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Obbligazioni step-up: cosa sono e quando offrono un vantaggio reale

La crescita graduale delle cedole nelle obbligazioni step-up può rappresentare un’opportunità interessante per l’investitore attento all’inflazione

Sappiamo tutti molto bene che esistono diversi tipi di obbligazioni sulle quali si può puntare. Tra queste vale la pena citare anche le cosiddette obbligazioni step-up.

Stiamo parlando in questo caso specifico di obbligazioni che pagano un tasso cedolare più basso per un periodo iniziale, per poi passare a un tasso cedolare più alto. In questo articolo proveremo ad analizzare più nel dettaglio la questione cercando di spiegarvi se e come tale strumento possa effettivamente garantire un vantaggio reale.

Introduzione al concetto di obbligazione

Grafico finanziario
Analizzare dati e scenari di mercato è essenziale per valutare se un’obbligazione step-up offre un rendimento competitivo rispetto ad altre opzioni

Le obbligazioni sono strumenti finanziari appartenenti alla categoria del reddito fisso. In termini semplici, acquistare un’obbligazione significa prestare una somma di denaro a un soggetto emittente – che può essere un’azienda o un ente pubblico – per un periodo di tempo definito. In cambio, l’emittente si impegna a restituire il capitale alla scadenza e a corrispondere, nel frattempo, pagamenti periodici di interessi, noti come cedole.

Le obbligazioni tradizionali a tasso fisso prevedono che l’importo delle cedole resti invariato per tutta la durata del titolo. Tuttavia, esistono varianti che offrono meccanismi differenti di remunerazione, tra cui le obbligazioni step-up.

Obbligazioni step-up: le loro caratteristiche

Le obbligazioni step-up si distinguono per un meccanismo di cedola variabile programmato. Il tasso d’interesse iniziale è generalmente più basso, ma aumenta a intervalli regolari e prestabiliti. Questo significa che l’investitore riceverà interessi via via crescenti nel corso del tempo, con un incremento progressivo del proprio reddito.

A differenza delle obbligazioni indicizzate (che si adeguano a parametri esterni come l’inflazione), gli aumenti delle cedole delle step-up sono determinati fin dall’emissione.

Il loro funzionamento pratico

Dal punto di vista dell’investitore, le obbligazioni step-up possono risultare attraenti in scenari in cui si prevede una riduzione futura dei tassi d’interesse o un contesto inflazionistico. Offrono infatti una protezione parziale dal rischio di tasso, grazie all’aumento progressivo delle cedole.

Dal lato dell’emittente, queste obbligazioni sono spesso utilizzate da imprese in fase di crescita o start-up che, avendo flussi di cassa inizialmente limitati, preferiscono posticipare l’onere finanziario maggiore. In questo modo, possono attrarre capitali fin dall’inizio senza dover offrire subito cedole elevate.

Una soluzione adatta agli investitori conservatori?

Per quanto le obbligazioni step-up consentano di ottenere guadagni progressivamente più elevati, chi adotta un approccio d’investimento particolarmente prudente dovrebbe porvi particolare attenzione. La variabilità delle cedole nel tempo e la presenza della clausola di rimborso anticipato comportano infatti una certa instabilità. Gli investitori orientati verso flussi di reddito costanti e facilmente prevedibili potrebbero trovare più rassicuranti le obbligazioni a tasso fisso tradizionali.

I vantaggi delle obbligazioni step-up

Vediamo a questo punto quali sono le specifiche più interessante di questa tipologia di opzione per gli investitori.

  • Rendimenti in crescita nel tempo
    Questi titoli offrono interessi che aumentano progressivamente, permettendo di ottenere guadagni più elevati se mantenuti nel lungo periodo;
  • Protezione parziale dall’aumento dei tassi di interesse
    A differenza delle obbligazioni a tasso fisso, che tendono a perdere valore in un contesto di tassi in salita, le obbligazioni step-up possono contrastare parzialmente questo effetto grazie all’incremento programmato delle cedole.

Gli svantaggi delle obbligazioni step-up

Come sempre, esiste anche il rovescio della medaglia. Ecco alcune delle principali criticità delle obbligazioni step-up.

  • Facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente: spesso queste obbligazioni prevedono una clausola che consente all’emittente di richiamarle prima della scadenza. In presenza di tassi di mercato ancora contenuti, ciò può avvenire prima che le cedole più elevate vengano effettivamente corrisposte, penalizzando il rendimento per l’investitore;
  • Rendimento limitato in scenari di rialzo rapido dei tassi: se i tassi di interesse dovessero crescere in modo repentino, l’aumento graduale delle cedole potrebbe non tenere il passo, rendendo queste obbligazioni meno performanti rispetto ad altri strumenti più reattivi alle condizioni di mercato;
  • Talvolta le obbligazioni prevedono cedole step-up per compensare eventi negativi legati all’emittente. In alcuni casi, gli aumenti delle cedole sono attivati da situazioni come il declassamento del rating creditizio o la violazione di clausole contrattuali (covenant) indicate nel prospetto informativo dell’obbligazione. Sebbene questi incrementi offrano all’investitore un rendimento più elevato, rappresentano anche un segnale di peggioramento della solidità finanziaria dell’emittente.

Le obbligazioni step down

Lettura di un giornale
Le obbligazioni step-up sono sempre più al centro dell’attenzione di investitori e professionisti alla ricerca di rendimenti dinamici e strategie difensive

In parallelo, esistono anche obbligazioni step down: questi strumenti funzionano in modo simile alle step-up, ma con una logica opposta. In questo caso, le cedole sono più elevate nei primi periodi e diminuiscono successivamente. Questa tipologia può risultare interessante per gli investitori alla ricerca di un rendimento immediato più elevato, soprattutto in contesti di bassi tassi d’interesse, rispetto alle obbligazioni tradizionali a tasso fisso.

Attenzione: è fondamentale ricordare che gli investimenti in titoli di debito, titoli di debito municipali o strumenti di debito cartolarizzati comportano rischi, inclusi ritardi e/o inadempienze nei pagamenti.

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