddito che ha guadagnato sull’obbligazione. Tuttavia, se l’investitore stesse cercando di reinvestire quei proventi in un’altra obbligazione, probabilmente si troverebbe di fronte a tassi più bassi perché il rendimento dell’obbligazione è diminuito.

Quando i tassi di interesse salgono, il valore delle obbligazioni diminuisce. L’impatto derivante dall’aumento dei tassi dipenderà anche dalla situazione individuale di ciascun investitore. 

Cosa accade attualmente

Mantenere la stabilità dei prezzi è uno dei compiti principali svolti dalla Banca Centrale Europea. Negli ultimi mesi, la BCE è stata costretta a dover alzare i tassi di interesse più volte per frenare l’inflazione galoppante. La crisi energetica, il conflitto tra Ucraina e Russia, il rallentamento dell’economia globale, hanno fatto lievitare i prezzi al consumo.

Mentre l’obiettivo della BCE è quello di mantenere il tasso di inflazione annuale entro la soglia fisiologica del 2%, nel 2022 la media del tasso di inflazione in Europa è stato dell’8,1%, mentre nel 2023 si è attestato sul +6,3% medio. Un dato ancora decisamente elevato che la BCE è intenzionata a contrastare aumentando ancora i tassi di interesse. Una decisione che peserà come un macigno sul valore delle obbligazioni. 

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