La prima cosa che a molti viene in mente quando si fa riferimento al termine “periferia” è una zona distante dal centro città, spesso non facilmente raggiungibile dai mezzi pubblici, di norma degradata, pericolosa e abitata da persone in difficoltà economiche. Ma è davvero sempre così? La situazione, soprattutto negli ultimi anni, ha (pur sempre lentamente) iniziato a cambiare. Le periferie hanno iniziato ad essere oggetto di una profonda rivoluzione da parte di molte amministrazioni locali impegnate attivamente alla lotta al degrado. Alcune aree (non tutte, evidentemente) sono così diventati importanti centri di aggregazione e sono state rimesse in sesto a tal punto da diventare molto attraenti per eventuali investimenti futuri. Ecco qual è la situazione attuale e quali sono le prospettive imminenti.
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Indice
Dove conviene investire nelle periferie oggi
Perché investire nelle periferie: i fattori chiave
4. Una popolazione in crescita
Dove conviene investire nelle periferie, oggi
Quando si investe, comprare nel momento giusto nella zona giusta può essere complicato. Se si investe in un’area con una forte crescita suburbana all’inizio di un miglioramento si potrebbe facilmente beneficiare di rendite locative elevate in un secondo momento, oltre a una crescita di capitale a lungo termine. La chiave è imparare a riconoscere quelle periferie chiave prima che diventino popolari. Secondo gli esperti, in linea generale, le periferie da tenere d’occhio dovrebbero soddisfare criteri come la vicinanza al centro, un punteggio di vivilità elevato e un buon rapporto domanda-offerta.
Immobiliare.it (ripreso anche da IlSole24Ore) a inizio del 2022 ha svolto un’approfondita analisi su 11 città italiane per cercare di identificare le aree in cui si prevedeva un aumento più consistente dei prezzi al metro quadro rispetto all’anno precedente. Si è trattato in tutti i casi di zone, per l’appunto, soggette di recente a progetti di rinnovamento e miglioramento, grazie per esempio all’arrivo di una nuova linea metropolitana o di nuove connessioni, oppure si tratta di aree che sono state intrinsecamente più capaci di gestire una domanda crescente in relazione al potere d’acquisto specifico del territorio.
La crescita maggiore in questo senso è stata evidenziata per quanto riguarda Torino (+5,3%) e Milano (+4,2%), con incrementi annuali che oscillano tra l’8 e il (quasi) 10%, rispettivamente, nelle zone di Le Vallette-Lucento-Madonna di Campagna e Corvetto-Rogoredo, Precotto-Turro, viale Certosa-Cascina Merlata. Immobiliare.it ha inoltre segnalato aumenti del 3-4% anche a Bologna nelle zone di Barca-Santa Viola, Aeroporto-Borgo Panigale e Costa-Saragozza-Saffi. Nonostante un modesto aumento previsto dello 1,8% al metro quadro a Bari, alcune zone come Japigia, San Giorgio e Torre a Mare potrebbero vedere incrementi che sfiorano il 10%. Nonostante a Roma i prezzi si mantengano generalmente stabili, alcune zone come Casalotti-Casal Selce-Maianella, Prati-Borgo Mazzini-Delle Vittorie e Axa-Casalpalocco-Infernetto registreranno picchi tra il 3,2% e il 6,8%. Non si prevede per il resto una crescita uniforme dei prezzi sul territorio nazionale, con il Sud e le Città d’arte che potrebbero risentire maggiormente di questi incrementi.
Perché investire nelle periferie: i fattori chiave
Ma quali sono, più nello specifico, tutti gli elementi che andrebbero considerati quando si sceglie di investire in un immobile o un’attività in una periferia di una città? Vediamoli qui di seguito.
I. I valori immobiliari
Le fluttuazioni nei prezzi delle proprietà possono fornire una buona indicazione delle tendenze a lungo termine, ma non dovrebbero essere l’unico indicatore della popolarità di un quartiere. I valori delle proprietà dovrebbero sempre essere confrontati con quelli di altri quartieri e se si sta considerando una proprietà specifica, bisognerebbe assicurarsi di verificare i dati delle strade vicine, poiché i prezzi possono variare notevolmente anche all’interno di quartieri più estesi.
2. I prezzi degli affitti
Quando si va alla ricerca dei migliori quartieri in cui investire, uno dei principali indicatori potrebbero essere anche i prezzi degli affitti. I valori delle proprietà potrebbero essere alle stelle, ma se nessuno sta cercando di affittare nella zona, che senso ha acquistare una proprietà d’investimento in cui non si è disposti a vivere effettivamente?
I prezzi degli affitti e gli alti rendimenti dei locatari sono un ottimo segno di una forte domanda in una zona. Aumenti dei rendimenti sono un buon segno che il quartiere scelto ha un grande potenziale come investimento immobiliare. Se si riesce a notare un aumento costante degli affitti nel tempo in un quartiere specifico vuol dire che si potrebbe aver individuato un quartiere in crescita.
3. I servizi
Se si sta seriamente pensando di acquistare in un quartiere che si ritiene avere del potenziale è necessario esaminare tutti i servizi disponibili. Idealmente, un quartiere in crescita avrà scuole locali adeguate raggiungibili facilmente a piedi, centri per l’infanzia, trasporti, imprese locali fiorenti, negozi, parchi e aree ricreative per i più piccoli (e non solo).
4. Una popolazione in crescita
I quartieri dove l’investimento potrebbe essere più promettente sono anche quelli che vantano una crescita demografica forte e solida e che sono dunque idealmente dei quartieri con una forte domanda di proprietà (un fattore che renderà molto più facile affittare la propria proprietà in futuro).