Cosa è il CUD e quali sono le sanzioni previste se non lo presenti? Parliamo di una documentazione fiscale sui redditi che serve a dichiarare quanto hai percepito nel 2023. Infatti, come per le altre dichiarazioni fiscali, l’anno di riferimento è quello precedente a quello in cui ti trovi, così nel 2024 l’Agenzia delle Entrate procede con una serie di servizi per inviare le certificazioni uniche ai contribuenti. In questa guida pratica facciamo chiarezza e ti spieghiamo cosa è il CUD, a cosa serve e perché dovresti pensare di tenere questi documenti in ordine per evitare sanzioni.
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Cos’è il CUD
CUS sta per Certificazione Unica da Reddito Dipendente. Se sei un lavoratore dipendente, ricevi il documento dal tuo datore di lavoro con l’indicazione di quanto ti ha dato nell’anno 2023 e quali spese ha dovuto sostenere per i tuoi contributi o per le tasse.
I lavoratori autonomi con partita Iva o i liberi professionisti in genere possono ricevere la certificazione unica dalle aziende con cui collaborano. In questo caso la documentazione indica il totale delle fatture pagate durante l’anno di riferimento.
I pensionati possono scaricare il modello CUD precompilato sul sito dell’Inps, nella pagina dedicata nel tuo profilo. L’Inps indica tutti i redditi ricevuti durante l’anno da parte dell’ente, inclusa la tredicesima. Il CUD si compone di diverse parti. Quali sono?
- La parte iniziale o frontespizio. Indica il tipo di comunicazione, i dati del sostituto d’imposta, i dati di chi firma il documento per conto dell’azienda, i dati di eventuali rappresentanti legali e l’impegno di presentare il documento agli enti preposti per via telematica. L’Agenzia delle Entrate è l’ente a cui di solito si invia la comunicazione, ma ti consigliamo di rivolgerti a un commercialista per il disguido di queste pratiche in base alla tua posizione fiscale.
- Il quadro CT. In questa sezione ci sono i dati relativi agli importi indicati nel 730.
- La certificazione unica nei dettagli, con i contributi previdenziali e le indicazioni sui tempi della collaborazione. In caso di lavoro dipendente o di pensione l’indicazione sarà dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno precedente.
La certificazione unica 2024 riporta:
- Dati anagrafici di entrambe le parti (azienda e collaboratore, oppure ente pubblico e titolare di pensione);
- Certificazione lavoro dipendente, assimilati ed assistenza fiscale, che indica gli importi percepiti da dipendenti e pensionati;
- Certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi, che indica le somme date ai professionisti con partita Iva;
- Certificazione dei redditi per le locazioni brevi se hai in affitto un tuo immobile per periodi inferiori ai 30 giorni;
- Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF. Indica a quali enti sono andate queste percentuali e i relativi importi.
La certificazione presenta anche delle caselle importanti, che si usano per eventuali correzioni o in casi particolari. Quali sono?
- Annullamento. Elimina una certificazione precedente presentata per lo stesso periodo di riferimento.
- Sostituzione. Elimina la certificazione presentata in precedenza e ne aggiunge una nuova, con dati corretti.
- Eventi eccezionali. Il sostituto d’imposta può sospendere la procedura per calamità naturali, oppure per eventi estorsivi.
Come faccio ad avere il mio CUD
L’azienda dove lavori o l’ente pubblico che eroga il tuo assegno hanno l’obbligo di inviarti il CUD nei tempi previsti, ma cosa succede se non lo fa? Per evitare sanzioni, l’azienda può decidere di presentare il CUD, ma di inviare la comunicazione al dipendente o al collaboratore finale in un secondo momento.
In questo caso il CUD si troverà sul tuo profilo all’Agenzia delle Entrate, oppure sul tuo pannello di controllo sul sito dell’Inps. Per scaricare il documento in PDF, collegati ai portali online degli enti pubblici con Spid, Carta Nazionale dei Servizi CNS o Carta di Identità Elettronica CIE. Una volta entrato, hai una sezione che si chiama Certificazione Unica e che ti permette di scaricare tutta la documentazione a tuo nome.
A cosa serve il CUD?
- L’azienda certifica quanto ha dato al contribuente anche per la tassazione e per i contributi.
- Come forma di controllo incrociato, che consente di far emergere eventuali redditi non dichiarati. Infatti, alla certificazione devono corrispondere buste paga, cedolino della pensione o fattura elettronica.
Chi è obbligato a presentare il CUD
Non tutti hanno l’obbligo di presentare la certificazione unica. L’obbligo riguarda:
- le aziende;
- la Pubblica Amministrazione;
- i professionisti e i titolari di partita Iva in genere.
L’obbligo non riguarda tutte le aziende, ma solo chi ha pagato dei lavoratori dipendenti o dei collaboratori esterni. Chi riceve la certificazione ha l’obbligo di trasmetterla sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Puoi decidere di affidare l’incarico a un commercialista, un CAF o un patronato. Se gli importi sono fissi, oppure pensi di non sbagliare, puoi scegliere di presentare queste certificazioni per conto tuo, accedendo al sito dell’ente con Spid, CIE o CNS.
Ricorda che gli enti pubblici gestiscono in automatico alcune fasi del processo. Infatti, l’Inps invia la certificazione unica dal profilo, così puoi inviarla di nuovo in caso di dichiarazioni fiscali (come il RED) per i pensionati. I professionisti, invece, possono rivolgersi al sito dell’Agenzia delle Entrate per fornire la documentazione ricevuta dai clienti.
Tempi e scadenze 2024 per la certificazione unica
Le aziende hanno tempo fino al 18 marzo per inviare la certificazione ai collaboratori, data in cui è necessario presentare questi documenti anche al Fisco. Entro il 31 ottobre 2024 i professionisti hanno tempo per i redditi esenti o non dichiarabili, come per le pensioni di invalidità.