L’incbo di vedere il gas staccato.In una situazione ottimale, un cliente di una società fornitrice di energia ogni mese paga le bollette in tempo assicurandosi così la sua regolare fornitura di gas che gli permetterà di riscaldare la propria abitazione e usufruire dei fornelli. Può però anche presentarsi lo scenario opposto, quello in cui un utente non riesce a pagare le sue bollette in tempo. Ad ogni modo la soluzione più estrema, vale a dire il distacco del gas, dovrebbe arrivare solo ed esclusivamente dopo l’invio di alcuni avvisi al cliente moroso. Può però accadere che il gas venga staccato e che il cliente non se sappia nulla. Vediamo insieme come comportarsi in questo scenario.
Approfondimenti
Indice
Quando avviene il taglio del gas
Taglio colonna cosa fare per ripristinare il gas
Perché può capitare che il gas venga staccato
Quando può succedere di avere il gas staccato?
Il taglio della colonna della tubazione del gas può essere, come abbiamo visto, una conseguenza diretta del mancato pagamento delle bollette in tempo. Quando un cliente diventa moroso, il fornitore si ritrova costretto ad intraprendere una serie di misure per recuperare i pagamenti in sospeso. Il primo step consiste solitamente nell’invio al cliente di un primo sollecito per il pagamento, seguito da una raccomandata contenente il preavviso di distacco della fornitura in caso di persistente morosità. Non è dunque in alcun modo possibile tagliare il gas senza che l’utente non venga prima avvisato a dovere.
La sospensione dell’utenza del gas sarà attuata mediante l’applicazione di un sigillo al contatore del metano: attraverso questo dispositivo si andrà ad impedire l’accesso al contatore, bloccando di fatto la valvola e interrompendo di conseguenza il flusso di gas. Tale sospensione persisterà fino a quando il cliente non avrà finalmente saldato il suo debito accumulato con il fornitore. Quando il pagamento viene effettuato, sarà quindi compito del tecnico del distributore locale riattivare il servizio del gas entro un giorno lavorativo dal ricevimento della richiesta. Questo processo rappresenta la regolare procedura in risposta alla morosità del cliente.
Comunque sia, può anche accadere che in alcuni casi la sospensione del contatore del gas possa rivelarsi impraticabile. Ciò può accadere se il contatore fosse posizionato all’interno dell’abitazione o sulla proprietà del cliente. In situazioni in cui il contatore non è facilmente accessibile dall’esterno, il tecnico potrebbe trovarsi nell’impossibilità di chiuderlo, soprattutto se l’inquilino è assente o (come si può facilmente immaginare) se quest’ultimo si dovesse rifiutare di consentire l’intervento per il completamento dell’operazione.
In tali circostanze, l’unica opzione rimasta è il cosiddetto “taglio della colonna” Il cliente verrà comunque sempre avvisato di questa possibilità tramite una raccomandata, nella quale vengono chiaramente indicati i costi associati all’intervento e al successivo ripristino del servizio.
È fondamentale sottolineare che il taglio della colonna della tubazione del gas si attua quando le misure tradizionali di sospensione non sono praticabili. Questo processo estremo è riservato a situazioni eccezionali e sottolinea l’importanza del pagamento tempestivo delle bollette per evitare inconvenienti e garantire la continuità del servizio di gas. La trasparenza nella comunicazione dei costi associati fornisce al cliente le informazioni necessarie per valutare le conseguenze finanziarie della propria situazione e agire di conseguenza.
Taglio colonna: cosa fare per ripristinare il gas?
Se il fornitore si fosse alla fine trovato costretto a tagliare la colonna, a questo punto, il cliente si troverà nella necessità di saldare il debito accumulato con il fornitore per poter riattivare il servizio di gas e dovrà successivamente inviare la richiesta per una nuova attivazione. In una situazione simile, infatti, viene effettuata la concomitante cessazione amministrativa: ciò significa che, in poche parole, il fornitore avrà chiuso in modo definitivo il contratto con il cliente, che dovrà sottoscrivere un nuovo accordo con un gestore diverso. Questo scenario, tra l’altro, andrà ad applicarsi anche nelle situazioni in cui il proprietario constati che il taglio della colonna è stato eseguito a seguito della partenza dell’inquilino affittuario. Il debito relativo al servizio di gas continuerà infatti a gravare sul precedente inquilino moroso, e il proprietario (o il successivo inquilino) non è tenuto a soddisfarlo.
Questi, per il resto, sono i dati necessari per sottoscrivere un nuovo contratto:
- I dati anagrafici del nuovo intestatario
- Il codice che identifica l’utenza (per il gas nel caso specifico si tratta del PDR)
- L’indirizzo della fornitura
- Il codice IBAN
- Copia di un documento di identità in corso di validità
Una volta inviati i documenti e la relativa richiesta si riceverà un preventivo da parte del fornitore con l’importo necessario per pagare il primo intervento del tecnico che si occuperà del riallaccio. Una volta effettuato il pagamento e completata l’operazione, la fornitura tornerà ad essere operativa entro un massimo di 12 giorni lavorativi.
Perché può capitare d il gas staccato
Si tratta di uno scenario piuttosto raro, ma può per esempio accadere che per problemi con la posta l’avviso di pagamento non venga recapitato in tempo e che il cliente, di conseguenza, non paghi in tempo. Per evitare questo tipo di antipatica situazione è consigliabile scegliere un servizio che garantisca l’invio delle bollette anche via e-mail; inoltre, alcuni fornitori permettono ai clienti di pagare le bollette in arrivo con un addebito automatico sul loro conto corrente.