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Non lavorare più: 4 strategie per cambiare vita

una rgazza che felice che non devepiù lavorare

Non lavorare più o smettere di lavorare prima di andare in pensione è il sogno di tante persone che cercano di cambiare vita. I ritmi frenetici e l’addio allo smartworking dopo la pandemia spinge sempre più investitori a pensare alla salute mentale e a uscire dalle dinamiche del mondo del lavoro, mentre all’estero si provano le soluzioni di lavoro da 4 giorni. Quali sono le strategie di investimento per smettere di lavorare e mettere da parte una somma sufficiente per vivere?

Quanti soldi ci vogliono per smettere di lavorare

Quanti soldi ci vogliono per smettere di lavorare
Libertà

Per smettere di lavorare è necessario avere un reddito mensile pari a uno stipendio medio, cioè intorno ai 1.500 euro netti al mese. Questa somma è quasi impossibile da risparmiare in una congiuntura economica come quella che stiamo vivendo, anche se gli ultimi dati Istat e delle agenzie di rating sull’Italia fanno ben sperare. La somma da ottenere per smettere di lavorare già a partire dai 50 anni è tra i 375 mila e i 460 mila euro, che consentirebbe di avere una somma mensile valida a prescindere dalla pensione di vecchiaia o di anzianità. Così anche le decisioni in Legge di Bilancio sull’età della pensione non darà alcun problema, perché avrai già una rendita su cui contare.

Cosa succede se si smette di lavorare prima della pensione

Cosa succede se si smette di lavorare prima della pensione
Libertà

Molte persone temono che non lavorare più può avere delle conseguenze sulla pensione statale. In realtà non è così, ma ricordati di curare alcuni dettagli. Al momento – salvo ulteriori disposizioni in materia – i requisiti per raggiungere la pensione di vecchiaia sono i 67 anni con 20 anni di contributi. Prima di smettere di lavorare, assicurati di aver raggiunto i cosiddetti requisiti contributivi, cioè gli anni di contributi necessari per poter raggiungere la pensione. Infatti, le leggi in materia cambiano di frequente con degli adeguamenti alla Legge Fornero e per un giovane è difficile capire quando va in pensione e con quali contributi. Per evitare di lasciare il lavoro troppo presto e di ritrovarsi poi a versare in un’unica soluzione i contributi mancanti, è importante avere almeno 25 anni di contributi già alle spalle, oppure organizzarsi per avere la somma per poterli pagare in un’unica soluzione, o ancora trovare formule alternative per la pensione nel mercato della previdenza complementare.

Così potrai ritrovarti la pensione che ti spetta e potrai organizzarti per non lavorare oltre. Come abbiamo detto, al momento il minimo di età per andare in pensione è di 67 anni, ma se hai i soldi da parte e sfrutti le strategie che ti spieghiamo nel prossimo paragrafo, potrai smettere di lavorare prima di andare in pensione e ottenere la pensione pubblica quando sarà il momento. D’altra parte, sono in tanti a sognare di vivere di rendita, ma sono in pochi quelli che ti attivano per raggiungere questo obiettivo!

Le 4 strategie per non lavorare più

Le 4 strategie per non lavorare più
Bussola

Quali sono le strategie utili per non lavorare più? L’obiettivo di tutte queste tecniche è di creare una rendita aggiuntiva da investire in diversi modi.

  1. Avere hobby monetizzabili. Tutti noi pensiamo agli hobby come a qualcosa di rilassante o di divertente. Perché non far diventare la tua passione anche un’entrata aggiuntiva? Potenzilamente ci sono diversi hobby che possono diventare qualcosa di più. Ami i videogiochi? Puoi creare sessioni Live su Twitch o su YouTube per monetizzare sulle visualizzazioni. Hai le mani fatate e sai ricamare o cucire? Puoi offrirti di fare dei piccoli aghgiusti su richiesta, oppure puoi creare degli oggetti handmande da proporre su Etsy o su Ebay. Ti piace andare in bici o camminare? Sappi che ci sono delle app che trasformano i tuoi passi in punti e i punti in bonifici, anche se di piccolo importo.
  2. Investire in titoli a lunga scadenza. Buono fruttiferi, titoli di Stato e investimenti a medio/lungo termine a basso rendimento ti permettono di risparmiare una cifra importante e di ottenere de3lle cedole ogni 3-6 mesi (dipende dallo strumento finanziario che hai scelto). Il rendimento è certo e l’importo che ricevi si può usare per altri piccoli investimenti.
  3. Investire in oro. Quando si pensa agli investimenti in oro, si immagina il classico lingotto da un chilo del valore di 30 mila euro, ma non è sempre possibile. Per questo, chi investe nell’oro fisico si accontenta spesso di acquistare piccole quantità di oro – anche di un grammo – certificate e che sono più facili da rivendere o da mettere in pegno se hai bisogno di un prestito.
  4. Investire nel trading online. Se hai abbastanza esperienza sul campo, puoi scegliere di investire nel trading online per seguire le tendenze di mercato e guadagnare plusvalenze per costruire la tua rendita aggiuntiva.

Come diversificare i tuoi investimenti? Inizia a investire piccole somme, magari con degli articoli sul mercato che aumentano di valore man mano che passa il tempo (come gli orologi o i gioielli) e ottieni una certificazione che ne garantisce l’autenticità. Scegli titoli a breve, media e lunga scadenza per avere sempre una base di partenza. Investi sulla tua formazione e crea progetti indipendenti dall’azienda dove lavori. Se non vendi direttamente e non superi i 5.000 euro all’anno non sei tenuto ad aprire la partita Iva!

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