Il digital lending, o prestito online, ha iniziato ad emergere negli ultimi anni come una delle tendenze più significative di un rinnovato contesto finanziario, trasformando radicalmente il modo in cui alcuni individui e soggetti hanno iniziato ad avere accesso al credito. Vediamo insieme cosa si intende più nel dettaglio con questo concetto e analizziamo il modo in cui sta plasmando il futuro del prestito online.
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Come funziona il digital lending
Che cos’è il digital lending
Il Digital Lending è la concessione diretta di finanziamenti da parte di entità non bancarie, che garantiscono prestiti a medio e lungo termine alle imprese con l’obiettivo di sostenere progetti di espansione, acquisizioni o per fornire supporto per rifinanziamenti. Questo approccio sfrutta le tecnologie digitali, come l‘intelligenza artificialef (IA) e l’apprendimento automatico, per semplificare e velocizzare il processo di concessione del credito.
L’integrazione tra tecnologia e settore finanziario permette attualmente a piccole e medie imprese di richiedere finanziamenti ricevendo delle risposte online in tempi estremamente ridotti rispetto al passato. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei traguardi più importanti che abbiamo raggiunto con l’emergere delle società finanziarie tecnologiche, le cosiddette Fintech. Il finanziamento alle PMI attraverso le Fintech è un processo per molti versi rivoluzionario che, in altri contesti di mercato, ha già radicalmente trasformato le abitudini non soltanto delle imprese ma anche degli stessi consumatori. In Italia, ad ogni modo, stiamo ancora muovendo i primi passi: da questo punto vista possiamo e anzi dobbiamo fare molto per riuscire a rimetterci in carreggiata rispetto ad altri Paesi esteri.
Come funziona il digital lending
Ci sono essenzialmente tre elementi necessari affinché un digital lending possa funzionare, vale a dire:
- Il soggetto che richiede il prestito (nella maggior parte dei casi si tratta di un’azienda)
- Il soggetto disposto a prestare i soldi (spesso è un privato piuttosto facoltoso)
- Una piattaforma digitale, dove si andranno ad incontrare la domanda e l’offerta
Ci potrebbe per esempio essere un’azienda che per un particolare progetto ha bisogno di un’ingente quantità di fondi: attraverso un digital lending di un soggetto X disposto a pagare riuscirà facilmente a trovare quello che sta cercando. In passato, invece, tutto questo non era possibile e le realtà aziendali si trovavano di fronte ad un bivio: rinunciare ai loro obiettivi o, in altenativa, sborsare denaro di tasca loro o chiedere un finanziamento ad una banca. Grazie al web oggi questa prospettiva così negativa e problematica può fortunatamente essere bypassata.
Attualmente, infatti, c’è chi è disposto ad investire del denaro aprendo un account su una piattaforma ad hoc, mettendo in chiaro fin da subito la cifra che è disposto a prestare. Idem per chi è alla ricerca di denaro per un finanziamento: l’azienda relativa aprirà un account chiarendo le sue intenzioni e spiegando che fine farà quel denaro (e in che tempi e modalità sarà restituito).
I vantaggi del Digital Lending
- Velocità e Efficienza: Una delle principali ragioni dietro il successo del digital lending è la sua velocità di esecuzione. I processi automatizzati consentono la valutazione istantanea delle richieste di prestito, riducendo notevolmente i tempi di attesa. Questo non solo aumenta la soddisfazione del cliente ma consente anche alle persone di ottenere fondi quando ne hanno bisogno, senza dover affrontare lunghe procedure burocratiche.
- Accesso più facile al credito: il digital lending apre nuove porte per coloro che potrebbero avere difficoltà nell’ottenere finanziamenti attraverso canali tradizionali. L’approccio basato sui dati consente di valutare il rischio in modo più accurato, consentendo a individui e imprese di accedere a linee di credito che altrimenti potrebbero essere loro negate. Non c’è per esempio in questo caso il rischio di essere additati come “cattivi pagatori“, come per esempio accade quando si richiedono finanziamenti alle banche. Il motivo è piuttosto scontato: i privati non andranno ad effettuare i controlli tipici degli istituti finanziari, né sarà a disposizione del privato il cosiddetto CRIF (vale a dire il sistema di informazioni creditizie). Da questo punto di vista si potrebbe dire che chi decide di prestare soldi ad un’azienda lo fa a proprio rischio e pericolo, fidandosi più che altro della parola data.
- Personalizzazione delle offerte: grazie alla capacità delle piattaforme digitali di analizzare grandi quantità di dati, i prestiti possono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche del richiedente. Questo livello di personalizzazione migliora l’esperienza del cliente e consente di offrire condizioni più vantaggiose.
- Minimizzazione del rischio: gli algoritmi avanzati utilizzati nel digital lending sono in grado di valutare il rischio creditizio in modo più preciso. Ciò riduce la probabilità di insolvenza e consente alle istituzioni finanziarie di prendere decisioni più informate sulla concessione del credito.