
Nel panorama italiano dell’innovazione, Andrea Chirolli si sta affermando come uno dei protagonisti più promettenti grazie a Futura, una piattaforma di apprendimento personalizzato basata sull’intelligenza artificiale. Classe 1999, pugliese, Chirolli ha studiato tra Milano, Los Angeles e Hong Kong grazie al prestigioso programma “World Bachelor in Business” – un percorso internazionale che ha stimolato in lui una visione globale ma con solide radici locali.
Approfondimenti
Durante il lockdown del 2020, Andrea Chirolli ha colto un’opportunità in un momento di crisi: tornato nella sua città natale, ha notato quanto fosse inefficace e impersonale l’offerta di corsi online per la preparazione ai test universitari. Insieme a due amici, Lorenzo Pinto e Francesco Salvatore, ha creato una prima versione del servizio su Zoom e Google Classroom. Il progetto ha ricevuto feedback entusiasti: gli studenti non cercavano semplicemente contenuti, ma un metodo di studio personalizzato, adattabile alle loro lacune e obiettivi.
Da quel momento è nata Futura, con l’ambizione di diventare la prima AI italiana realmente capace di personalizzare il percorso di apprendimento, esattamente come farebbe un tutor privato di alto livello.
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Come funziona l’algoritmo di Futura e perché è diverso dalle altre piattaforme EdTech?
Il cuore tecnologico di Futura è il suo algoritmo di apprendimento adattivo, un sistema intelligente che analizza continuamente le performance dello studente per modulare il percorso di studio in tempo reale. Ogni utente riceve esercizi, spiegazioni e simulazioni calibrate in base ai propri punti deboli, alla velocità di apprendimento e al tempo disponibile prima della prova.
Secondo quanto dichiarato da Chirolli in varie interviste, l’obiettivo è replicare l’esperienza di un tutor personale, ma in forma scalabile e accessibile a tutti. I dati lo confermano: gli studenti che usano Futura hanno una probabilità 3,5 volte superiore di superare i test d’ingresso rispetto a chi utilizza metodi tradizionali.
A differenza di molte piattaforme che si limitano a fornire contenuti digitali statici, Futura combina intelligenza artificiale, didattica personalizzata e un’interfaccia interattiva, che stimola l’apprendimento attivo e continuo. Il sistema raccoglie feedback in tempo reale e riformula il piano di studio ogni giorno, ottimizzando il tempo speso.
Chi ha scommesso su Andrea Chirolli e Futura
Nel maggio 2024, Futura ha chiuso un round di finanziamento di Serie A da 14 milioni di euro, uno dei più importanti mai registrati nel settore EdTech italiano. Il round è stato guidato dal fondo francese Eurazeo, con la partecipazione di United Ventures e Axon Partners Group, che avevano già sostenuto startup di successo in ambito tecnologico e educativo.
Questi investitori non hanno semplicemente creduto nella tecnologia, ma nel team fondatore e nella visione di lungo termine di Andrea Chirolli. La fiducia è stata ripagata: oggi Futura serve migliaia di studenti in Italia e si prepara ad espandersi in altri mercati europei, tra cui Spagna, Francia e Germania.
Il finanziamento verrà utilizzato per potenziare il motore AI della piattaforma, espandere l’offerta di corsi (oggi focalizzati soprattutto su medicina, ma in futuro anche ingegneria, economia e licei) e raddoppiare il numero di dipendenti entro il prossimo anno, con particolare attenzione al talento italiano.
In che modo Futura sta cambiando il modo di studiare in Italia e in Europa?
Il progetto di Andrea Chirolli non è solo tecnologico, ma profondamente educativo e sociale. Futura si propone di democratizzare l’accesso a un apprendimento di qualità, replicando il metodo dei migliori tutor a un costo accessibile anche per le famiglie meno abbienti.
L’intelligenza artificiale, in questo contesto, non è una sostituta dell’insegnante, ma un potenziatore del metodo: rende ogni minuto di studio più efficace, evita dispersione, e soprattutto dà fiducia agli studenti. La piattaforma si adatta anche a chi ha tempi di studio ristretti, come lavoratori o studenti fuori sede, rendendo più inclusiva l’esperienza educativa.
In un’Italia in cui l’accesso all’università è spesso ostacolato da test selettivi, Futura rappresenta un’innovazione strategica, soprattutto per le migliaia di studenti che ogni anno tentano il test di medicina: un mercato da oltre 100.000 candidati, con altissima concorrenza.
Quali sono le prossime sfide di Futura?
Oggi, a soli 25 anni, Andrea Chirolli è considerato una delle voci emergenti del panorama tech europeo. La sua sfida non è solo quella di espandere la piattaforma, ma di ridefinire il concetto stesso di apprendimento. Nei suoi discorsi pubblici parla spesso dell’importanza di un’educazione adattiva, in cui ogni studente venga messo al centro di un processo dinamico e flessibile.
Le prossime sfide riguardano l’ingresso nei sistemi scolastici pubblici europei, dove Futura potrebbe diventare uno strumento complementare per gli insegnanti, soprattutto nelle scuole secondarie. Altro obiettivo è lo sviluppo di un modulo per il life-long learning, rivolto ai professionisti che desiderano aggiornarsi o cambiare carriera.
La strada è lunga, ma le basi sono solide: Futura ha già dimostrato di poter unire tecnologia, impatto sociale e sostenibilità economica, un connubio raro nel panorama italiano.