I condizionatori senza condotto cosa sono? Il condizionatore senza condotto è una novità degli ultimi tempi. Anche se non aderiscono al bonus condizionatori, questi elementi aiutano a ridurre i consumi domestici e a ottenere la temperatura più adatta in base alle tue esigenze. La caratteristica principale di questi piccoli elettrodomestici – a volte anche a batteria – è di non avere l’impianto per evitare la condensa, così per usarlo non serve fare dei lavori in casa. Come funzionano queste soluzioni? Segui questa guida che risponde alle domande più frequenti su questo tema!
Approfondimenti
Come funziona condizionatore senza condotto
Oltre alla ricerca di aria condizionata naturale o di condizionatori a basso impatto energetico (che, però, prevedono anche un impianto), un’alternativa può essere il condizionatore senza condotto. Come funzionano? Per iniziare è importante sapere che queste soluzioni emettono soprattutto aria fredda, mentre l’aria calda è meno forte. In più, proprio per il funzionamento di questi piccoli elettrodomestici, la potenza è più bassa rispetto a un impianto di condizionamento completo con impianto.
Il nome esatto di questi elementi non è condizionatore senza il condotto, ma raffrescatore. Come funziona? Questo piccolo elettrodomestico ha un serbatoio da riempire con acqua. C’è chi consiglia di usare l’acqua demineralizzata o l’acqua filtrata o in bottiglia, perché il calcare presente eventualmente nell’acqua potrebbe rovinare il raffrescatore nel tempo. Se l’acqua del rubinetto non ha una gran quantità di calcare, allora si può usare senza particolari filtrazioni.
Il raffrescatore non fa altro che far evaporare l’acqua del serbatoio – motivo per cui se il serbatoio è vuoto il condizionatore senza impianti non funziona – facendola passare per una ventola e poi per un cuscinetto. Per questo l’aria che ne esce è fresca. I raffrescatori con più funzioni consentono il passaggio dell’acqua per ottenere aria più tiepida, oppure per deumidificare l’ambiente.
La potenza dipende anche dalle dimensioni dell’impianto: ci sono quelli più piccoli da scrivania e quelli più grandi che hanno anche le ruote per consentirne lo spostamento da una stanza all’altra. Perché scegliere questa soluzione rispetto al condizionatore tradizionale? I vantaggi dei condizionatori senza impianto sono evidenti:
- il condizionatore si può spostare nella stanza dove serve;
- non c’è una potenza tale da causare raffreddamento o problemi di salute;
- non ha filtri da cambiare o controlli obbligatori da fare;
- una soluzione a metà tra ventilatore e condizionatore;
- la temperatura ideale senza dover impostare il condizionatore con procedure complicate.
Come scarica l’acqua questo tipo di condizionatore e quali sono le caratteristiche per scegliere quello giusto?
Dove scarica la condensa il climatizzatore senza unità esterna
I condizionatori che non hanno l’impianto dove scaricano l’acqua utilizzata per rinfrescare l’ambiente? Come puoi immaginare dopo aver letto il funzionamento, gran parte dell’acqua evapora direttamente nell’ambiente, così non ci sono scarti liquidi che devono essere buttati via. Ci sono anche modelli che hanno una piccola vaschetta d’acqua (di solito quelli più potenti). L’acqua si può usare per innaffiare le piante, ma ti consigliamo di non berla!
I modelli che hanno la vaschetta hanno un tasto o un design per permetterti di rimuoverla quando serve. I modelli più avanzati indicano anche con una spia luminosa quando è il momento di riempire il serbatoio, oppure per rimuovere la vaschetta. I raffrescatori sono molto versatili, così puoi metterli nel ripostiglio quando non ti servono più, oppure devi uscire. Così i consumi si riducono e ottieni comunque l’aria che ti serve per ottenere un ambiente più confortevole e accogliente in casa.
Anche l’installazione è molto semplice. Nei modelli più grandi ti basta attaccare la spina – i condizionatori senza condotto non consumano tantissimo da collegati – e riempire il serbatoio. Alcuni modelli da ufficio hanno un voltaggio talmente basso che si possono collegare con un cavo USB al PC per funzionare. Forse non sarà il miglior sistema di climatizzazione, ma è molto valido, soprattutto se hai l’esigenza di rinfrescare l’ambiente per qualche ora.
Quanto costa un condizionatore d’aria senza condotto
Il costo dei condizionatori senza condotto dipende dalle dimensioni, dal voltaggio e dalla potenza dell’aria che si ottiene. I modelli per ufficio si possono trovare tra i 20 e i 40 euro, mentre i modelli più grandi non superano i 600 euro. Questo conferma ancora una volta come questi condizionatori sono convenienti per il portafoglio e utili per una climatizzazione per ambienti valida.
Come scegliere i modelli migliori? Prima di tutto, è importante verificare la classe energetica e i consumi. Poi, devi dare un’occhiata alle certificazioni di qualità sulle confezioni di questi prodotti, perché le imitazioni poco sicure purtroppo ci sono. Affidati a marchi italiani riconosciuti e – se il modello è abbastanza grande – ricordati di verificare la presenza di rotelle per spostare il condizionatore senza condotto senza troppa fatica.
I condizionatori che non hanno un impianto non possono sostituire un condizionatore con impianto, ma sono sicuramente un modo pratico per risolvere il problema del caldo anche nelle prime settimane dell’autunno.